
La Polizia di Stato e la Polizia Municipale di Firenze, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone, accusate a vario titolo di traffico di stupefacenti. Per 14 indagati l’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravata dall’uso delle armi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il gruppo sarebbe stato attivo tra il 2023 e il 2024 a Firenze e in provincia, con una struttura stabile e gerarchica dedita alla gestione dell’approvvigionamento, dello stoccaggio e dello spaccio di cocaina e hashish, soprattutto nelle zone del Mercato Centrale, Oltrarno e Gignoro. Le indagini hanno documentato anche episodi di violenza contro chi avrebbe provato ad allontanarsi dall’organizzazione: due rapine aggravate e un tentato omicidio con armi da fuoco.
A capo della rete – secondo l’accusa – ci sarebbe un cittadino tunisino di 41 anni, affiancato da un connazionale di 32 e da una serie di pusher e intermediari. Tra i destinatari delle misure anche un avvocato fiorentino, finito ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento personale.
Nel corso dell’inchiesta sono già state arrestate in flagranza 16 persone e sequestrati 22 kg di cocaina, 3,6 kg di hashish, 263 mila euro in contanti, una pistola Beretta e tre auto, due delle quali con doppiofondo. Il blitz ha impegnato circa 200 operatori e ha interessato anche le province di Bologna, Pistoia, Prato, Arezzo e Terni.
Quindici misure sono state eseguite, mentre quattro indagati risultano irreperibili.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro





