Un minuto di silenzio in Consiglio regionale in memoria di Enrico Ferri, scomparso qualche giorno fa. “Voglio esprimere il cordoglio di tutta l’assemblea legislativa - ha detto il presidente Antonio Mazzeo - alla vedova Lucia Caselli e ai figli Camilla, Cosimo Maria, Filippo e Jacopo. Un momento per ricordare una figura, simbolo di una stagione politica, quella della Prima Repubblica, che ha caratterizzato il secondo dopoguerra italiano. Ferri è stato un magistrato, un esponente del Psdi e ministro dei lavori pubblici tra 1988 e 1989 ed è passato alla storia come il ministro dei 110 all’ora”.
Anche Marco Stella (FI) ha voluto ricordare Ferri che “ha introdotto la cultura della sicurezza stradale nel nostro Paese. Gli piaceva ricordare che in quei 16 mesi di attività da ministro aveva salvato 2mila vite con quel provvedimento sulla restrizione dei limiti dei velocità nelle nostre autostrade. Era un anche un marito affettuoso e un padre tenero; un uomo che ha avuto la capacità di trasformare un territorio attraverso la sua azione politica lungimirante e anche culturale”. E ha concluso: “Ferri era un uomo simpatico, un uomo del dialogo e delle istituzioni. Si rammaricava che nella nostra Costituzione mancasse il diritto alla felicità”.
Mazzeo ai toscani: "Rispettate le regole"
“Tanto più durante queste feste saremo responsabili, tanto più nel 2021 saremo liberi”. Questo l’appello che il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha voluto lanciare in apertura d’Aula a tutti i cittadini toscani.
Mazzeo invita al rispetto delle regole e alla prudenza. “Dobbiamo confermare il nostro massimo impegno quotidiano a proteggerci e a proteggere gli altri, rispettando le regole che ci siamo dati”.
Il presidente ha poi inviato un abbraccio al consigliere regionale Iacopo Melio, colpito dal Covid e ricoverato all’ospedale di Empoli, rivolgendogli l’augurio di incontrarlo presto in Consiglio.
Recovery fund, tavolo toscano a gennaio
“Nei primi giorni di gennaio daremo avvio al tavolo concordato con Anci e Upi, assieme al presidente Giani, al suo consigliere delegato Anselmi e alla Commissione Europa guidata dal consigliere Gazzetti, per definire assieme al mondo del lavoro, alle imprese e al Terzo settore, il piano toscano per l’utilizzo del Next Generation UE. Lo faremo con due obiettivi: in primo luogo le azioni che guardino al futuro, con uno sguardo lungo che superi una visione legata solo all’emergenza e alla pur giusta necessità di ristorare chi è stato colpito dalla crisi prodotta dalla pandemia, e che disegnino il futuro dei nostri figli; il secondo, cercando una larga partecipazione dei toscani, perché il futuro della regione riguarda loro e quindi non saranno accettate scelte calate dall’alto”. Così si è espresso il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, sulle linee di indirizzo del piano del Recovery Fund, presentato in Aula dal Presidente della Regione, Eugenio Giani.
“Le strade da imboccare quindi devono essere tre : innovazione e digitalizzazione, riconversione ecologica, infrastrutture- spiega Mazzeo - . E lungo queste linee dovremmo mettere in campo azioni coerenti, come la copertura col 5G di tutta la Toscana, anche per arrivare a una completa digitalizzazione scolastica, dato che l’infrastrutturazione digitale delle scuole va considerata una dotazione standard. Il che significa che con investimenti pubblici dobbiamo portare la banda ultra larga e il 5G anche nelle aree a cosiddetto fallimento di mercato, dove i privati non investono “.
“Si devono poi spostare investimenti pubblici per sostenere le nostre imprese verso la transizione ecologica e digitale delle imprese - aggiunge il presidente del Consiglio Regionale -. Ad esempio, occorre intervenire definitivamente sul trattamento dei rifiuti e sull'ammodernamento degli impianti di depurazione e scarico delle zone industriali, al fine di assicurare la compatibilità tra ambiente e impresa nel territorio toscano. E si deve sostenere la eco-mobilità attraverso il completamento delle ciclovie, la navigabilità fluviale e nuovi bus elettrici. Così come servono interventi finalizzati a migliorare i collegamenti tra territori, coi capoluoghi e con le reti di carattere nazionale ed europeo, ad esempio come il collegamento veloce fra la costa e la linea Tav Milano-Roma-Napoli”.
“Infine per imparare da ciò che è successo per la pandemia – conclude Mazzeo – dobbiamo potenziare la sanità territoriale, ad esempio investendo risorse per le tecnologie che consentono di implementare la digitalizzazione del sistema sanitario pubblico, ma anche con investimenti per gli ospedali minori situati nelle aree periferiche, montane o insulari”.
