
‘Un uomo deve scegliere da solo che rotta prendere nella propria vita’: la giovane scrittrice empolese Iris Hira sarà ospite del ciclo “Empolichescrive” con il suo romanzo d’esordio La gioia di Arjun (2025). Dialogheranno con l’autrice, Anna Nocentini, Valerio Fortino, Fabio Mignacca ed Enrico Sutera. L’ingresso è libero. L’incontro si terrà venerdì 19 dicembre, alle 17, nella biblioteca comunale “Renato Fucini” di Empoli (via Cavour, 36). Ingresso libero.
IL LIBRO - Arjun proviene da una famiglia di mafiosi e suo padre, Chanda Lal, è conosciuto per i suoi crimini in buona parte dell’India. Il giovane però, sembra non essere del tutto consapevole della realtà che lo circonda, dimostrando da sempre un’indole pacifica. Le vicende che seguono la morte del genitore, lo spingono a ricomprare una piccola piantagione di tè finita all’asta, situata nel Bengala Indiano. Qui inizia a coltivare gli arbusti, accogliendo nel contempo in casa propria Vishal, un trovatello col quale stringerà una grande amicizia.
I suoi vicini e precedenti coltivatori della piantagione, hanno modo di sapere chi è Arjun, e per questo inizialmente diffidano di lui. Si tratta di Kushi una giovane montanara e di suo padre. Entrambi però presto si rendono conto che Arjun ha ereditato solo il nome del temibile Chanda. Sboccia l’amore tra Kushi e Arjun, ma lui teme il trascinarsi della reputazione paterna, e la conseguente difficoltà che ne deriverebbe per la nuova famiglia. Decidendo di sposare Kushi, vuole proteggerla cambiando cognome.
Un temporale scatena un devastante incendio nella piantagione. Le nozze non possono essere celebrate e Arjun è costretto ad andare a Delhi in cerca di un nuovo lavoro.
Raj, un ex compagno universitario che gli è amico, lo ospita e apre di fronte a lui un’opportunità, offrendosi di aiutarlo a riprendere gli studi interrotti alla facoltà di medicina. Raj ha fatto carriera ed è dirigente medico di un ospedale. Nella sua clinica Arjun sarà costretto a fare i conti con il passato. Tornando da un viaggio, rimarrà coinvolto in un gravissimo quanto misterioso incidente, che lo porterà a restare a lungo incosciente. Quando riuscirà a svegliarsi, scoprirà che la sua disgrazia ha a che fare con una persona: Yamir, ed è stato Raj a presentargliela.
La storia riserva due differenti epiloghi: uno per Arjun e Kushi, l’altro per Raj.
L’AUTRICE - Nasce a Empoli nel febbraio del 2004 da famiglia mista, con madre toscana e padre indiano. Ha viaggiato alla volta dell’India in tre occasioni, avendo la fortuna sia di visitare famosi siti storici, sia di poter apprezzare alcune caratteristiche del popolo, come ad esempio l’indole ospitale, retaggio antico che lascia traccia nel cuore di tutti coloro che per lavoro o svago transitano nel paese.
Fin da giovanissima ha coltivato la passione per le poesie e ne ha scritte diverse, nate da riflessioni personali su svariati temi. Dalle piacevoli letture di svariati racconti e romanzi, è nata la sua idea di iniziare a scriverne uno frutto anche delle sue esperienze, ma soprattutto dell’interesse per la cultura indiana, appunto La Gioia di Arjun.
Nel 2023 mentre era in corso la stesura del romanzo, ha conseguito il diploma di Scienze Umane presso il Liceo Pontormo a Empoli. Incoraggiata dalla famiglia (e in particolare dal successo delle opere volte all’integrazione culturale già completate anni or sono dal padre, il primo dizionario completo di lingua Italiano – Punjabi, e il l libro “Imparare facile”, continua con passione un percorso letterario libero, spaziando fra due culture in apparenza lontanissime, ma a tratti sorprendentemente vicine.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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