
SI definisce "storico" il risultato della Conferenza Territoriale 3 che aprirebbe la strada a un servizio "completamente pubblico e in-house". Stoccate al Comitato referendario
Sinistra Italiana definisce in una nota "storico" il risultato della Conferenza Territoriale 3 a Firenze, che apre la strada a un servizio idrico "completamente pubblico" e in gestione in-house, "per il quale anche a Empoli stiamo lavorando come forza di maggioranza".
Non manca, poi, la stoccata più volte ripetuta nella nota al referendum del 9 novembre e alal posizione del Comitato trasparenza per Empoli che SI definisce "fuorviante": "Quel referendum non era contro la quotazione della MultiUtility o per l’acqua pubblica, ma contro la MultiUtility tout court". Quindi ribadisce: "Il referendum avrebbe rischiato di far perdere la MultiUtility, mentre il percorso avviato da Sinistra Italiana e dal Partito Democratico, condiviso da tutta la maggioranza, punta a una MultiUtility non quotata e alla gestione pubblica dell’acqua al 100%."
La nota integrale
Il risultato ottenuto ieri a Firenze nella Conferenza Territoriale 3 è un risultato storico. Nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo l’acqua tornerà ad essere completamente pubblica. Un primo grande risultato in una direzione che, come Sinistra Italiana, abbiamo voluto a tutti i livelli e per il quale anche a Empoli stiamo lavorando come forza di maggioranza. Un cambio di paradigma che pavimenta una strada completamente diversa rispetto a quella prevista nel 2022.
Come Sinistra Italiana, circolo di Empoli “Mori Salvadori”, tramite il Capogruppo AVS Marco Dicuio, abbiamo lavorato per far sì che il Comune di Empoli, attraverso il voto del Sindaco Mantellassi, svolga da ora in poi un ruolo guida con gli altri comuni della Conferenza Territoriale 2 dell’Autorità Idrica Toscana, per allinearne la posizione a quella stabilita ieri nella Conferenza Territoriale 3 a Firenze. L’obiettivo è arrivare, nel 2031, a un servizio idrico completamente pubblico e con gestione in-house senza la necessità di gara, escludendo la via del mix pubblico-privato.
Il percorso garantisce comunque la presenza del Comune di Empoli all’interno della MultiUtility non quotata in borsa, cosa che sarebbe saltata con la vittoria dei Sì al referendum del 9 novembre scorso. Con il Sì, infatti, il Comune di Empoli si sarebbe trovato fuori dalla MultiUtility stessa, in virtù di un quesito referendario non realmente indirizzato verso “l'acqua pubblica” ma volto a fare uscire Empoli dalla MultiUtility, come coerentemente ammesso dal Comitato del Sì. Quel referendum non era quindi contro la quotazione della MultiUtility o per l’acqua pubblica, ma contro la MultiUtility tout court.
Il percorso iniziato ieri a Firenze, e che come Sinistra Italiana vogliamo proseguire anche a Empoli nella nostra Conferenza Territoriale AIT di riferimento (la n.2), non è legato agli esiti del referendum e non è riconducibile alle posizioni del Comitato del Sì. La decisione dimostra che la posizione del Comitato era e rimane fuorviante: l’acqua pubblica all’interno della MultiUtility non quotata è una strada possibile, a differenza di quanto paventava la campagna referendaria, secondo cui l’unica via per garantire l’acqua pubblica sarebbe stata uscire dalla MultiUtility.
Nelle scorse ore, per consolidare questo percorso, come coalizione di maggioranza abbiamo presentato una mozione che impegna formalmente il Sindaco a formalizzare la propria posizione a favore della completa pubblicità dell’acqua all’interno della Conferenza Territoriale 2 dell’Autorità Idrica Toscana e per una modifica dello statuto nell’assemblea dei soci di Plures, garantendo la presenza del Comune di Empoli nella MultiUtility toscana “Plures” senza quotazione in borsa e un percorso parallelo volto alla gestione pubblica del servizio idrico tramite affidamento in-house senza gara.
Il Capogruppo AVS Marco Dicuio sottolinea: «Empoli è, tra i comuni della Conferenza Territoriale 2, il primo a portare un tale atto in un consiglio comunale. Ci auspichiamo che tutti i comuni presenti nella CT2, tra i quali Capraia e Limite e Pisa, facciano approvare atti simili per prepararsi alla scadenza della concessione del 2031».
Dicuio aggiunge: «Siamo in un momento storico in cui, col nostro ruolo da amministratori locali, possiamo formalizzare a livello toscano il vero punto politico mai completamente rispettato del referendum del 2011 sull’acqua: far sì che la gestione del servizio idrico sia pubblica al 100%, senza partecipazione o affidamento privati, affinché gli utili restino risorse per investimenti per la collettività».
Questo percorso può essere fatto senza uscire dalla MultiUtility, come invece chiedeva il referendum empolese. Può essere fatto restando dentro come Comune e seguendo il percorso iniziato ieri a Firenze con il voto nella Conferenza Territoriale 3.
Quel voto in CT3 non è conseguenza diretta del referendum del 9 novembre, che non ha abrogato la delibera del 2022 con cui Empoli aderì alla nascente MultiUtility toscana, oggi “Plures”. Il percorso rafforza il controllo pubblico e favorisce un modello industriale regionale più efficiente, con minori costi per famiglie e imprese grazie alle economie di scala garantite dal consolidamento di più realtà comunali.
La mozione presentata ieri come maggioranza è l’ultimo tassello di un percorso iniziato con delibere e OdG precedentemente votati dalla maggioranza, compreso il M5S. Ora la mozione conferma l’indirizzo politico del Sindaco Alessio Mantellassi: nessuna quotazione in borsa di Plures e impegno formale verso una gestione in-house del servizio idrico.
Il referendum avrebbe rischiato di far perdere la MultiUtility, mentre il percorso avviato da Sinistra Italiana e dal Partito Democratico, condiviso da tutta la maggioranza, punta a una MultiUtility non quotata e alla gestione pubblica dell’acqua al 100%. Come segretaria di Sinistra Italiana di Empoli, circolo Mori Salvadori, non possiamo che esserne contenti.
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