Consiglio comunale a Siena, Whirpool protagonista. La Lega vuole uscire dallo Sprar

Si è tenuto oggi, martedì 11 settembre, il Consiglio comunale a Siena e sono stati toccati temi molto importanti. Di seguito vi proponiamo le varie interrogazioni e le diverse tematiche. Si parte con la costituzione di nove commissioni consiliari.

Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha deliberato, in base alle norme dello Statuto e del Regolamento per il Consiglio comunale, la costituzione di nove commissioni consiliari.

Di seguito le composizioni, tutte di sette consiglieri, di cui quattro di maggioranza, tranne la commissione Servizi Sanitari e Sociali che, dopo un emendamento presentato da Fabio Massimo Castellani (Voltiamo Pagina) a nome dei gruppi di maggioranza e approvato dall’aula, è composta da nove membri di cui cinque di maggioranza.

“Programmazione, bilancio e affari generali”: Massimo Bianchini (Lega), Fabio Massimo Castellani (Voltiamo Pagina), Orazio Peluso (Forza Italia), Mauro Marzucchi (Siena Aperta), Luca Micheli (PD), Alessandro Masi (PD), Pierluigi Piccini (Per Siena).

“Cultura e Scuola”: Eleonora Raito (Lega), Fabio Massimo Castellani (Voltiamo Pagina), Maria Concetta Raponi (FdI), Lorenzo Lorè (Forza Italia), Bruno Valentini (Partito Democratico), Massimo Mazzini (Per Siena), Pierluigi Piccini (Per Siena).

“Servizi Sanitari e Sociali”: Anna Masignani (Lega), Barbara Magi (Voltiamo Pagina), Alessandra Bagnoli (FdI), Laura Sabatini (Gruppo Misto), Davide Ciacci (Nero su Bianco), Alessandro Masi (PD), Massimo Mazzini (Per Siena), Bruno Valentini (PD), Pierluigi Piccini (Per Siena).

“Assetto del Territorio”: Andrea Piazzesi (Lega), Tommaso Bartalini (Voltiamo Pagina), Maurizio Forzoni (FdI), Lorenzo Lorè (Forza Italia), Luca Micheli (PD), Giulia Periccioli (PD), Pierluigi Piccini (Per Siena).

“Sport”: Davide Dore (Lega), Federico Minghi (Voltiamo Pagina), Bernardo Maggiorelli (Forza Italia), Pietro Staderini (Sena Civitas–MCS/SPQS), Luca Micheli (PD), Giulia Periccioli (PD), Massimo Mazzini (Per Siena).

“Decentramento politico-amministrativo”: Paolo Salvini (Lega), Federico Minghi (Voltiamo Pagina), Bernardo Maggiorelli (Forza Italia), Orazio Peluso (Forza Italia) Claudio Cerretani (In Campo), Vanni Griccioli (Per Siena), Alessandro Masi (PD).

“Statuto e Regolamenti”: Francesco Mastromartino (Lega), Tommaso Bartalini (Voltiamo Pagina), Maurizio Forzoni (Fdi), Laura Sabatini (Gruppo Misto), Claudio Cerretani (In Campo), Pierluigi Piccini (Per Siena), Alessandro Masi (PD).

“Pari opportunità, diversità e diritti umani”: Massimo Bianchini (Lega), Barbara Magi (Voltiamo Pagina), Maria Concetta Raponi (FdI), Pietro Staderini (Sena Civitas–MCS/SPQS), Giulia Periccioli (PD), Claudio Cerretani (In Campo), Massimo Mazzini (Per Siena).

“Garanzia e controllo politico-amministrativo”: Davide Dore (Lega), Alessandra Bagnoli (FdI), Orazio Peluso (Forza Italia), Pietro Staderini (Sena Civitas–MCS/SPQS), Giulia Periccioli (PD), Claudio Cerretani (In Campo), Vanni Griccioli (Per Siena).

Giunta e Cardin, parla Cerretani

Questa mattina in Consiglio Comunale Claudio Cerretani (In Campo) ha puntato l’attenzione sui metodi di selezione della Giunta e sulle dimissioni dell’assessora al Decoro Urbano Nicoletta Cardin.