Recovery fund, Torselli (FdI) ribatte
“E’ una vergogna che il Governo Conte stanzi appena 9 miliardi di euro per la sanità nel Recovery plan. Per questo abbiamo chiesto al Presidente Giani di battere i pugni a Roma affinché siano aumentate le risorse per un comparto messo così a dura prova dalla pandemia da Coronavirus”. È il commento di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, dopo l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno che invita il Presidente della Regione a chiedere al Governo di aumentare le risorse per la sanità.
“Per troppo tempo Pd, Italia Viva e Movimento 5 Stelle hanno pensato che il Mes sarebbe servito a coprire gli interventi sanitari ed il Recovery Fund quelli strutturali. Alla fine anche loro si sono svegliati e hanno capito che non sarà così. Ci fa piacere che Giani, questa mattina, abbia criticato l’operato del Governo giallo-rosso sul Recovery plan. Ci auguriamo – conclude Torselli – che questa volta sia davvero in grado di fare la voce grossa con il Presidente del Consiglio e che le sue parole non si riducano ad essere i soliti annunci”.
Sì unanime a risoluzione commissione Europa
Passa all’unanimità la risoluzione presentata dalla commissione per le politiche europee che chiede un ruolo da protagonista delle Regioni nella definizione del piano, e la costituzione di una cabina di regia Giunta-Consiglio regionale con una funzione centrale da assegnare alla nuova commissione per le politiche europee; auspica inoltre un dialogo costante con i rappresentanti delle istituzioni locali (Upi e Anci Toscana), i rappresentanti del mondo produttivo, del mondo del lavoro e del Terzo Settore; e indica come priorità gli investimenti per le infrastrutture “fisiche e digitali” e la modernizzazione della pubblica amministrazione, nel segno della semplificazione e della digitalizzazione. Questi i punti principali della risoluzione, già passata con voto unanime ieri in commissione.
In chiusura del dibattito, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità anche un ordine del giorno di Fratelli d’Italia, che impegna il presidente della Toscana ad adoperarsi “in conferenza Stato-Regioni e in tutte le sedi utili, affinché il Governo nazionale aumenti le risorse del Pnrr destinate al comparto sanitario”.
Passa invece a maggioranza (Pd e Italia viva), contrari i gruppi del centrodestra, astenuto il Movimento 5 stelle, una risoluzione presentata dal Partito democratico, a firma del capogruppo Vincenzo Ceccarelli, e con emendamenti presentati dal capogruppo di Italia viva, Stefano Scaramelli. L’atto di indirizzo presenta un articolata proposta di punti programmatici, in vista dei contributi che la Regione Toscana sarà chiamata a dare al Piano nazionale: dalla trasformazione digitale delle imprese alla transizione ecologica, dalle infrastrutture e la mobilità all’istruzione, la formazione e la ricerca; come pure sulle politiche per l’equità sociale, con particolare riferimento alle aree interne della regione. E sulla sanità, si mette in risalto l’assoluta centralità di un sistema sanitario nazionale pubblico di qualità, e quindi la necessità che il Pnrr preveda un grande progetto di riforma e di investimenti per la sanità pubblica. E ancora, la centralità delle Società della salute e una particolare attenzione da dedicare al potenziamento della sanità territoriale e agli ospedali minori situati nelle aree periferiche, montane o insulari.
L’Aula ha respinto, invece, una proposta di risoluzione del Movimento 5 stelle, illustrata da Irene Galletti, che puntava, tra l’altro, a interventi di digitalizzazione della Pubblica amministrazione e a un sistema di progettazione di una rete infrastrutturale che applichi nei piccoli borghi il nuovo modello di ‘smart village’.
Respinta anche una mozione presentata dalla Lega e illustrata in Aula dal vicepresidente della commissione Europa, Giovanni Galli, “per l’istituzione di un tavolo permanente Regione-Enti locali, per esprimere contrarietà alle scelte del Governo che vuole far calare dall’alto l’assegnazione dei fondi europei alla Toscana e per collegare la nostra regione all’Italia che produce e con il cuore produttivo dell’Europa e non, come era nell’idea del presidente Enrico Rossi, di unire la Toscana alle Regioni del centro, Umbria e Marche”.
Bilancio Regione, più spese per la sanità e niente nuove tasse
80,6 milioni di nuovi investimenti, crescita della spesa sanitaria, nessun aumento delle tasse regionali. Sono questi i tratti salienti della manovra di bilancio presentata oggi in aula (la discussione è in corso) dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd).
