Torrente Massellone diventa 'Torrente Chianti'. Empoli in Azione: “Ennesima prova di politica populista”

Luca Ferrara

Sanità, trasporti, sicurezza: il partito condanna la Regione, che dovrebbe concentrarsi sui problemi reali e non sui simboli


Empoli in Azione, pur avendo in una fase iniziale sostenuto la candidatura di Eugenio Giani alla Presidenza della Regione Toscana in accordo con la Segreteria Regionale del nostro Partito, condanna con fermezza l’ennesima prova di politica populista dopo quella dell'assurdo accordo con il Movimento 5 Stelle e la stretta di mano con Paola Taverna: la scelta di cambiare il nome del Torrente Massellone in “Torrente Chianti”.

Un’operazione di facciata che stride clamorosamente con la gravità del momento storico in cui viviamo. In questo frangente in cui il mondo è attraversato da tensioni drammatiche e la Toscana avrebbe bisogno di istituzioni solide e concentrate sui problemi reali, si è pensato bene di perdere tempo e risorse in un atto puramente simbolico, utile solo a qualche titolo di giornale e a un po’ di propaganda territoriale.

La Toscana non ha bisogno di trovate folkloristiche o di marketing politico: ha bisogno di buona politica. Ha bisogno di risposte concrete su sanità, oggi alle prese con liste di attesa infinite e personale allo stremo. Ha bisogno di investimenti su trasporti pubblici che funzionino davvero, non di treni e autobus in ritardo cronico. Ha bisogno di una strategia seria per contrastare lo spopolamento delle aree interne, dove interi paesi stanno morendo nel silenzio delle istituzioni. Ha bisogno di sostegno alle imprese e ai lavoratori, colpiti dall’inflazione e dalla difficoltà di competere nei mercati globali. Ha bisogno di politiche giovanili e di un piano abitativo che permetta ai ragazzi di restare in Toscana senza dover scappare altrove per costruirsi un futuro, ed inoltre ha bisogno di sicurezza, la quale non si realizza con l'assurda idea della Polizia regionale ma con politiche abitative per poliziotti, carabinieri finanzieri di nuova assegnazione che appena possono fuggono dalle nostre città verso lidi meno costosi.

Questa è la realtà che vivono i cittadini, non la finta priorità del rinominare un torrente. Davanti a tutto ciò, Empoli in Azione non può che denunciare la deriva populista di chi preferisce inseguire i simboli anziché affrontare i problemi.

La nostra Regione merita serietà, competenza e visione, non trovate propagandistiche buone solo a distrarre l’opinione pubblica. È tempo che la politica torni a occuparsi dei bisogni veri delle persone, invece di vendere slogan.

Luca Ferrara, Segretario Azione Empoli
Andrea Marretti, Segretario Azione Montelupo

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