Il consigliere sottolineando come <<il sindaco nel corso della campagna elettorale abbia affermato che la Giunta sarebbe stata selezionata ascoltando il parere dei cittadini e formata secondo criteri di merito e trasparenza>>, ha rimarcato che <<la stessa comprende assessori che non hanno riconosciuti legami con Siena e né possiedono, per quanto almeno desumibile dai curriculum, competenze da giustificarne la nomina>>. Ha inoltre ricordato che <<poco dopo la comunicazione della composizione della Giunta, successivamente al recepimento di una lettera anonima, sono state rese note le dimissioni dell’assessora Nicoletta Cardin>>.

Cerretani ha chiesto al sindaco quanto siano stati utili gli incontri con i cittadini organizzati dallo stesso gli scorsi 4 e 5 luglio; se siano stati verbalizzati gli interventi dei partecipanti e le loro proposte; i criteri utilizzati per la formazione della Giunta; le motivazioni delle dimissioni dell’assessora Cardin e il contenuto della lettera anonima ricevuta dal primo cittadino.

Nella risposta il sindaco Luigi De Mossi ha ricordato di aver <<fatto il 4 e 5 luglio tre incontri, uno a San Miniato, uno a Palazzo Patrizi e uno a Isola d’Arbia in cui chiedere non, ovviamente, i nominativi degli assessori, ma semplicemente delle indicazioni generali su come dovesse essere composta la Giunta. Gli incontri si sono risolti in maniera più o meno puntuale con la richiesta di interventi sulle necessità e urgenze di quei territori e non è mai emerso un nominativo che poi sia stato disatteso da parte del sindaco>>. <<Mi sembra – ha proseguito - che sia un passaggio assolutamente corretto ascoltare i cittadini e poi prendere una decisione e un'assunzione di responsabilità, come mi sono assunto, ad esempio, per la scelta dell’assessora Nicoletta Cardin che poi ha deciso, in totale autonomia e per ragioni personali, di dimettersi>>. Il sindaco ha poi sottolineato che <<la qualità della Giunta si misurerà su quanto fatto e il giudizio sarà vostro, certamente, ma anche degli elettori quando arriveremo alla fine di questo mandato. E’ quello il momento in cui mi direte tutti, consiglieri di minoranza, gli stessi consiglieri di maggioranza, ma soprattutto i cittadini, se le scelte che ho fatto sono state corrette e sono state efficaci per rilanciare questa città>>.

Nella replica Cerretani ha ribadito che <<su figure e competenze di questa giunta restano degli interrogativi>> ma <<spero che verranno fuori dal lavoro dell’amministrazione a cui comunque auguro buon lavoro perché al servizio di tutta la città e di tutti i cittadini>>.

Lega: "Siena fuori dallo Sprar"

La mozione depositata da Paolo Benini (Lega) sull’uscita del Comune di Siena dal Sistema di protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, è stata al centro dell’interrogazione presentata oggi in Consiglio Comunale da Claudio Cerretani (In Campo).

<<Nel territorio comunale – ha ricordato il consigliere - dove al momento non esistono strutture SPRAR, circa 80 richiedenti protezione internazionale, in attesa di definizione del proprio status giuridico, sono ospitati in strutture gestite da soggetti del Terzo Settore>>.

Cerretani ritenendo <<inammissibile e illegittimo il contenuto della mozione di Benini, nella parte in cui chiede di non intraprendere ed eventualmente cessare ogni forma di collaborazione tra il Comune e tutte quelle associazioni e cooperative che operano nel settore dell’accoglienza dei migranti>> chiede al sindaco se <<concorda sulle grossolane contraddizioni contenute nella mozione>>, quale sia <<l’impegno della Giunta per implementare il sistema SPRAR>> e <<di respingere qualsiasi tentativo di discriminare le associazioni che operano con i migranti>>.

All’interrogazione ha risposto l’assessora ai Servizi Sociali Francesca Appolloni che, oltre a ricordare le norme che regolano l’accoglienza dei migranti e fotografare la situazione sul territorio comunale, ha spiegato che <<appare non eludibile passare al progetto SPRAR tanto che anche l’Assemblea dei soci della Società della Salute ha votato all’unanimità di aderirvi. Conseguenza di tale deliberazione è stata la formulazione di un’apposita manifestazione di interesse per l’individuazione, attraverso lo strumento della co-progettazione, di soggetti attuatori del Terzo Settore per l’organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza per un massimo di 12 minori e 24 adulti>>.