“Per la prima volta dal 2014 le Regioni – ha spiegato Bugliani – non sono chiamate a concorrere al raggiungimento degli obbiettivi di finanza pubblica. Hanno l’obbligo invece di realizzare investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già programmati, con risorse proprie, il cui volume, per la Toscana, vale 80,6milioni di euro in vari settori: messa in sicurezza degli edifici, prevenzione dal rischio idrogeologico, edilizia residenziale pubblica, edilizia sanitaria, viabilità, trasporti, tutela alimentare, ricerca e innovazione, interventi a favore delle imprese. Inoltre, segnalo una crescita importante della spesa sanitaria corrente, con il fondo sanitario che passa a 7miliardi e 285milioni (era 7miliardi e 96milioni). Le spese di funzionamento sono rimaste stabili, c’è invece una crescita dei fondi di riserva, che saranno utilizzati per finanziare il nuovo ciclo di programmazione comunitaria. Neanche il prossimo anno sarà utilizzata la leva fiscale, come avviene dal 2014.
Nella legge di stabilità 2021 – ha proseguito Bugliani - vi sono una serie di rimodulazioni di vari interventi sulla viabilità e sulle opere pubbliche. Altri interventi significativi sono contenuti nel Collegato alla legge di stabilità: i comuni potranno contare su 6 milioni di euro negli anni 2021-2023 per interventi sulla qualità dell’aria e l’efficientamento degli impianti di riscaldamento. Si è trattato di una manovra complessiva non semplice, date le note difficoltà del periodo che attraversiamo – ha concluso Bugliani – ma viene riconfermata la volontà di ripartire con gli investimenti, senza aumentare le tasse e dedicando maggiori risorse ai servizi sanitari».
Il gruppo consiliare del Pd, condividendo le scelte di fondo della manovra, ha presentato alcuni emendamenti.
«Abbiamo voluto integrare e rafforzare la capacità di dare le risposte attese dai territori e alle comunità della Toscana – spiega il capogruppo Vincenzo Ceccarelli – con alcuni importanti emendamenti, come quello che prevede l'implementazione del fondo per incentivare la riassunzione dei lavoratori delle aziende in crisi (1 milione di euro), come quello relativo alla integrazione delle risorse (400mila euro per il 2021, 600mila per il 2022) per la progettazione di opere di nostra stretta competenza, quali ad esempio le strade regionali e la difesa del suolo. Abbiamo fortemente voluto il rifinanziamento delle “borse Pegaso” per i dottorati di ricerca (1,5 milioni per 3 anni), ma abbiamo anche chiesto e ottenuto risorse ulteriori per le cooperative di comunità, una esperienza recente in Regione e che guarda alle esigenze delle aree interne. E, infine, un contributo di 200mila euro per gli istituti storici della Resistenza, per la salvaguardia della memoria, perché sono proprio qui le nostre radici di democrazia e libertà».
PNRR, parla Giani
Una grande attenzione alla sanità; spazio ai progetti regionali senza troppa centralizzazione delle risorse e valorizzazione delle missioni per innovazione informatica e tecnologica e per la transizione digitale. Questi i messaggi forti lanciati dal presidente della Regione Eugenio Giani, questa mattina, nella comunicazione al Consiglio regionale sul contributo della Toscana alla formazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). “Abbiamo progetti per 8 o 10 miliardi con le caratteristiche che il Recovery Fund richiede - ha detto Giani. – Si tratta cioè di quegli interventi che da qui al 2022 possano avere progettazioni esecutive e che possano essere completati entro il 2026”.
Il presidente ha parlato delle “grandi capacità intorno a queste missioni che hanno una prospettiva di cambiamento della qualità di vita, di valorizzazione dei profili dell’innovazione, e di volano dell’economia” e ha precisato che si tratta “sia di interventi rappresentati da opere pubbliche che di interventi che, invece, attraverso bandi, saranno realizzati dal privato”. Il presidente ha ribadito la necessità di concertazione Stato-Regione, per la quale la Toscana è pronta ma che occorre vedere “come sarà gestita la partita a livello nazionale, perché se saranno i singoli ministeri a presentare gli interventi in una cabina di regia che vede protagonista la Presidenza del Consiglio, noi questi progetti più che presentarli in modo organico come abbiamo fatto nel nostro documento, dovremmo cercare di inserirli nei vari progetti dei ministeri. In questo caso si corre però il rischio che ne vengano accettati solo delle parti”. Per Giani, invece, ”è necessario che i 209 miliardi destinati all’Italia tengano conto della specificità di progetti regionali e che a questi sia dunque riconosciuta una quota consistente delle risorse”.
