Perquisiti 29 'No Vax' attivi su Telegram in tutta Italia, anche in Toscana: i reati ipotizzati

Operazione della polizia contro un gruppo di No Vax - No Green Pass attivo in tutta Italia. La polizia sta eseguendo 29 perquisizioni in tutta Italia, di cui 24 disposte dalla Dda della procura di Genova, e 5 eseguite dalla Digos di Firenze coordinata dalla procura del capoluogo toscano.

I reati ipotizzati a vario titolo sono quelli di costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all'istigazione, all'interruzione di pubblico servizio e all'associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti. Il gruppo su cui si sta concentrando l'attenzione degli inquirenti, da quanto appreso, sarebbe composto da circa 20mila persone, attivo su alcune delle principali piattaforme social con oltre 50 fra pagine, gruppi, canali e chat.

L'indagine ligure è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti a identificare gli autori di minacce rivolte tra gli altri al presidente della Regione Giovanni Toti e l'infettivologo Matteo Bassetti. L'operazione fiorentina, invece, è rivolta in particolare verso 5 persone (tra Firenze, Pisa, Brescia, Como e Viterbo) attive in rete e ricollegabili al movimento "V_V", il cui simbolo sarebbe ispirato al film V per Vendetta, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti ed altri reati.

Il movimento, come i simbolo, sarebbe ispirato al film V per Vendetta. In particolare è stato perquisito un pisano, il quale avrebbe partecipato ad una serie di imbrattamenti con scritte No Vax avvenute tra il Fiorentino e il Pisano e che, da quanto appreso, sarebbe anche un dirigente dell'Asl Toscana Centro.

Reclutamento e addestramento

Da quanto appreso i gruppo aveva creato un vero e proprio sistema strutturato, con modalità di reclutamento, addestramento e fidelizzazione che imitava gli ambienti militari. Nel materiale di reclutamento e propaganda si legge: "Diventa un guerriero" e i proseliti chiamati proprio "guerrieri". Per entrare nel gruppo si doveva essere sottoposti a programmi di reclutamento e addestramento specifici.

Le persone venivano agganciate su Facebook poi si chiedeva di passare a Telegram. Una volta entrati nelle chat di reclutamento, gli aspiranti guerrieri dovevano ascoltare una serie di audio, registrati da una voce contraffatta. Si parlava dell'instaurazione di un nuovo ordine mondiale, governato da intelligenze artificiali e si ipotizzavano parallelismi tra il regime nazista e l'attuale situazione di emergenza. Venivano mandati video su come organizzare azioni di sabotaggio o danneggiamenti senza essere scoperti, nella quale si spiegava come compiere azioni di vandalismo contro i centri vaccinali, sabotare la campagna vaccinale e pubblicare, in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti. Finito il 'percorso formativo' si doveva addirittura superare un esame. Si dava disposizioni anche sulle modalità di azione, ad esempio prescrivendo l'uso di cappellini e volto coperto, oppure di porre attenzione ad agire in punti privi di telecamera.

Specifici programmi di reclutamento erano stati previsti per i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli insegnanti e degli appartenenti alle forze dell'ordine.

I bersagli venivano indicati da un dirigente dell'Ausl Toscana Centro


Alcuni materiali di propaganda


L'operazione nel dettaglio

Alle prime ore di questa mattina, la Polizia di Stato, coordinato dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha eseguito 5 perquisizioni in varie Province Italiane (Firenze – Pisa – Brescia – Como – Viterbo), a carico di altrettante persone attive in rete e ricollegabili al movimento “V_V (Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani).

In particolare, le indagini avviate dalla DIGOS di Firenze, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, hanno permesso di individuare un gruppo, formato da quasi 20.000 persone, attivo su alcune delle principali piattaforme social con oltre 50 fra pagine, gruppi, canali e chat.

Fra questi, sono emerse responsabilità a carico dei perquisiti, a vario titolo di pagine o gruppi, i quali avevano creato un sistema compartimentato, attivo soprattutto su Telegram, formato da cerchi concentrici con crescenti livelli di sicurezza e divisione di ruoli, il tutto finalizzato a far sfociare il dissenso verso l’attuale piano di contenimento della pandemia in forme variabili di azioni delittuose da portarsi avanti sul territorio nazionale (associazione a delinquere finalizzata ad effettuare imbrattamenti e danneggiamenti).

Il sistema ideato era finalizzato a reclutare, formare ed istigare gli attivisti più radicali a portare avanti, con forme e metodologie diverse, azioni contro strutture o protagonisti dell’attuazione del piano vaccinale e, più in generale, del contenimento della pandemia.

Venivano fornite anche indicazioni su come eludere eventuali indagini: “muoversi sempre nei punti ciechi… l’importante è trovare una zona sicura senza telecamere… il problema delle telecamere non è tanto che ti riprendono in un determinato momento… ma che ti possono seguire se passano da un punto all’altro… Quindi l’unica cosa che è veramente importante è avere un punto “isola”, “Compio la mia azione con berretto, occhiali da sole, mascherina, vestito di nero, trovo zona lontana dalle telecamere dove levo berretto, occhiali, mascherina”.

Il percorso intrapreso, portava, dopo forme di selezione fatte anche con veri e propri test di adesione alla struttura, ad arruolare l’attivista come “Guerriero al quale venivano impartite sistematiche direttive volte alla progressiva attuazione del piano del gruppo (come ad esempio la citazione sopra riportata riferibile ad uno degli indagati).  

In particolare, l’indagine ha evidenziato come il giovane originario della provincia di Pisa che si sarebbe reso responsabile nell’agosto scorso delle scritte contro il centro vaccinale di Firenze Nelson Mandela Forum, sarebbe stato anche l’autore delle similari azioni portate avanti in quegli stessi giorni a Pontedera ed Ospitaletto nel pisano e a Empoli, Castelfiorentino e lungo la Starda di Grande Comunicazione Fi.Pi.Li, nel territorio fiorentino.

L’indagine ha altresì permesso di verificare che l’uomo avrebbe ricevuto informazioni sull’esatta dislocazione di centri vaccinali e drive through da un dipendente dell’ASL fiorentina ed aveva poi intrapreso il percorso tracciato dagli organizzatori di “V_V per il compimento delle azioni.



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