Nella replica Cerretani si è detto <<soddisfatto delle parole dell’assessore Appolloni>> ma <<attendo di vedere quale sarà lo sviluppo della mozione presentata dal consigliere Benini>>.

Lo Sprar viene tirato fuori anche da Staderini e Sabatini

Il Sistema di protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati è stata al centro di un’interrogazione presentata oggi in Consiglio Comunale da Pietro Staderini (Sena Civitas–Mcs/Spqs) e Laura Sabatini (Gruppo Misto). Nell’intervento Staderini ha ricordato <<il protocollo d’intesa 2018 tra la Prefettura di Siena e i comuni della provincia, fra cui quello di Siena con approvazione dell’ex sindaco Bruno Valentini che, anche valorizzando le attuali strutture Cas, i Centri di accoglienza straordinaria, intende dare corso al riallineamento ai parametri del piano delle presenze>>. Da qui la richiesta di conoscere quale sia per Siena, in termini numerici, il rapporto tra abitanti e numero di persone accolte, nonché un ragguaglio sugli altri parametri di riferimento; una descrizione del progetto Sprar da attuarsi nel Comune di Siena; quanti richiedenti protezione internazionale sono o verranno accolti; quale è l’impegno economico sia per l’amministrazione comunale che per lo Stato e quali sono i soggetti partner della nostra Amministrazione o attuatori dei progetti Sprar.

All’interrogazione ha risposto l’assessora ai Servizi Sociali Francesca Appolloni ricordando che <<il Comune di Siena ospita, attualmente, nei Cas 80 richiedenti asilo>> e che il progetto Sprar si sostanzierà attraverso <<servizi di assistenza integrata, servizi di integrazione, quali la formazione, corsi di lingua italiana, assistenza sanitaria e psicologica, tutela legale, mediazione linguistico-culturale con la facilitazione di percorsi di inserimento lavorativo>>. Il progetto prevede inoltre <<un’accoglienza massima di 12 minori e 24 adulti>>, ha aggiunto Appolloni, specificando anche i costi di tale intervento che <<ammontano, complessivamente, per i tre anni di progetto a 998.640 euro calcolato su 24 adulti con un costo presunto giornaliero 38 euro, e a 985.500 calcolato per 12 minori con un costo presunto giornaliero di 75 euro, per un totale complessivo di 1.984.140 euro>>. <<Su tale cifra triennale – ha proseguito l’assessora – c’è un cofinanziamento obbligatorio pari al 5 per cento, ovvero 99.2017 euro, che dovrà essere sostenuto in parti uguali dalla Società della Salute e dal soggetto attuatore, per un importo triennale di circa 50mila euro a carico di ognuno>>. Infine Appolloni ha chiarito che <<all’apposita manifestazione di interesse per l’organizzazione e la gestione dei servizi di accoglienza ha partecipato un unico soggetto in RTI (raggruppamento temporaneo di impresa) composto da Co&So e Oxfam Italia Intercultura>>.

Nella replica Staderini si è detto <<soddisfatto della risposta>> poiché <<lo scopo dell’interrogazione era quello di fare chiarezza e avere consapevolezza del progetto Sprar>> sottolineando come <<i progetti SPRAR vanno oltre il semplice vitto e alloggio, ma tendono a dare un minimo di dignità ai richiedenti asilo e rifugiati>>.

Valentini e Cerretani a proposito di Whirpool

La grave situazione che sta interessando lo stabilimento Whirlpool di Siena è stata portata nuovamente all’attenzione del Consiglio comunale da Bruno Valentini (PD) e Claudio Cerretani (In Campo).