Nel suo intervento Giani ha ribadito più volte la necessità di porre una grande attenzione alla sanità. “Se non c’è il Mes – ha affermato, - cogliamo l’occasione con il Recovery fund per dare forza al nostro sistema di sanità e salute”. “Sono deluso – ha aggiunto - che a livello nazionale sul capitolo della salute siano dedicati solo 9 miliardi; su 209 miliardi sono solo il 4,6 per cento. La sanità deve pesare di più. Solo in Toscana abbiamo progetti per 4 miliardi da un punto di vista dell’edilizia, della sanità territoriale, dell’innovazione tecnologica, per la sanità telemedicina”.
Il presidente ricorda i sei capitoli del piano nazionale, mantenuti anche a livello regionale, con le rispettive missioni e con i relativi contributi. Le missioni si riferiscono alla digitalizzazione e competitività e informatica (per la quale devono esserci almeno il 20 per cento dei progetti nazionali) per 48 miliardi; poi almeno il 37 per cento dei progetti per la rivoluzione verde e transizione ecologica (74 miliardi). Il terzo capitolo è dedicato alle infrastrutture per una mobilità sostenibile ( 27miliardi); il quarto ad istruzione e ricerca (19 miliardi); il quinto alla parità di genere con la coesione sociale e territoriale (17 miliardi) e l’ultimo alla salute (9 miliardi).
“Noi in questi sei capitoli - ha detto Giani - avevamo presentato progetti di riferimento. Sull’innovazione e digitalizzazione abbiamo 5 progetti con un impegno di spesa pari a un miliardo e 168 mila euro. Due progetti sono come contributi al sistema delle imprese e contributi per investimenti per un totale di 300 milioni”. Poi, “sulle tecnologie emergenti, con 400 milioni, per la copertura 5G e la realizzazione della banda ultralarga,”; “il quarto progetto Bul (banda ultralarga) per 108 milioni di euro” e poi il quinto per il fondo regionale di garanzia che si traduce in microcredito per una cifra di 300 milioni”. Giani ha poi elencato i 14 progetti della missione ambiente che impegnano 3 miliardi e 110 milioni, con progetti di forestazione in ambito urbano e piantumazione (stima di 100 milioni euro); quello per piste ciclabili urbane ed extraurbane progetti che possono essere realizzati con fabbisogno di circa 30 milioni di euro; quello della mobilità leggera per 60 milioni euro, quello per il rinnovo del parco autobus e rotabile per il quale la stima è di 126 milioni; e ancora quelli per efficientamento energetico degli immobili pubblici e delle imprese; sulla messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici; sul servizio idrico integrato e sulla modernizzazione idrica per fini irrigui; per trattamenti dei rifiuti in economia circolare e ancora le opere per mitigare rischio idrogeologico e la prevenzione incendi e per la bonifica delle aree di crisi di Piombino e Livorno.
Riguardo ai capitoli di infrastrutture e sviluppo, Giani ha detto: “Per lo sviluppo della rete stradale regionale c’è un fabbisogno di 182 milioni”; per la “messa in sicurezza della viabilità una stima di 205 milioni” e poi per “la progettualità su portualità e logistica, abbiamo previsto 30 milioni”. Sul capitolo di istruzione, formazione e ricerca ”abbiamo il sostegno alla qualificazione dei giovani per una cifra pari a 30 milioni”. Una cifra pari a 80 milioni è destinata a vari progetti: quello ‘Scuola aperta’, quello della cultura digitale, l’intervento sulle ville medicee, la digitalizzazione scolastica, l’edilizia per il diritto allo studio e le infrastrutture di ricerca. Sulla missione di equità sociale ci sono gli interventi Erp, quelli per la rigenerazione urbana efficientata, per la qualità dell’abitare e poi i servizi per la prima infanzia e le politiche attive per lavoro. Per le politiche di genere, ha concluso Giani, “abbiamo il progetto Api per il supporto alle progettualità donna- lavoro, poi il sostegno all’imprenditoria femminile e le cooperative di comunità”.
Bilancio 2021-2023, investimenti che guardano al futuro
Una crisi economica e sociale senza precedenti fa da sfondo alla manovra di bilancio 2021, che guarda avanti alle opportunità offerte dall’Unione europea per gettare le basi della ripresa. È stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd) ad illustrare gli atti che la compongono: la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (Defr), il bilancio di previsione 2021-2023, la legge di stabilità per il 2021 e il collegato, insieme ad alcune disposizioni di carattere finanziario. Si tratta di una manovra per complessivi 11miliardi e 150milioni di euro.
