Il Circolo Arci di Castelnuovo d’Elsa consegna un contributo a favore del Centro Aiuto Donna Lilith

È stato ufficialmente consegnato il contributo raccolto dal Circolo Arci di Castelnuovo d’Elsa a favore del Centro Aiuto Donna Lilith delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli, frutto dell’iniziativa solidale organizzata lo scorso 8 dicembre. Un gesto concreto che testimonia l’impegno della comunità nel sostenere le donne vittime di violenza e i loro figli.

La raccolta fondi è nata nell’ambito di una giornata ricca di appuntamenti e partecipazione: dall’accensione dell’albero di Natale “Contro il silenzio”, decorato con le scarpette rosse e il numero 1522, al mercatino e alla degustazione di dolci, allo spettacolo di Gat Teatro e alla dimostrazione di autodifesa con Marco Pistolesi. In quell’occasione è stata anche inaugurata una panchina rossa, simbolo permanente di memoria e impegno contro la violenza di genere.

A ricevere il contributo è stata la presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e del Centro Aiuto Donna Lilith, Eleonora Gallerini, che ha voluto sottolineare il valore concreto della donazione: «La consegna di questo ricavato rappresenta per noi un aiuto prezioso e tangibile. Ringraziamo il Circolo Arci di Castelnuovo e tutta la comunità per la sensibilità dimostrata: questo sostegno si traduce in sicurezza, ascolto e nuove possibilità di vita per chi è costretto a fuggire dalla violenza».

Il Centro Aiuto Donna Lilith opera dal 2002 sul territorio offrendo sostegno psicologico, assistenza legale, valutazione del rischio e orientamento lavorativo a donne e minori vittime di violenza. Negli anni, come spiegano dal Centro, non solo è aumentato il numero degli accessi, ma anche la gravità delle situazioni seguite. Per questo è fondamentale poter garantire risposte immediate nei casi più critici.

Sulla giornata dell’8 dicembre è intervenuta anche l’assessora del Comune di Castelfiorentino alle pari opportunità Marta Longaresi, che ha ricordato come il contrasto alla violenza debba essere un impegno quotidiano: «Non se ne deve parlare solo il 25 novembre. Iniziative come questa dimostrano che una comunità unita può fare la differenza. Accendere una luce significa accendere le coscienze».

La consegna del contributo rappresenta così il punto di arrivo di un percorso collettivo, ma anche un nuovo punto di partenza: un segnale concreto di vicinanza a chi ogni giorno lavora per restituire sicurezza, dignità e futuro a donne e bambini vittime di violenza.

Fonte: Ufficio Stampa

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