Donne Dem Toscana: "Vogliamo un governo regionale davvero paritario. La presenza femminile nei ruoli di governo è misura della democrazia"

Le Donne Democratiche della Toscana chiedono un governo regionale paritario, capace di tradurre la parità in scelte concrete: “La Toscana torni ad essere laboratorio di civiltà politica.”


In attesa della formazione del nuovo governo regionale, la Conferenza delle Donne Democratiche della Toscana lancia un appello chiaro: la Toscana non può permettersi un passo indietro nella rappresentanza e nei diritti.

Dopo un risultato elettorale che rafforza il centrosinistra e conferma Eugenio Giani alla guida della Regione, il contributo politico delle Donne Dem ribadisce una priorità: "la parità deve entrare nel DNA del governo".

"Il dato della scarsa rappresentanza femminile in Consiglio regionale – solo 9 donne su 40 eletti – è un segnale preoccupante. Non basta più parlare di doppia preferenza: serve un cambio di paradigma. Vogliamo una giunta paritaria, una vicepresidente donna e che la promozione dell’equilibrio di genere diventi criterio strutturale delle scelte politiche e istituzionali", dichiara Rossana Soffritti, portavoce regionale della Conferenza.

"La Toscana è da sempre un laboratorio di diritti e innovazione sociale: non può fermarsi ora. Abbiamo bisogno di una Regione che valorizzi davvero le competenze e le visioni femminili nella sanità, nel sociale, nel lavoro e nella ricerca. L’equità per l’uguaglianza sostanziale deve essere il nuovo nome della delega alle pari opportunità: non più un obiettivo a latere, ma un principio fondativo del governo regionale".

Le Donne Dem chiedono che i prossimi passi del governo toscano si muovano in una direzione chiara: piena attuazione delle riforme sociosanitarie, investimenti su formazione e occupazione femminile, educazione all’affettività e valorizzazione della medicina di genere.

"Non parliamo solo di ruoli, ma di vita reale", aggiunge Margherita Ambrogetti Damiani, vice portavoce e responsabile comunicazione e organizzazione delle Donne Dem Toscana.

"Quando una donna rinuncia al lavoro perché la cura ricade ancora su di lei, quando manca un supporto adeguato per gli anziani, quando non si riconoscono le crescenti fragilità, quando viene esclusa dai processi decisionali nonostante le competenze, quella è politica. La politica che vogliamo cambiare. Serve un governo della Regione che metta sempre di più al centro il tempo, il lavoro, la salute e la libertà delle donne. Non solo idee, ma strumenti concreti: servizi, reddito, formazione, partecipazione. La Toscana deve continuare ad essere una terra che apre la strada, non che si adegua".

Dal contributo delle Donne Democratiche emerge un messaggio forte: il futuro della Regione passa da un governo che riconosca nelle donne non una minoranza da tutelare, ma una forza da cui ripartire per rendere più giusta e moderna la democrazia toscana.

"La politica - hanno concluso - non è un’arena neutra: o cambia lo sguardo con cui guarda le donne, o continuerà a riprodurre disuguaglianze. Per questo chiediamo che la nuova stagione di governo nasca da un atto di coraggio: riconoscere che la presenza femminile nei ruoli di governo è misura della democrazia. Non c’è giustizia sociale senza giustizia di genere, non c’è progresso se metà del Paese resta ai margini. La Toscana può essere ancora laboratorio di civiltà politica, ma solo se metterà al centro le donne come soggetto di trasformazione, non come categoria da rappresentare. Perché quando le donne contano davvero, la politica cambia direzione e il futuro si apre".

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Fonte: Donne Dem Toscana - Ufficio stampa

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