La Nota di aggiornamento al Defr 2021 è il primo appuntamento programmatico della legislatura, estremamente generale, cui seguirà il Piano regionale di sviluppo 2021-2025 nella prima metà dell’anno. Si prende atto nella prima parte di una crisi economica e sociale a seguito della pandemia. In Toscana, la contrazione delle vendite è arrivata al 38,2 per cento, la produzione industriale è calata del 17 per cento, si prevede un calo dei consumi interni 12,4 per cento. Sono quindi indicate le priorità regionali e il quadro finanziario regionale. Bugliani si è soffermato sul Piano di razionalizzazione delle società partecipate. Per le Terme di Montecatini entro il 30 giugno 2021, accordo con i creditori, oppure entro il 30 luglio 2021 una delibera di Giunta con gli indirizzi per lo scioglimento. Fidi Toscana dovrà presentare un piano con le nuove strategie aziendali. Entro il 30 aprile 2021 la Giunta regionale dovrà fare le sue valutazioni, compresa l’opzione strategica per la caratterizzazione di società in house. Entro il 30 settembre 2021 dovranno essere fissati i tempi per concludere il processo. Internazionale Marmi e Macchine Carrara Fiere presentazione entro il 31 dicembre 2021 di un piano industriale da parte dell’amministratore unico, altrimenti entro il 31 gennaio 2021 delibera di Giunta con gli indirizzi con lo scioglimento e la liquidazione in caso di accordo con il Comune di Carrara oppure richiesta di recesso della società. Firenze Fiera, Interporto Vespucci, Interporto Toscana centrale: si attende un patto parasociale fra i soci pubblici, per Firenze Fiera entro il 30 settembre 2021. Per le altre i procedimenti non sono ancora stati conclusi.
Il presidente della prima commissione ha quindi illustrato il bilancio di previsione 2021, ricordando che è stato redatto “a legislazione vigente” perché non è ancora stata approvata la legge di bilancio dello Stato per il 2021. Con la prima legge di variazione ci saranno gli eventuali correttivi. Non c’è alcun aumento fiscale. Le spese di funzionamento sono rimaste stabili, c’è crescita di fondi di riserva, che saranno utilizzati per finanziare il nuovo ciclo di programmazione comunitaria. L’indebitamento cresce di circa 81milioni. Crescita importante della spesa sanitaria, che da 7miliardi 096 passa a 7 miliardi e 285 milioni, mentre il fondo nazionale trasporti è di 665milioni cui si sommano 200 milioni dal bilancio regionale. Le entrate tributarie vedono una contrazione del gettito dell’Irap di circa 33 milioni. I trasferimenti correnti complessivi sono 363milioni, con un calo sensibile quelli dall’Unione europea per effetto del ciclo di programmazione. Ai trasporti sono destinati 50milioni, 22 ai servizi per l’impiego e 37 alla non autosufficienza.
Bugliani ha quindi illustrato il collegato alla legge di stabilità, con risvolti normativi di carattere innovativo. In primo luogo l’azienda ospedaliera universitaria di Pisa riceverà la somma di 140mila euro nel 2021 per la conclusione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile in via Zamenhoff, dove si trasferiranno i dipendenti regionali che lavorano attualmente in un immobile della provincia.
Il comune di Firenze riceverà un contributo per l’acquisto di attrezzature sportive e materiale d’arredo di Palazzo Wanny, palazzetto dello sport polifunzionale che potrà ospitare eventi regionali di richiamo. Contributo straordinario una tantum di un milione e mezzo negli anni dal 2021 al 2023 ai piccoli comuni per interventi di manutenzione straordinaria sulle strade pubbliche. Il contributo copre al massimo l’80 per cento dell’intervento. I comuni potranno contare su 6milioni di euro negli anni 2021-2023 per interventi sulla qualità dell’aria e l’efficientamento degli impianti di riscaldamento. Avranno priorità i cittadini meno abbienti e i comuni oggetto di procedure di infrazione comunitaria. Contributo straordinario una tantum di 6milioni di euro negli anni 2022 e 2023 per realizzare due tratti di viabilità tra il ponte sul fiume Serchio e l’ospedale nel comune di Lucca. Il contributo regionale finanzia le opere per intero, mentre il comune finanzia tutta la progettazione.
Contributo straordinario di un milione di euro negli anni 2021 e 2022 per la messa in sicurezza della provinciale 95 Sforzesca, in provincia di Grosseto, con il collegamento tra viabilità ordinaria e zona industriale di Piancastagnaio. Il comune di Firenze avrà a disposizione 3,9milioni di euro per la seconda fase degli interventi sulla viabilità nel tratto Ponte all’Indiano, via Baccio da Montelupo, Ponte a Greve. Il costo dell’intervento è di 4milioni e 760mila euro ed è stato diviso in due fasi. La prima di 880mila euro finanziati dal Comune, per la progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori, previsto entro il 2021 con conclusione entro dodici mesi. La regione finanzierà per intero (200mila euro) lo studio necessario a trovare la migliore soluzione per collegare le stazioni di Santa Maria Novella e dell’Alta velocità, inserendole nel sistema di mobilità urbana. La provincia di Prato riceverà 200mila euro (50mila nel 2021 e 150mila nel 2022) per la progettazione definitiva ed esecutiva della nuova bretella tra la provinciale 9 e regionale 66 nei comuni di Poggio a Caiano e Signa. Contributo straordinario di quasi 627mila euro per gli anni 2021, 2022, 2023 ai comuni di Chianciano Terme e Casciana Terme Lari per la realizzazione di progetti per la promozione e valorizzazione dell’attività termale.
