Con una grande rimonta l’equipaggio dei sancascianesi Alessandro La Ferla e Giacomo Matteuzzi, su Skoda Fabia Gima ha vinto il 46/o Rally della Fettunta per la terza volta, corsa per auto moderne disputata sulle strade del Chianti Fiorentino col favore del sole e di una temperatura stagionale mite. La Ferla aveva concluso in modo poco appariscente la tappa del sabato, anche per una sottovalutazione di percorso, ma la domenica ha pilotato pancia a terra riducendo prova dopo prova lo svantaggio da Brega-Farnocchia (Skoda Fabia Rs) fino a prendere la testa sulla penultima frazione per 7 decimi e a chiudere con altri 4 decimi di margine sull’ultima prova speciale davanti al pilota bresciano. Brega-Farnocchia (Skoda Fabia Rs) sono rimasti in testa quasi tutta la gara dalla ps 1 alla numero 7, vincendo in tutto tre ps. Ma alla fine 1”1 li ha separati dai primi due classificati. “Sabato ho fatto schifo, sono andato male, era già successo – ha detto all’arrivo Alessandro La Ferla - Poi la domenica ho messo a fuoco che se si voleva vincere bisognava tirare dal primo all’ultimo metro, e così è stato fatto. Abbiamo dato sempre il massimo, il livello tecnico sale sempre e non si può fare diversamente se si punta alla vittoria”. Amareggiato Flavio Brega, secondo come nel 2024 quando partecipò al Fettunta anche per preparare il Rally di Montecarlo. “Più di così non so cosa potevo fare – ha commentato -, ci ho provato fino all’ultimo ma l’ho mancata per 1”1. Che dire? Onore a La Ferla vincitore”. “Una gara comunque entusiasmante”, ha riconosciuto il co-pilota Sauro Farnocchia rimarcando le peculiarità di questa gara. Terzo un regolare Paolo Anselmi con la navigatrice Carol Natali (Skoda Fabia Evo), capaci di sostenere la selezione che c’è stata fra le top car. Cagni-Mazzini (Skoda) hanno avuto un intoppo meccanico già il sabato e poi hanno proseguire nelle retrovie. Si sono invece ritirati Medici-Magrini (Peugeot 208 N5) con la vettura in avaria sulla ps3 e Carmine Tribuzio (Skoda Fabia Rs), che è andato fuori strada sulla ps 4 di Pietracupa mentre cercava una traiettoria. Brillanti le prestazioni delle Skoda di Roncoroni-Brusadelli, quarti, e di Cuckuruva-Ackay, quinti, l’equipaggio turco che ama frequentare le strade dei rally italiani. I lucchesi Claudio Fanucchi e Nicola Angilletta (Peugeot 208), sesti assoluti sono i vincitori del nuovo Trofeo Due Ruote Motrici istituito dalla Valdelsa Corse, prevalendo in classifica per 1“2 sui forti Vescovi-Guzzi su Lancia Y Rally 4 (settimi). Concludono la top ten equipaggi di valore come, nell’ordine, i generosi e spettacolari Bosetti-Buzzi (Clio R3), il veloce ed esperto montecatinese Paolo Moricci con Carlotta Dallai (Renault Clio Rally 3), i precisi e regolari Gianaroli-Spezzani (Citroen Ds3).
Nel 18/o Rally storico della Fettunta bel successo di Riccardo Lombardi con Simone Marchi su Opel Kadett Gsi 16v che vendica il ritiro patito l’anno scorso al Fettunta. Il pilota si è trovato a suo agio nelle strade chiantigiane. “Per me il rally è questo, mi piace correre in queste condizioni – ha detto Lombardi al traguardo – il rally va corso su strade come questa, al Fettunta c’erano le condizioni perfette di gara”. Secondo posto, a 21”2, per Massimiliano Fei e Dimitri Pistolesi (Peugeot 205 Gti 1.9), vincitori 2024. “Non recriminiamo niente, oggi non dovevamo andare a prendere nessuno – dice Fei – va bene questo podio, non potevamo fare altro, siamo soddisfatti così”. Terza l’ammirata Audi Quattro di Elio Tinello De Caneva con la figlia Rebecca. Benissimo anche la trazione posteriore della Bmw M3 di Guarducci-Bazzani (quarti) e Guerrini-Taccini, quinti con la Ford Sierra Cosworth 4x4. Missione compiuta per il fiorentino Alessandro Losi tornato alle corse dopo tre anni di assenza: la sua Peugeot 106 ha ricevuto gli onori del palco d’arrivo e così è successo anche per gli over 80 in gara: il britannico Trevor Smithson, da Londra al traguardo con la Lotus Elan; e il grossetano Ettore Falchetti ‘Nestore’ con la Alpine A110. Aci Sport ha già messo in calendario la prossima edizione del Rally della Fettunta (moderno e storico) per il dicembre 2026.
Fonte: Ufficio stampa
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