Alluvione, il punto con la cittadinanza: i lavori fatti, quelli in programma e la situazione ristori

La frazione di Ponzano (Empoli) durante l'alluvione del 14 marzo 2025

Dalla pulizia dei campi all’ampliamento del reticolo idraulico, fino ai fondi per i cittadini alluvionati: tutti gli aggiornamenti dall’assemblea pubblica di Ponzano


Argini, caditoie, pulizia dei campi e ristori: questi i temi principali della serata, intensa e molto partecipata, che si è svolta ieri, 21 novembre, nella palestra della scuola elementare 'Colombo' della frazione empolese di Ponzano. Circa duecento persone hanno preso parte all’assemblea pubblica convocata dall’amministrazione comunale per fare il punto sul post-alluvione dello scorso marzo. Tra "tombini asfaltati" e istrici sugli argini, la serata ha alternato momenti di confronto diretto, in un continuo ‘botta e risposta’ tra cittadini, istituzioni e esperti, ricca di domande, preoccupazioni e anche critiche.

Accanto al sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, presenti i tecnici comunali e i rappresentanti degli enti coinvolti nella gestione del rischio idraulico: gli ingegneri Roberta Scardigli e Alessandro Annunziati, il comandante della Polizia Municipale Massimiliano Mengoni, la responsabile del settore Ambiente Daniela Miccolis, i tecnici del Consorzio di Bonifica e di Acque SpA.

Argini, reticolo idraulico: gli interventi urgenti e quelli in programma

L’ingegner Scardigli ha introdotto il tema degli interventi sul torrente Orme, parlando del 'maxi-progetto' sull’argine: "Il Consorzio di Bonifica sta già realizzando l’ingrosso arginale. Ci attaccheremo a quel progetto e lo completeremo. Il progetto esecutivo è pronto, la Conferenza dei Servizi è stata aperta e sono in corso le procedure di occupazione e di esproprio necessari per la realizzazione di questo progetto. Il cronoprogramma prevede che l’intervento vada in gara tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, con l’apertura del cantiere entro la primavera 2026". Questo intervento sarà il primo dei due principali, il secondo riguarderà la realizzazione di casse di espansione: "La prima parte è già in fase di progettazione. È un intervento che va a consolidare gli argini. Questi interventi uniti vanno a ridurre sensibilmente il rischio idraulico del torrente Orme." La durata stimata dei lavori è di circa due anni.

Il Consorzio di Bonifica ha specificato che i lavori finora realizzati hanno riguardato via dei Cappuccini, con la ricostruzione e il rinforzo dell’argine. "Nell’estate, tra giugno e luglio, dopo aver approvato le perizie giustificative delle somme urgenze - spiegano - ne abbiamo attivate due: una sul Rio di via dei Cappuccini per 280 mila euro e una da 480 mila euro sull’Orme - abbiamo anticipato i fondi tramite il bilancio per permettere i lavori e poi gli espropri".

Sul Rio dei Cappuccini, il tracciato dell’argine è stato spostato verso la campagna per aumentare la capacità idraulica, portata da 3 a 13 metri quadrati. Sull’Orme, invece, sono state ultimate le opere di consolidamento dal Sottopoggio fino al punto della rotta, con la creazione di una nuova scogliera e l’ampliamento della sezione anche grazie agli espropri dietro l’ex carcere.

Sull'abbassamento del rischio idrogeologico, che interessa ancora oggi via dei Cappuccini, il sindaco ha precisato: "Nel nuovo Piano Strutturale si vede che c'è un rischio idraulico nell'area del Rio dei Cappuccini. L'eliminazione è prevista con la realizzazione della cassa nella zona del cimitero. Finché non c'è la cassa, su quell'area (da via dell'Olivo fino a via dei Cappuccini) il rischio rimane. Al 30 aprile 2025, abbiamo presentato i documenti per il canale di finanziamento regionale dei DODS (Documenti Operativi per la Difesa del Suolo), a cui abbiamo partecipato con una serie di progetti per progettare la cassa davanti al cimitero comunale di Sant'Andrea per abbassare il rischio idrogeologico sul Rio dei Cappuccini, e la progettazione delle opere di pompaggio fisso in Arno. Ricordo che il pompaggio lo abbiamo fatto anche in situazione di emergenza con installazioni temporanee".