L’amministratore unico di Sviluppo Toscano spa potrà ricevere un ulteriore incarico di massimo un anno, che verrà a scadenza nella primavera del 2022, con l’approvazione del bilancio di esercizio 2021, alla luce della particolare situazione legata all’emergenza sanitaria.
Il relatore ha quindi illustrato all’Aula la legge di stabilità 2021, che interviene, semplificandola, sulla disciplina dei contributi per investimenti ai piccoli comuni e alle unioni dei comuni, alla luce dell’emergenza sanitaria. Istituisce inoltre un fondo di rotazione per gli Atc, che potranno trovarsi in difficoltà finanziarie a causa delle limitazioni statali all’attività venatoria, con 25mila euro per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023. Per dare continuità alle azioni previste, viene esteso a tutto il 2023, con 200mila euro di risorse, il programma pluriennale previsto dalla legge regionale sulla lotta alla povertà e al disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari. Anche gli interventi contro la discriminazione e la violenza di genere sono prolungati per tutto il 2023 con la somma di 205mila euro. Sono iscritte negli elenchi regionali 13 associazioni di ricostruzione storica con 15 manifestazioni e 66 associazioni di rievocazione storica con 126 manifestazioni. Tutte potranno contare su 500mila euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Visti i buoni risultati ottenuti, il contributo straordinario al Comune di Volterra di 250mila euro per il recupero e restauro dell’anfiteatro romano viene confermato anche per l’annualità 2021. La fondazione Guido d’Arezzo riceverà nel 2021 un contributo straordinario di 200mila euro per il completamento del percorso espositivo ‘Oro d’autore’. Gli interventi sul porto di Livorno slittano di un anno. La spesa massima della Regione è fissata quindi in 12milioni e mezzo per ciascuno degli anni dal 2022 al 2041. Per l’abbattimento delle barriere architettoniche in ambito portuale sono previsti 100mila euro nel 2021 e 200mila euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023. Per la manutenzione della via Francigena saranno disponibili ogni anno 120mila euro a partire dal 2020 e fino al 2023. Alla manutenzione delle ciclovie di interesse regionale (Ciclovia dell’Arno e Ciclovia Tirrenica) sono destinati 255mila euro nel 2021, 340mila euro nel 2022 e 400mila euro nel 2023.
Contributi straordinari all’estensione della rete tramviaria nell’area metropolitana fiorentina: 7milioni e 200mila nel biennio 2021-2022 per lo sviluppo della progettazione e 100mila nel 2021 per la progettazione di fattibilità del prolungamento della linea 1 all’ospedale pediatrico Meyer.
Seguono una lunga serie di rimodulazioni di vari interventi sulla viabilità. Per la tangenziale di Lucca, 11milioni si spostano sul 2022 e 4 sul 2023. La variante alla strada regionale Cassia per superare l’abitato di Staggia senese nel comune di Poggibonsi ha bisogno di un approfondimento progettuale sull’impatto sonoro. Per questo si aggiungono 195mila 684 euro all’importo già stanziato di 310mila euro, che copre il 3 per cento della spesa complessiva dei lotti 1 e 2. Anas potrà contare sul contributo straordinario di 3milioni e mezzo nel 2022 invece che nel 2021 per la realizzazione del ponte sull’Arno a Fibbiana, nel comune di Montelupo Fiorentino. Slitta di un anno anche il contributo straordinario massimo di 4milioni di euro che la provincia di Pisa riceverà (nell’anno 2022, invece che nel 2021) per la viabilità locale fra Madonna dell’Acqua, nel comune di San Giuliano, e l’ospedale di Cisanello, nel comune di Pisa. Il contributo massimo di 800mila euro ai comuni di Pisa e San Giuliano slitta anch’esso al 2021 invece del 2020.
Per il rinnovo della vita tecnica degli impianti di risalita sono aumentati fino a 200mila euro i contributi nel 2021. Per riqualificare spazi urbani colpiti dalla desertificazione commerciale, i comuni potranno contare su 300mila euro nel 2023 per i relativi progetti.
Per la gestione della laguna di Orbetello è confermato per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 il finanziamento di 1 milione e 120mila euro.
