Rivoluzione per Pagnana: i reflui civili dell'Empolese saranno trattati a Cuoiodepur a San Miniato

Parte l’opera da 27 milioni per la nuova condotta fognaria: 26 km tra Pagnana e San Miniato, con consegna lavori a novembre 2025 e fine prevista per la fine del 2027


Se non è una rivoluzione, poco ci manca. Parte un intervento importante di Acque Spa, pronto a cambiare il servizio idrico nell'Empolese Valdelsa, toccando la Zona del Cuoio. Si parla di fognatura e depurazione, in particolare di una nuova condotta fognaria tra il depuratore di Pagnana - alla periferia ovest di Empoli - e il Cuoiodepur di San Miniato, che si trova nella frazione di Ponte a Egola, a due passi dall'Arno.

L'opera vale ventisette milioni di euro e consta di ventisei chilometri di condotta. Porta alla dismissione dell'impianto empolese, prossimo al limite di capacità di trattamento: i reflui civili dell'area urbana empolese saranno dunque trattati in provincia di Pisa, a San Miniato.

Un intervento che guarda al futuro e, di fatto, 'entra' nel futuro perché supera la frammentazione del sistema attuale e fa prendere ancor più corpo all''Accordo del Cuoio' da oltre duecento milioni di euro, il quale si riprometteva di riorganizzare il sistema depurativo e quello fognario del territorio gestito da Acque. Si va oltre gli impianti un po' vetusti o di piccole-medie dimensioni.

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Le dichiarazioni dei protagonisti

È un passaggio concreto per un sistema di depurazione moderno e sostenibile. "Per Empoli e nello specifico per Pagnana sarà un impianto che migliorerà la qualità della vita della frazione. Siamo contenti e orgogliosi del progetto" ha specificato Laura Mannucci, assessora alla transizione ecologica a Empoli. Le ha fatto eco Simone Giglioli, sindaco sanminiatese: "Quando si parla di transizione ecologica e economia circolare, questo progetto lo descrive molto bene. Da oggi entriamo in una nuova fase e dobbiamo esserne tutti orgogliosi".

L'obiettivo del progetto è quello, spiegato dagli organizzatori, di "efficientare ulteriormente il trattamento e la raccolta dei reflui" ma anche di "adempiere alle normative in materia e rispondere alle sfide del cambiamento climatico" oltre a "impiegare le migliori tecniche per rispettare gli standard di qualità e minimizzare l'impatto sul territorio".

Simone Millozzi, presidente di Acque, ha aggiunto: "Dietro a quello che presentiamo oggi c'è stato un lavoro importante di anni e anni che porterà a una riorganizzazione complessiva nell'Empolese, nel Basso Valdarno e nella Valdinievole. Dobbiamo sottolineare non solo lo sforzo di programmazione, ma un investimento che non si percepisce spesso pubblicamente, ovverosia il 'secondo tempo' del servizio idrico, ovvero quando si parla di fognatura e depurazione. Sono due aspetti che incrociano diversi ambiti e portano il territorio a essere più competitivo".

Andrea Guastamacchia, ad di Acque, ha sottolineato: "È un esempio di collaborazione, è una visione di lungo tempo. Realizzare questo accordo in Italia non è per nulla semplice, è uno sforzo comune che ha una visione economico-produttiva e di sostenibilità".
Così Alessandro Mazzei, presidente dell'Autorità Idrica Toscana: "Porta benefici sia al servizio idrico integrato sia al mondo dell'imprenditoria conciaria. Diamo al nostro territorio una garanzia e una sicurezza di depurazione che attualmente non c'è".

La condotta nel dettaglio e i tempi

La condotta si svilupperà in un territorio compreso tra l'Arno a nord e la ferrovia a sud. Permetterà di spostare il depurato da Pagnana con condotte da 420 litri al secondo per arrivare garantire il riuso delle acque. Questo porterà a "ridurre i costi operativi" e a "maggiore stabilità nei processi di trattamento" come spiegato dall'ingegner Roberto Cecchini.

A Pagnana sarà realizzata una stazione di sollevamento. Saranno costruire due condotte in parallelo per uno sviluppo complessivo di ventisei chilometri. Verranno usate delle tecnologie che hanno la caratteristica di trivellare il terreno e "permettere un minor impatto su aree pubbliche e private".

I reflui civili che arrivano oggi a Pagnana saranno spinti verso Cuoiodepur grazie proprio alla nuova centrale di sollevamento. Da lì partiranno le due condotte da tredici chilometri l'una. I reflui civili avranno una linea propria, senza ingressi o confluenze da altre fognature, passeranno direttamente da un impianto all'altro. La doppia corsia consente maggiori garanzie nella gestione della depurazione, anche in caso di interventi di manutenzione.

A novembre 2025 è stata fatta la consegna dei lavori ufficiale, in questi giorni si stanno facendo dei saggi archeologici. La fine dei lavori è prevista per la fine del 2027. Porterà al "miglioramento della qualità degli scarichi, l'impianto è tecnologicamente più avanzato di quello che è ora a Pagnana". Viene inoltre ridotta al minimo la movimentazione di terra.


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