Fibromialgia, FdI Empolese Valdelsa: "L’inserimento nei LEA è un primo passo di civiltà, risultato storico"

Fratelli d’Italia Empolese Valdelsa esprime viva soddisfazione per l’inserimento della fibromialgia nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), approvato con l’Accordo Stato-Regioni del 23 ottobre 2025 e salutato come un traguardo storico da medici, associazioni e pazienti dopo anni di battaglie civili e parlamentari. Si tratta di un riconoscimento atteso da decenni, che per la prima volta colloca questa complessa sindrome dolorosa cronica all’interno delle prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale.

Un risultato – sottolinea il gruppo di Fratelli d’Italia Empolese Valdelsa – reso possibile grazie all’impegno costante del Governo Meloni e, in particolare, al lavoro svolto dall’on. Fabrizio Rossi (FdI), primo firmatario e promotore di numerosi atti parlamentari sul tema, che ha commentato: “Il riconoscimento della fibromialgia nei LEA è una notizia storica, attesa da anni da migliaia di cittadini italiani. È il primo passo per dare dignità a una sofferenza invisibile che, troppo spesso, è stata minimizzata o ignorata.”

Mentre i precedenti governi di centrosinistra si erano più volte limitati ad annunci o proposte mai concretizzate, il Governo Meloni ha scelto la via della attuazione concreta: con il parere favorevole della Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la successiva intesa in Conferenza Stato-Regioni, la fibromialgia entra oggi tra le condizioni riconosciute, con un primo livello di tutela dedicato alle forme più severe, cioè quelle con punteggio superiore a 82 nel questionario clinico FIQR (Fibromyalgia Impact Questionnaire Revised).

Questo strumento, utilizzato internazionalmente, valuta su base multidimensionale il grado di impatto della malattia su dolore, sonno, fatica, funzioni cognitive e qualità della vita quotidiana, fornendo un parametro condiviso per l’accesso alle prestazioni.

Per i casi più gravi, il percorso di cura previsto nei LEA comprenderà:

  • una visita reumatologica annuale, con aggiornamento del piano terapeutico;
  • un ciclo di riabilitazione motoria in gruppo, finalizzato al recupero funzionale e al benessere fisico;
  • una visita psichiatrica annuale o psicologica, in presenza di comorbidità o sintomatologia correlata.

Se il Ministero della Salute, attraverso il sottosegretario Marcello Gemmato (FdI), ha dichiarato che l’obiettivo del Governo è “passare da un approccio emergenziale a uno strutturato, riconoscendo la fibromialgia come patologia reale e garantendo ai pazienti un percorso di cura dignitoso e scientificamente fondato”, anche il Collegio Reumatologi Italiani (CReI) ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, definendolo “un traguardo importante, atteso da anni, che finalmente riconosce la fibromialgia come una condizione reale e invalidante, restituendo credibilità ai percorsi di diagnosi e trattamento”, mentre la Società Italiana di Reumatologia (SIR) ha parlato di “un punto di svolta culturale oltre che medico”, evidenziando la necessità che l’attuazione sia omogenea su tutto il territorio nazionale e accompagnata da una formazione specifica dei medici di medicina generale e dei servizi territoriali.

Fratelli d’Italia sottolinea come l’attuale provvedimento, pur limitato alle forme più severe, rappresenti la prima tappa di un percorso graduale di inclusione che mira a estendere progressivamente le prestazioni anche alle forme moderate.

Fratelli d’Italia Empolese Valdelsa ricorda, inoltre, il contributo prezioso delle associazioni di pazienti nel tenere alta l’attenzione sul rischio di stigmatizzazione psicologica e sulla necessità di garantire un approccio realmente multidisciplinare e non riduttivo.

“Per la prima volta – conclude il gruppo FdI Empolese Valdelsa – lo Stato riconosce il dolore invisibile come malattia vera, aprendo la strada a un cambiamento culturale e medico, un dolore invisibile che non può più essere ignorato. L’inserimento nei LEA è un atto di giustizia sociale, che nasce da una visione del diritto alla salute come tutela della dignità umana, non solo come risposta sanitaria.”

È un successo che porta la firma del Governo Meloni e dimostra che anche le battaglie di dignità possono diventare risultati concreti

 

Fonte: UFFICIO STAMPA FRATELLI D’ITALIA EMPOLESE VALDELSA

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