Casse d'espansione a Martignana e via delle Coltelline

Un altro intervento fondamentale riguarda la realizzazione delle casse di espansione nelle zone di Martignana e via delle Coltelline. "Il progetto prevede di controllare il transito di amplificare e controllare il transito dell'onda di piena- spiega Annunziati -. La strada esistente verrà rialzata e funzionerà da argine. Al di sotto, invece,  verrà installato un sistema di bocche tarate che controllerà il deflusso dell’acqua". Queste strutture saranno in grado di contenere grandi volumi d’acqua, assorbendo le piene del torrente Orme. L'intervento avrà un costo complessivo di 10,7 milioni di euro, e la procedura per l’autorizzazione ambientale si concluderà entro il 12 dicembre: se i tempi saranno rispettati, la gara d’appalto potrebbe partire già nel 2026.

Il caso curioso della 'rete anti-istrice'

Durante una precedente riunione era stata ipotizzata l’installazione di una 'rete anti-istrici', per allontanare dagli argini gli animali che vi avevano scavato le tane. Alla domanda di un cittadino sullo stato dei lavori, il Consorzio ha risposto: "Non sono state installate perché le risorse non ce lo hanno permesso. L’animale rimane comunque stanziato lì, anche proteggendo l’area". Ad ogni modo, è già in programma una campagna di cattura e spostamento degli istrici in zone più sicure e lontane dagli argini, con piano di cattura autorizzato dalla Regione e eseguito dalla Polizia Provinciale.

Terreni privati tra Ponzano e la Fi-Pi-Li: l’ordinanza urgente di pulitura

Sulla pulizia delle aree tra Fi-Pi-Li e Ponzano, "quasi tutte private salvo qualche area di competenza di Anas", precisa il Sindaco, la procedura di pulitura per le aree private è affidata al privato stesso tramite richiesta dall'ufficio ambiente e che "il Comune può intervenire su proprietà private solo in casi eccezionali". Vista la natura dell'emergenza, il 24 giugno fu avviato l'iter che ha portato all'ordinanza urgente di pulitura, emanata proprio perché la Protezione Civile ha certificato un rischio per la salute pubblica. La Polizia Municipale ha monitorato l’adempimento anche con l’ausilio di droni.

Da qui il caso emblematico: mentre la maggior parte dei proprietari, che ha ricevuto le istanze dall'ufficio ambiente di provvedere alla pulitura dei loro terreni, ha già provveduto alle opere richieste, restano invece da sistemare i terreni dell’Anas e del Demanio.

Tombini, caditoie e deflusso: il nodo che ha fatto discutere

Uno dei momenti più tesi della serata ha riguardato il funzionamento delle caditoie e delle fognature nei momenti più critici dell’alluvione. La domanda più frequente: "Perché ci sono state alcune zone di Ponzano più colpite rispetto ad altre?".

I tecnici di Acque SpA hanno spiegato che durante la piena l’acqua del Rio dei Cappuccini non riusciva a defluire verso l’Arno a causa della portata troppo elevata e della difficoltà dell’alveo a scaricare. In queste situazioni entra in funzione il piano di Protezione Civile, che prevede l’uso di pompe mobili o tubi di bypass per far superare l’argine all’acqua e convogliarla direttamente nel lago di collegamento. Il sistema era stato attivato e risultava pienamente funzionante.

Nonostante ciò, per un lungo periodo l’acqua è rimasta stagnante nella zona di Ponzano, vicino al bar Colombo, mentre in altre aree dello stesso quartiere questo problema non si è verificato. I tecnici hanno spiegato che la causa era la saturazione dei corsi d’acqua a valle: con l’Arno in piena, i rii pieni e il terreno completamente intriso, l’acqua pompata non trovava vie di fuga adeguate. Il livello ha iniziato a calare solo quando sono state aperte le cateratte e il deflusso complessivo del sistema ha ricominciato a funzionare.

Sulla contestazione del "perché i giardini non erano allagati mentre le stradi sottostanti sì", ha risposto il sindaco: "è un tema di pendenze: la zona centrale nell'abitato di Ponzano è più bassa rispetto al giardino, che infatti non si è allagato".

