La Cgil Toscana e la Filctem Cgil Toscana esprimono forte preoccupazione per la grave crisi che sta investendo il settore della gomma-plastica che occupa oltre 8.000 addetti nei territori della Toscana – in particolare nelle province di Firenze, Pisa, Pistoia, Livorno e Lucca – e che ha registrato anche nel corso del 2025 un consistente aumento nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
“Questa difficile situazione – dichiarano Fabio Berni (segretario confederale Cgil Toscana) e Giuseppe Dentato (segretario Filctem Cgil Toscana) – è caratterizzata da un drastico calo degli ordinativi e della produzione, da costi energetici insostenibili che compromettono la competitività delle aziende, dalla concorrenza di prodotti extra-UE a basso costo e soggetti a normative sociali e ambientali differenti, dalla crisi contestuale di settori strettamente collegati (come l’automotive) e dal ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali”.
“All’interno del settore gomma-plastica – proseguono i sindacalisti – assistiamo inoltre al perdurare di una pesantissima crisi del comparto del riciclo delle materie plastiche, uno dei pilastri della transizione ambientale e dell’economia circolare, nonché della lotta all’inquinamento. Una crisi dovuta agli stessi fattori che colpiscono l’intero settore, con un impatto particolarmente rilevante legato alla massiccia presenza sul mercato di plastica vergine o riciclata proveniente da Paesi extra-UE, offerta alle aziende acquirenti a costi pari a un terzo di quelli dei produttori italiani. Tutto ciò rischia di espellere dal mercato imprese italiane che rappresentano un’eccellenza nella raccolta, nel riciclo e nella produzione di nuove plastiche, grazie a impianti all’avanguardia e personale altamente qualificato”.
Le informazioni che giungono dalle realtà presenti sul territorio indicano che le aziende del settore continuano a raccogliere, selezionare e riciclare le plastiche di scarto ma – evidenziano la Cgil e la Filctem – “la domanda è in forte calo e piazzali e magazzini si stanno riempiendo di prodotto che diventa ogni giorno più difficile collocare sul mercato, con possibili ripercussioni anche sulla raccolta del multimateriale nelle nostre città”.
La Cgil e la Filctem Toscana chiedono un intervento tempestivo da parte delle istituzioni e del governo, attraverso l’adozione urgente di politiche industriali, di misure per ridurre i costi energetici per cittadini e imprese, e di adeguati sistemi di certificazione a tutela delle produzioni locali, per evitare conseguenze drammatiche sull’occupazione e sull’ambiente.
Per queste ragioni, la Cgil Toscana e la Filctem rivolgono un appello: “Riteniamo indispensabile – come richiesto anche nella piattaforma dello sciopero generale e della manifestazione che si svolgerà a Firenze il 12 dicembre – che il governo intervenga con urgenza mediante politiche industriali mirate e incisive, di sostegno ai settori in crisi e a un comparto strategico per l’economia circolare e la salvaguardia ambientale. Chiediamo inoltre che le istituzioni locali monitorino attentamente l’andamento del settore, coinvolgendo tutti i soggetti interessati”.
Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze
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