Le disposizioni di carattere finanziario si sono rese necessarie per consentire la ratifica da parte del Consiglio regionale della variazione al Bilancio di previsione finanziario 2020-2022 approvata dalla Giunta regionale con delibera dell’ottobre scorso. La variazione ha recepito la riprogrammazione del Por FESR e del Por FSE 2014-2020 su interventi urgenti e necessari a fronteggiare l’emergenza Covid-19 in determinati ambiti ritenuti prioritari (emergenza sanitaria, istruzione e formazione, attività economiche, lavoro, sociale).
Bilancio e atti finanziari, il dibattito in Aula
Ad aprire il dibattito sugli atti finanziari è Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia). “Lo schema di bilancio - ha detto - doveva essere mandato alle commissioni entro il 30 ottobre per permettere un esame di almeno 30 giorni”, “è arrivato a dicembre inoltrato e non c’è stato inviato il collegato alla finanziaria”. Inoltre, “la manovra di bilancio deve essere accompagnata, a pena di non accettabilità, dal parere del collego dei revisori che è arrivato il 18 dicembre, quindi le commissioni l’hanno esaminato senza il parere dei revisori”. Per Capecchi, “la sfida vera sarà sulla prima o seconda variazione per marcare politicamente le scelte di questa legislatura. Nel merito il consigliere regionale afferma: “Emerge che alcune province ricevono abbastanza, altre zero, occorre un riequilibrio nei confronti dei territori anche di quelli che non sono centrali”. Capecchi ha parlato poi del territorio pistoiese. “Vorrei essere rassicurato che i 4milioni e 270mila euro di contributo istruzione e diritto allo studio siano effettivamente la messa in sicurezza sismica e statica della scuola Cino da Pistoia che riguarda circa un migliaio di studenti e che vede il progetto esecutivo pronto e cantierabile”. Un altro tema importante, “sono gli enti e le società partecipate, come le Terme di Montecatini che hanno perdite per un milione e 600mila euro di perdita solo per quest’anno”, ma anche “Fiditoscana da riformare e riportare in-house”. Sulle Terme il gruppo ha presentato un emendamento per dilatare i termini per risolvere la questione con qualche mese di margine. Un tema sottovalutato per Capecchi è la gestione del patrimonio regionale, “mi pare che in tre anni - ha detto - si parli di un’entrata di un paio di milioni dalla gestione del patrimonio, ci sembra che rispetto al valore sia una partita da giocare con operazioni di valorizzazione”.
Stefano Scaramelli (Italia viva) ha parlato di “una manovra che rientra nell’ambito del programma di mandato”. Condivisione dal vicepresidente del Consiglio regionale per l’impianto generale del bilancio, in particolare “per gli interventi e le misure a sostegno per quei lavoratori che potrebbero subire in seguito alla crisi difficoltà al reinserimento lavorativo e l’anticipazione rispetto alle borse Pegaso per i dottorati”. Scaramelli ha ricordato un “intervento complessivo che riguarda le città murate”. Il vicepresidente ha parlato poi di “interventi importanti rispetto alla viabilità pubblica, ai finanziamenti per i piccoli comuni, agli interventi per il rilancio del termalismo, per l’impiantistica sportiva, per l’efficientamento degli impianti termici”. Importanti poi, "i finanziamenti ai luoghi del commercio, alla via Francigena e al sistema neve per i gestori degli impianti. Qui manca qualcosa rispetto alle aree della montagna, serve completare il sistema di innevamento artificiale dell’Amiata, occorrono ulteriori 500mila euro da affrontare nelle prossime variazioni di bilancio”. Una “manovra positiva sulla quale voteremo a favore come gruppo di Italia Viva, ci ritroviamo gran parte delle nostre richieste, anche se manca ancora qualcosa. Abbiamo delle ferite scoperte - conclude Scaramelli - rispetto ai ristori ad alcune categorie come nel settore del turismo, ad esempio alle agenzie di viaggio e poi serve qualcosa di innovativo nel settore della cultura”.
Ilaria Bugetti (Pd) ha sottolineato alcuni aspetti di pertinenza della commissione Sviluppo economico e rurale, della quale è presidente. “Ci dovremmo concentrare - ha detto - sulle variazioni di bilancio per esercitare i nostri indirizzi. Come commissione stiamo lavorando ad un documento per parlare di quei temi che ci stanno particolarmente a cuore, mi riferisco alle imprese, turismo, al commercio con due obbiettivi: lavorare su quelli che hanno sofferto ma anche sul tema della ripartenza in aiuto a tutto il mondo imprenditoriale, cercando di salvare più imprese possibile”. Bugetti ha sottolineato alcuni aspetti “l’ulteriore finanziamento ad alcuni bandi in essere, in particolare quei 6miioni e mezzo utilizzati per stanziare nuove risorse su internalizzazione, sulla micro-digitalizzazione, sulla filiera del turismo e sulle start up. Solo per dire - ha concluso Ilaria Bugetti - che il segnale forte dalla Regione assume un’impostazione chiara, riguardo a dove vogliamo andare anche con l’aiuto ai Comuni. Nei prossimi mesi il nostro lavoro sarà quello di fare progetti concertati per concentrarsi sulla ripartenza e intercettare quelle risorse europee sia dei fondi strutturali che del React per risorse aggiuntive”.