Contestata anche l'efficienza e la pulizia della rete fognaria, a detta di alcuni cittadini presenti "forse mai effettuata". I tecnici riferiscono che attualmente è in corso un’ispezione completa di tutte le condotte fognarie, utilizzando sia sonde sia, nei tratti più difficili, tubi endoscopici. Alcune condotte minori, come quelle in zona Rio dei Cappuccini e Ponzano, sono state temporaneamente utilizzate per facilitare il deflusso perché in quel momento erano le uniche a garantire uno scarico efficace. I tecnici hanno precisato che non si tratta di tubazioni di piccolo diametro, come qualcuno temeva, ma di linee abbastanza ampie da rendere improbabile un’ostruzione dovuta a materiali ingombranti.

Le ostruzioni riscontrate riguardano solo tratti limitati e non hanno avuto un ruolo determinante durante l’evento di novembre: "quando siamo andati a effettuare la pulizia - spiegano -, la prima cosa che abbiamo controllato è stato lo scorrimento dell'acqua, e abbiamo constatato che l'acqua scorreva". Le ostruzioni riguardano solo tratti limitati e non hanno inciso significativamente sull’alluvione del 2024. Il sistema fognario era lo stesso che aveva retto eventi analoghi nel 2021 e nel 2023, e la differenza nel 2024 è stata l’eccezionalità assoluta della piena.

Per quanto riguarda la manutenzione, Acque SpA ha illustrato le operazioni di verifica e pulizia delle condotte già effettuate negli ultimi mesi e quelle ancora in programma. Tra le strade già ispezionate: via Nobile, via del Giardino, via Fratelli Cervi, via Vespucci, via Cartesio, via Cavallotti, via Tozzetti, via Fermi, via da Verrazzano e vari tratti del Rio dei Cappuccini. In programma nelle prossime settimane: via Colombo, via Gioia, via Poggio Bracciolini e altri tratti che collegano Ponzano al Rio dei Cappuccini.

Alcune strade erano rimaste da ispezionare perché i tombini erano stati coperti durante l’ultima asfaltatura, situazione che aveva suscitato preoccupazioni tra i cittadini. I tecnici hanno chiarito che l’acqua non defluisce attraverso i tombini, ma tramite le caditoie, e che le operazioni di scoperchiatura dei tombini asfaltati sono iniziate e proseguiranno nelle prossime settimane, permettendo l’ispezione completa delle fogne. Gli stessi cittadini avevano segnalato la situazione, ma i tecnici hanno ribadito che non ha avuto alcun ruolo negli allagamenti di marzo. L’obiettivo è completare la mappatura e la pulizia dell’intero reticolo fognario entro poche settimane.

Ristori: 575 domande, fondi in arrivo e due canali di accesso

La parte finale dell’assemblea è stata dedicata ai ristori, con l’intervento dell’ingegner Alessandro Annunziati, che ha illustrato l’iter in corso: "Come Protezione Civile dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa stiamo facendo il supporto nell’istruttoria delle richieste di ristoro. Nella prima parte dell’estate, grazie ai punti facile, i privati e le imprese hanno presentato le domande".

Annunziati ha poi ricordato che la Regione Toscana, con la delibera 1451 del 29 settembre 2025, ha assegnato al Comune di Empoli 1.403.860,03 euro, destinati al contributo straordinario di 3mila euro per i cittadini alluvionati. Le pratiche sono 575, di cui 225 già verificate. L’obiettivo è completare tutte le istruttorie entro il 31 dicembre 2025.

"Contiamo nelle prossime due settimane di completare tutte le istruttorie. A chi ha ricevuto la telefonata per completare le domande, rispondete velocemente e preparate la documentazione: fotografie, preventivi, fatture e quant'altro", ha sottolineato.

Oltre ai ristori regionali, esiste il canale nazionale che richiede la presentazione di preventivi e fatture per quantificare i danni reali da inserire poi nel bilancio dello Stato. Il Comune ha messo a disposizione anche un indirizzo mail (postemergenza@comune.empoli.fi.it) dedicato per informazioni sullo stato delle domande.

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