
Nel dibattito politico sulle politiche per le persone con disabilità, Chiara Benedusi e Isacco Cantini replicano punto per punto alle accuse del consigliere regionale Iacopo Melio. E lo fanno con dati alla mano, rivendicando un quadro nazionale molto diverso da quello descritto dal rappresentante del PD. Entrambi ricordano innanzitutto che mai come nel biennio 2024–2025 il Governo ha stanziato risorse così alte e strutturali. Il Fondo Unico per l’Inclusione, atteso da anni, ha finalmente razionalizzato decine di micro-fondi dispersi, garantendo stabilità e trasparenza: 552 milioni nel 2024 e 231 milioni annui dal 2025. Un’impostazione nuova, orientata non all’assistenzialismo ma all’autonomia, alla vita indipendente e ai progetti personalizzati.
A questo si aggiunge il rafforzamento del Fondo nazionale per i caregiver familiari, aumentato dopo anni di tagli e stagnazione. Il Governo, sottolineano Benedusi e Cantini, sta lavorando anche a una legge nazionale sul caregiving, promessa per quindici anni dalla sinistra ma mai realizzata. Sulla grande riforma della disabilità prevista dalla legge delega 227/2021 — rimasta ferma dal 2021 — si ricorda come l’esecutivo Meloni abbia finalmente sbloccato i decreti applicativi, avviato la sperimentazione del nuovo sistema di valutazione basato sull’ICF e finanziato percorsi personalizzati di autonomia. “Questi non sono slogan: sono atti, decreti, fondi già stanziati. Melio farebbe bene a leggerli”, afferma.
I due Responsabili di FdI mettono poi in luce quello che definisce “il paradosso tutto toscano”: mentre Melio attacca il Governo, la Regione Toscana — guidata dal suo partito — starebbe valutando di dirottare fondi europei dell’FSE+ destinati all’inclusione delle persone con disabilità per finanziare il cosiddetto reddito di cittadinanza regionale, frutto dell’accordo PD–5 Stelle. “Se confermato, sarebbe uno scandalo: soldi nati per l’autonomia, la formazione e la vita indipendente utilizzati per un sussidio generalista. È questa la priorità del PD? Sacrificare i fragili per ragioni di coalizione?”.
Sul tema delle pensioni di invalidità, Benedusi e Cantini ribaltano le critiche: “Sono basse da decenni, e comunque nel 2020 Fratelli d’Italia propose un emendamento alla Finanziaria , votato all'unanimità, che portava le pensioni al vecchio milione di lire.
Il PD ha governato dieci anni senza alzarle. Oggi almeno esiste un percorso: incrementi stabilizzati, revisione delle soglie per la vita indipendente, lavoro con INPS ed Economia per ridurre i tempi di riconoscimento. Chi attacca oggi dove era ieri?”.
Anche sul fronte della vita indipendente, del “Dopo di Noi” e del Terzo settore, si ricorda che il governo ha stabilizzato i fondi pluriennali, avviato nuove linee di finanziamento nazionali e locali, e dato impulso — con il ministro Locatelli — al Piano per l’accessibilità digitale, un passaggio considerato strategico per l’autonomia delle persone con disabilità. “Chi parla di carezzine evidentemente non legge le delibere del Ministero. Prima di ironizzare, sarebbe opportuno informarsi”, conclude.
Una replica netta, dunque, che mira a ribaltare la narrazione dei “tagli” e a riaffermare — con numeri e atti — che sulle politiche per la disabilità il Governo rivendica oggi un impegno mai così strutturato.
Fdi Empoli e Viareggio
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