
Il telefono della Liberazione sarà donato a Firenze. Da Grosseto arriva la decisione di Gabriella Breri e del figlio Gianni Fanetti. Sono rispettivamente la figlia e il nipote di Erio Breri, vigile urbano classe 1913 che nel 1944 era incaricato di sorvegliare il telefono che ha scritto la storia di Firenze.
L'11 agosto 1944 il trillo dell'apparecchio precedette il suono della Martinella e quindi la Liberazione di Firenze dal nazifascismo. Breri, antifascista e partigiano, custodì il telefono e lo tenne per sé alla fine della guerra. Era un apparecchio da campo tedesco che, stando ai diari del vigile, stava pure per essere scoperto dai nazisti pochi giorni prima.
Ancora intatto nella sua bachelite, il telefono è passato alla figlia Gabriella Breri e al nipote Gianni Fanetti, che ora vogliono donarlo al Comune di Firenze, come si legge su Firenze E Dintorni.
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