Accordo UniPi-San Gimignano per il fondo archivistico “Ugo Nomi Venerosi Pesciolini”

Il Comune di San Gimignano e l’Università di Pisa avviano una collaborazione scientifica di alto profilo per l’inventariazione e la valorizzazione del fondo archivistico “Ugo Nomi Venerosi Pesciolini”, uno dei patrimoni documentari più significativi del territorio per valore storico, artistico, letterario e culturale. La giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi l’accordo di ricerca per avviare un lavoro sistematico di studio e ordinamento del fondo, ritenuto strategico non solo per la tutela del patrimonio locale, ma anche per la promozione di nuove ricerche e approfondimenti scientifici. L’accordo vedrà lavorare insieme l’Università di Pisa, attraverso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, e la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.

Per la parte universitaria la direzione scientifica sarà affidata alla professoressa Cristina Moro, docente di Archivistica, che coordinerà un gruppo di lavoro dedicato e assegnerà borse di ricerca per la realizzazione dell’inventariazione. L’Università garantirà inoltre la più ampia diffusione dei risultati attraverso pubblicazioni, convegni e altri strumenti divulgativi. Il Comune di San Gimignano metterà a disposizione spazi, documentazione e informazioni necessarie allo svolgimento del lavoro e sosterrà un rimborso spese pari a 30 mila euro. Il responsabile scientifico per il Comune sarà il dirigente del Settore servizi alla cultura e alla persona, Valerio Bartoloni. L’accordo sarà firmato nei prossimi giorni dal sindaco Andrea Marrucci e darà ufficialmente il via al percorso di ricerca, studio e conoscenza del fondo archivistico.

“La collaborazione con l’Università di Pisa - affermano Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano, e Niccolò Guicciardini assessore alla cultura - rappresenta un passo decisivo nel percorso con cui il Comune di San Gimignano rafforza il suo impegno nella tutela e nella valorizzazione della memoria storica. Il fondo Ugo Nomi Venerosi Pesciolini, raccolto da una figura colta, sensibile e profondamente legata alla nostra comunità, custodisce materiali di straordinario valore per comprendere la vita culturale e civile della città. Rendere questo patrimonio accessibile, studiato e ordinato con strumenti scientifici adeguati significa restituirgli pienamente il ruolo che merita. Grazie a questo accordo, il fondo potrà essere indagato in profondità e valorizzato attraverso attività di ricerca e nuove pubblicazioni”.

Fonte: Ufficio stampa

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