Toscana Rossa annuncia il ricorso al Tar dopo l'esclusione dal Consiglio regionale toscano, confermata dalla proclamazione ufficiale degli eletti. A renderlo noto è Antonella Bundu, candidata presidente della coalizione di sinistra, che sui social ha contestato l’esito e la legge elettorale regionale.
«Non saremo in Consiglio, faremo ricorso. Questa legge elettorale va cambiata», ha dichiarato Bundu, sottolineando come «72.320 persone resteranno senza voce in Consiglio, mentre chi ha preso meno di noi ci siederà». La candidata ha ricordato i dati del voto: 4,51% alla lista Toscana Rossa e 5,2% alla propria candidatura.
«Come Sinistra siamo abituati a lottare per ogni diritto – ha scritto – per far sentire la nostra voce e per essere rappresentati. La nostra voce non entra in Consiglio oggi, ma sarà fuori nelle strade, nei quartieri, nelle lotte quotidiane. 72.320 volte grazie».
La coalizione punta dunque a ribaltare l’esclusione nelle sedi giudiziarie, riaprendo il dibattito sulle soglie e i meccanismi della legge elettorale regionale
Giani: "Il ricorso di Toscana Rossa non blocca l’avvio del Consiglio regionale"
Secondo il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’eventuale ricorso annunciato da Antonella Bundu (Toscana Rossa), esclusa dal nuovo Consiglio regionale, non interferirà con l’avvio delle attività dell’assemblea.
“Non c'è nessun motivo per sospendere l’iter, legittimato dall’atto della Corte d’Appello”, ha affermato Giani in conferenza stampa. “La situazione di possibili ricorsi, del resto frequenti, non inficia il percorso che ci siamo dati”.
Il governatore ha spiegato che un’eventuale sospensiva del Tar verrebbe naturalmente rispettata, ma ha sottolineato come al momento non ci siano elementi per ritenerla necessaria. “La sospensiva si basa sul fumus boni iuris, ovvero il rischio di danni. In questo caso non lo vedo. Al contrario, sospendere i lavori significherebbe impedire l’approvazione del bilancio, con un grave danno per il funzionamento dell’organo democratico”.
Giani ha quindi confermato il regolare proseguimento delle procedure per l’insediamento del nuovo Consiglio regionale toscano.
Fonte: Regione Toscana
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