Oltre 1600 corsi per giovani e adulti nelle biblioteche. Investiti 3,6 milioni di fondi FSE+

Oltre 1.600 corsi di formazione dedicati alle competenze linguistiche europee ed extraeuropee, all’alfabetizzazione informatica, alle competenze digitali e tecnologiche, al benessere delle persone e alla cittadinanza attiva, con particolare attenzione ai temi del consumo responsabile e dello sviluppo sostenibile.
È il bilancio dell’azione avviata dalla Regione Toscana grazie a un investimento di 3 milioni e 600 mila euro di Fondi Sociali Europei Plus (FSE+), realizzata attraverso la rete delle biblioteche e delle reti documentarie locali su tutto il territorio regionale, dalle grandi città fino ai piccoli borghi delle aree interne.

Il punto sui primi risultati è stato fatto questa mattina nel corso del seminario “Giovani e adulti in-formati nelle Reti documentarie locali e nelle Aree interne: analisi dei primi risultati, storie e voci dai territori”, che si è tenuto a Palazzo Strozzi Sacrati, al quale è intervenuta l’assessora regionale alla cultura Cristina Manetti.
Il seminario si è svolto in collaborazione con la Direzione beni, istituzioni, attività culturali e sport della Regione Toscana e a cura di LAMA Impresa Sociale.

“Parliamo di oltre 1.600 corsi – ha dichiarato l’assessora Manetti – attivati attraverso la rete delle nostre biblioteche su tutto il territorio regionale, grazie a un investimento di 3,6 milioni di euro di Fondo Sociale Europeo. È una bellissima iniziativa che consente di formare tantissime persone di ogni fascia di età, dai giovani agli adulti, nelle grandi città come nei piccoli borghi delle aree interne. Si va dalle competenze digitali e tecnologiche alla formazione linguistica, dall’inclusione alla cittadinanza attiva. È una vera e propria operazione di coinvolgimento e socializzazione, perché la cultura significa anche benessere psicofisico. Un’azione concreta e diffusa che testimonia l’impegno della Regione Toscana nel rendere l’accesso alla formazione sempre più capillare e inclusivo”.

L’obiettivo del seminario è stato quello di presentare i primi risultati dell’azione FSE+ 2.f.10, illustrando il lavoro svolto finora sia dal punto di vista quantitativo – numero di corsi avviati, allievi coinvolti e altri dati significativi – sia qualitativo, dando voce ai beneficiari. In particolare, sono state raccolte e presentate le esperienze delle Reti documentarie e delle Aree interne, intese come enti capofila e partner, che hanno riportato anche le valutazioni dei partecipanti adulti (over 18 residenti o domiciliati in Toscana) attraverso i primi questionari di gradimento distribuiti dalle biblioteche.

I corsi si ispirano a temi considerati strategici dalla Regione Toscana per fornire competenze adeguate ad affrontare le sfide della società contemporanea e sono articolati in cinque principali ambiti: competenze digitali, comprese quelle tecnologiche legate alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, in particolare nelle Aree interne; competenze linguistiche, con corsi di lingue europee ed extraeuropee, percorsi di plurilinguismo e integrazione, inclusi LIS e CAA; alfabetizzazione informativa; cittadinanza attiva e globale, in linea con l’Agenda 2030, su consumo e sviluppo sostenibile, legalità, rispetto delle diversità, partecipazione democratica digitale (e-democracy), tutela ambientale e valorizzazione del patrimonio locale; benessere personale, con corsi dedicati allo sviluppo dell’intelligenza emotiva, delle competenze relazionali e di stili di vita sani.
Un’azione che conferma il ruolo centrale delle biblioteche come presìdi culturali e sociali e come luoghi di crescita, inclusione e formazione permanente per le comunità toscane.

Fonte: Regione Toscana

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