San Miniato, Manola Guazzini sul DUP 2026-28: "Nessuna novità, resta un copia-incolla"

Manola Guazzini

Nessuna novità per quanto riguarda il merito né per quanto riguarda il percorso del Documento Unico di Programmazione, che dovrebbe essere punto centrale della programmazione dell'attività del Comune, ma che Giglioli e le sue giunte hanno sempre considerato un mero adempimento burocratico su cui intervenire poi a piacere con decine di variazioni. Il testo che la maggioranza ha approvato sembrava per il 90% un copia-incolla rispetto all'analogo documento dell'anno scorso, ma anche a quelli degli anni precedenti.

C'è stata però una novità politica: di fronte alla presenza che la sottoscritta ha fatto rilevare durante  i lavori della Commissione Bilancio, con un giudizio che è stato condiviso da tutti i gruppi di opposizione, addirittura di un errore materiale nel piano delle alienazioni (si prevedeva la messa in vendita del Poligono di tiro a segno di San Miniato Basso, quando la maggioranza aveva approvato in una delle scorse sedute del Consiglio una mozione che ne prevedeva la riqualificazione e la valorizzazione) non solo il Sindaco è stato costretto a proporre un emendamento, che è stato poi approvato all'unanimità, ma si è aperta una frattura a fatica ricomposta all'interno della stessa
maggioranza consiliare. Si è parlato nei giorni scorsi di un possibile rinvio dei Consigli di fine anno.

E' dovuta intervenire personalmente la segretaria dell'Unione Comunale del PD per richiamare all'ordine i suoi consiglieri, e non ce l'ha fatta con tutti. Durante la seduta del Consiglio Comunale la capogruppo del PD ha dichiarato che si deve cambiare passo relativamente al percorso per arrivare all'approvazione del DUP e del Bilancio di Previsione. Alla buonora perché, evidentemente, non solo i consiglieri di maggioranza non si sono finora preoccupati di esercitare le  autonome funzioni di indirizzo e di controllo che spettano ai consiglieri comunali, ma hanno anche votato contro una mozione da me presentata, che, a estate, proponeva un itinerario del tutto diverso
per arrivare alla sessione di bilancio, partendo dal fatto che il DUP presupporrebbe un'analisi dello stato d'attuazione del programma dell'anno in corso, che dovrebbe essere fatta nel mese di luglio, e che in questo DUP, come nei precedenti, è mancata del tutto, come io ho fatto rilevare in Consiglio.

Ripresenteremo, aggiornandola, questa mozione, e vedremo se alla dichiarazione della capogruppo del PD corrisponderanno atti conseguenti. Il fatto che il DUP si presenti per molti versi come un copia-incolla è conseguenza del fatto che non c' è stata nessuna valutazione politica dello stato d'attuazione del DUP precedente.

Nel merito del documento, a fronte di una generale invarianza della pressione fiscale, c’è però stato un aumento del 10% delle tariffe sui cimiteri, sul trasporto e la refezione scolastica e del 5% sui servizi per la prima infanzia. Ho dichiarato la mia contrarietà non al fatto che si facciano partecipare i cittadini al costo di servizi di qualità, con un'attenzione che oggi deve essere particolarmente forte, all'equità sociale, ma perché un aumento è improponibile viste le condizioni in cui sono gestiti i cimiteri, e per il resto non si dovrebbero aumentare le tariffe per i cittadini prima di aver introdotto una tassa di soggiorno che avrebbe un impatto modestissimo su chi viene in vacanza a San Miniato ma darebbe risorse importanti al Comune, e finché si continua a “regalare” la gestione di parti economicamente importanti del patrimonio comunale.

E sempre per quanto riguarda le partite fiscali e tariffarie, è molto inquietante che, mentre per quanto riguarda la TARI non si accenna a nessun aumento, e si dice che essa verrà ridefinita entro il 31 luglio, si prevede però un'entrata per il 2026 di 7 milioni e 700 mila euro, con un incremento di oltre 2 milioni rispetto al 2025: questo vuol dire che o si prevede un recupero dell'evasione clamoroso per dimensioni ed efficacia, o si prevede un aumento del costo per i cittadini dell'ordine del 20-30%.

Venendo alle questioni strategiche, nonostante ogni anno ci venga assicurato che l'anno successivo ci saranno consistenti cambiamenti nell'organizzazione e nell'immagine della Mostra Mercato del Tartufo, anche in questo DUP né nella sezione strategica né in quella operativa, che sono per altro del tutto scollegate tra loro, c'è il minimo cenno a questi cambiamenti. Come pure, nonostante si siano lasciate passare in una recente seduta del Consiglio molte osservazioni al Piano Strutturale adottato che implicavano un aumento del suolo urbanizzato con la motivazione di consentire il trasferimento di volumetrie delle concerie dismesse di Ponte a Egola, neanche a questo tema si
trova alcun cenno nella sezione operativa.

Infine, stendendo un velo pietoso sulle manutenzioni straordinarie degli edifici scolastici (sono stanziati 140mila euro, che non basterebbero neanche per la scuola media di Ponte a Egola) passiamo al Piano delle Opere Pubbliche: è costruito per soddisfare chi si limita a leggere senza guardare tra le righe. Apparentemente c' è tutto: dal recupero e consolidamento del versante e del parcheggio del Cencione a quello della strada collinare di Ponte a Elsa al bypass per le fognature di San Donato. Il problema è che il costo complessivo di queste opere è di 17 milioni di euro, mentre la cifra a bilancio è di 920 mila euro.

E se si guarda cosa è successo nel 2025, siamo di fronte a lavori fermi al palo anche quando siano stati avviati, sempre con grandissimo ritardo, in una situazione segnata da vicissitudini non risolte dell'organizzazione comunale del settore. Tutto questo significa che i lavori di messa in sicurezza idrogeologica del territorio si faranno solo se
arriverà una quantità enorme di finanziamenti esterni, dato che la Giunta persiste nel rifiuto di utilizzare lo strumento dei mutui, pur in presenza di una dimensione irrisoria dell'indebitamento. In sostanza, se non pioveranno soldi dal cielo e se il modo di lavorare dell’Amministrazione non cambia, questo stesso elenco di lavori lo ritroveremo inserito con un copia incolla nel Piano per le Opere Pubbliche del 2027.

Manola Guazzini-Gruppo Misto

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