
L'assemblea delle lavoratrici ha proclamato lo stato di agitazione "si ritiri il licenziamento". Solidarietà dalla Regione e dal Comune di Bagno a Ripoli, Giani: "Toscana terra di diritti non può assistere in silenzio"
"Apprendiamo con seria preoccupazione la notizia del licenziamento di una lavoratrice dell’Autogrill Chianti, storica dipendente e delegata sindacale della Filcams Cgil, per un presunto ammanco di cassa di pochi euro. Si tratta, da quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, di un provvedimento che appare non solo sproporzionato nei confronti della persona coinvolta, ma anche fortemente discutibile sul piano del metodo e del contesto in cui è maturato". Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani interviene in seguito alla notizia del licenziamento diffusa dalla Filcams Cgil, che riporta la denuncia dell'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del punto vendita.
Come affermato dal sindacato il provvedimento "appare del tutto sproporzionato e privo di reale fondamento, giustificato da presunte ragioni organizzative legate alla gestione delle casse (si tratterebbe di un presunto ammanco di pochissimi euro, pari a un barattolo di cioccolata), senza alcun accertamento serio dei fatti, né un confronto con le rappresentanze dei lavoratori. L’assemblea esprime profonda preoccupazione per il clima che si sta diffondendo all’interno dell’azienda, dove provvedimenti disciplinari e atteggiamenti punitivi sembrano diventati strumenti di gestione ordinaria, a scapito dei diritti e della dignità dei dipendenti. Ma ciò che rende il licenziamento ancor più grave è il fatto che a essere colpita sia stata una delegata sindacale: un atto che viene percepito come un chiaro tentativo di colpire la rappresentanza sindacale, di intimidire chi si espone per difendere i diritti collettivi e di trasmettere un messaggio preoccupante: chi si iscrive al sindacato, chi alza la testa, rischia il posto. Una logica inaccettabile, che riporta alla memoria i periodi peggiori delle relazioni con il sindacato, in cui la presenza delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro veniva vista come un ostacolo da rimuovere. Alla luce di quanto accaduto, - aggiungono da Filcams Cgil in una nota - l’assemblea dei lavoratori ha assunto le seguenti decisioni: richiesta formale di ritiro immediato del licenziamento e riassunzione della lavoratrice; riapertura urgente di un tavolo di confronto, a partire dall’organizzazione delle casse, con il coinvolgimento delle strutture nazionali; proclamazione dello stato di agitazione e blocco degli straordinari e delle ore supplementari per l’intero mese di agosto, da considerarsi a tutti gli effetti come sciopero. Non possiamo permettere che il sindacato venga messo alla porta. I diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non sono negoziabili".
Le reazioni di Giani, Spinelli e Nardini
"Nel cuore della Toscana, terra di diritti e di lavoro dignitoso – prosegue Giani - non possiamo assistere in silenzio a decisioni che rischiano di minare la funzione stessa della rappresentanza sindacale e di alimentare un clima punitivo nei luoghi di lavoro. La tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, la trasparenza nelle relazioni industriali e il rispetto dei principi di proporzionalità e di giustizia devono restare valori imprescindibili, soprattutto in grandi realtà aziendali dove l’organizzazione interna ha un impatto diretto sulla vita quotidiana di molte persone. Come presidente della Regione Toscana, esprimo la mia vicinanza alla lavoratrice colpita dal provvedimento e invito l’azienda ad avviare un confronto serio con le rappresentanze sindacali, affinché si faccia piena chiarezza su quanto accaduto e si ricostruisca un clima lavorativo improntato al rispetto reciproco e alla collaborazione".
"Esprimo la mia piena solidarietà alla lavoratrice licenziata dall’Autogrill Chianti e alle compagne e ai compagni del sindacato. Siamo di fronte ad una vicenda che desta forte preoccupazione sia per la lavoratrice stessa che perde il lavoro che per il ruolo sindacale da lei ricoperto – dice l’assessora al lavoro e alle pari opportunità Alessandra Nardini - Come Regione Toscana ribadiamo il valore imprescindibile di un corretto rapporto tra azienda e organizzazioni sindacali, la necessità di non scaricare problemi di natura organizzativa sulle spalle di lavoratrici e lavoratori, e di rispettare la dignità di ogni persona nel luogo di lavoro. Un corretto clima aziendale non si ristabilisce certo senza confronto e ricorrendo sempre più spesso a provvedimenti disciplinari e atteggiamenti punitivi".
"Quello che è accaduto alla lavoratrice dell’Autogrill Chianti - dice l’assessora al sociale Serena Spinelli - è un segnale grave che va oltre il singolo episodio: ci parla di un clima lavorativo deteriorato, in cui la fragilità di strumenti organizzativi viene scaricata sulle spalle delle persone, spesso donne, che già portano il peso di condizioni lavorative complesse. Voglio esprimere vicinanza e sostegno alla dipendente coinvolta, che è anche una rappresentante sindacale e una figura di riferimento per tante colleghe e colleghi. Il rispetto della persona e dei diritti sul lavoro deve rimanere al centro delle scelte aziendali".
Sindaco Pignotti: "Solidarietà alla delegata sindacale. Seguiamo da vicino la vertenza"
"Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e quella dell’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli alla delegata sindacale licenziata all’Autogrill Chianti, nel nostro territorio" dichiara in una nota il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti. "Un provvedimento che, da quanto apprendiamo, appare sproporzionato e preoccupa perché colpisce una nostra concittadina che non è solo una storica dipendente dell’azienda ma anche una delegata sindacale Filcams Cgil, attiva da sempre nella difesa dei diritti dei lavoratori. Da parte nostra, seguiremo da vicino l’evolversi della vertenza".
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