“La ricostruzione in Toscana può avvenire se c’è una forte discontinuità rispetto al passato”, ha affermato Marco Casucci (Lega), dichiarando di non aver riscontrato tale discontinuità nei documenti della manovra di bilancio. E con dati alla mano su recessione, contrazione di vendita con l’estero, calo dei consumi, riduzione delle politiche sul lavoro e impatto sulla crisi sanitaria, il consigliere è stato categorico: “In questa manovra non c’è programmazione nuova, la Toscana viaggia verso il futuro al buio, priva di strategia e nel mezzo di una crisi senza precedenti”. Secondo Casucci è scattata l’ora di decidere quale Toscana intendiamo “ri-costruire” e noi abbiamo le idee chiare: “Siamo per una Toscana non più adagiata su se stessa, che vive di rendita, noi siamo per una Toscana che investe in termini produttivi, siamo per una regione che possa agganciarsi al centro-nord, dal punto di vista strutturale”.
“Dalle premesse del dibattito di questa mattina pensavo ad una discussione su una manovra di bilancio per dare un futuro alla Toscana, e invece ci troviamo a discutere documenti che danno una fotografia statica della nostra regione, senza visione strategica e con previsioni finanziarie a macchia di leopardo”. Così Elisa Tozzi (Lega), che ha parlato di una sfida da vincere: “Ci vuole uno slancio in più per lo sviluppo della Toscana nel suo complesso”, puntando su alcuni settori strategici e su piani industriali seri, capaci di dare un valore aggiunto. E dopo aver accennato alla difficoltà di lavorare su un’impalcatura di documenti complessi, accompagnata da emendamenti in aula in corso di discussione, la consigliera ha invitato a concentrarsi sulla questione economica, che sarà centrale nei prossimi anni, e che richiede puntuale programmazione, pronto monitoraggio e attenzione costante alla spesa. “Oggi, invece – ha concluso – non sappiamo che tipo di futuro ci aspetta”.
Di diverso tenore l’intervento di Cristina Giachi (Pd): “Siamo di fronte ad un bilancio che, pur di emergenza, ha una precisa visione e non rinuncia alle sue ambizioni, dando segnali importanti anche quando non è possibile finanziare completamente alcuni investimenti”, ha affermato, riferendosi alle materia che riguardano la commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali, da lei presieduta. Secondo Giachi, grazie ad un confortante lavoro di squadra, “la nostra azione politica è riuscita a recuperare attenzione per gli Istituti di Resistenza e per il finanziamento alle Borse Pegaso”, e ringraziando il presidente Giani per aver trovato spazio per la ricerca, ha affermato: “Il pessimismo è un lusso che in quest’aula non ci è consentito, a noi tutti individuare una strada di luce, una strada che inizia oggi e si articolerà nei mesi futuri, per progettare il domani con competenza, elemento di snodo per il lavoro di tutti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli interventi di Enrico Sostegni (Pd) e Lucia De Robertis (Pd), rispettivamente presidenti della Terza commissione, Sanità e politiche sociali, e della Quarta,Territorio, Ambiente, Mobilità, Infrastrutture.
Secondo Sostegni siamo di fronte ad una nuova stagione di rifinanziamento della sanità, non più legata a vincoli di bilancio e a limiti di assunzione sul personale: “Oggi uno degli effetti di questa tragica pandemia è aver tolto limiti al rifinanziamento del sistema”, che registra 260milioni in più rispetto al 2020 sulla sanità, con investimenti per garantire tutti, e che spaziano dalle infrastrutture alle nuove tecnologie.
Stessa visione anche per la presidente De Robertis: “Non siamo di fronte ad un bilancio tecnico, ma ad una manovra che risponde al mandato di governo affidato dagli elettori”. Da qui la riflessione su una Toscana che vuol fare la sua parte sull’ambiente, sull’energia, sul governo del territorio, sui rifiuti, sulla consapevolezza nuova per la mobilità sostenibile, sulla viabilità, dall’integrazione tra mezzi di trasporto al corridoio tirrenico e all’aeroporto. Tra gli ulteriori segnali positivi ricordiamo ancora la manutenzione delle reti ciclabili, la svolta green, il decentramento. Tutto questo per dire che “non viene meno un’ambizione di Toscana, che intraprende una strada convinta e che va verso lo sviluppo sostenibile”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa
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