Valentini ha ricordato come sia stato disatteso il piano industriale 2015/18 sottoscritto con la multinazionale americana presso la Presidenza del Consiglio il 2 luglio 2015, determinando così il permanere di un esubero negli stabilimenti italiani di circa 800 addetti, e la necessità di ricorrere agli ammortizzatori sociali oltre la scadenza del 31 dicembre 2018. Il consigliere informando l’assemblea della lettera da lui inviata lo scorso 7 giugno al Ministro del Lavoro Di Maio con la quale chiedeva la proroga degli ammortizzatori, e l’impegno del Governo a farsi promotore presso l’azienda Whirlpool per la presentazione di un nuovo piano industriale in grado di assorbire i 143 esuberi dichiarati (su un totale di 420 dipendenti), ha chiesto al sindaco di <<attivarsi con forza affinché la proroga sia concessa>>. Ha inoltre chiesto se <<in occasione dello scorso Palio, il primo cittadino si sia rapportato, con i ministri e il vice-premier presente, per rivendicare che la dignità dei lavoratori Whirlpool venga salvaguardata evitando licenziamenti di massa>>. Dopodiché lo ha <<invitato ad affiancare i sindacati dell’azienda, in stretta collaborazione con la Regione, affinché si possa riaprire un Tavolo di trattativa per quella implementazione di prodotti che sembra, al momento, l’unico sbocco possibile per difendere e rilanciare la fabbrica senese>>.

<<Questo problema non si scopre oggi ma si tratta di una problematica annosa che questa amministrazione ha ereditato>>, ha esordito il sindaco Luigi De Mossi nella risposta, e, rivolgendosi al consigliere Valentini, gli ha ricordato che <<ha partecipato a una grande iniziativa dell'azienda Whirpool qualche mese fa, quando era ancora sindaco, insieme al Governatore della Toscana Enrico Rossi per inaugurare la nuova linea produttiva Iconic Fridge KitchenAid che purtroppo non ha corrisposto alle tanto sbandierate aspettative di aumento del numero dei pezzi e di futuri posti di lavoro>>. <<Per quel che riguarda l’attività fatta da quest’Amministrazione, sapete che con la Lega, insieme al consigliere regionale Casucci e al senatore Vescovi, abbiamo avuto un incontro lo scorso 20 luglio insieme a tutte le sigle sindacali, e presto verrà a Siena il Sottosegretario del Ministero del Lavoro Claudio Durigon insieme al senatore Claudio Borghi per incontrare i lavoratori e i sindacati>>. Il sindaco ha poi sottolineato che <<a differenza dell'interrogante, che ha solo partecipato a tagli di nastro, io ho invitato al Palio autorevoli membri del Consiglio dei ministri, tra cui il vicepremier Salvini – e per questo sono anche stato criticato e dovrei io chiedervi il perché - proprio per discutere delle situazioni più urgenti che riguardano la nostra città, tra queste appunto il caso della Whirpool>>. De Mossi ha poi annunciato che esiste <<un problema di piano strategico e occupazionale da parte dell’azienda e su questo faremo le sollecitazioni del caso perché è assolutamente necessario salvaguardare l’occupazione, e quest’Amministrazione ha tutta l’intenzione di fare ogni battaglia possibile per la tutela dei lavoratori>>. In conclusione De Mossi si è nuovamente rivolto a Valentini: <<Non so a quale fine lei si è occupato di quale tipo di lavoro e dove lavorassero i parenti di alcune persone che fanno parte del mio staff; spero si sia informato per motivi occupazionali e non per altri scopi>>.

<<Sono insoddisfatto della risposta perché 450 dipendenti non sanno ad oggi quale sarà il loro futuro>>, ha replicato Valentini, ricordando che <<la multinazionale ha ottenuto risorse importanti, anche pubbliche, presentando poi limitati piani di sviluppo che prevedono l’occupazione di pochi addetti. Eppure lo stabilimento senese è un piccolo gioiello sotto il profilo dell’efficienza che consentirebbe di produrre ben altri fatturati>>. Il consigliere ha poi aggiunto che <<i lavoratori non sanno come camperanno dal 1° gennaio 2019 e dunque invito il sindaco e la giunta a rimboccarsi le maniche visto che avete omogeneità con il governo e con la maggioranza in Parlamento, da cui dipende la proroga degli ammortizzatori sociali>>

Valentini e la sanatoria sulle difformità edilizie

Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sindaco Luigi De Mossi e dall’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti in merito a una possibile sanatoria sulle micro difformità in ambito edilizio sono state al centro dell’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale da Bruno Valentini (PD), il quale ha premesso che <<già oggi, senza la necessità di adottare alcun regolamento da parte del Comune, la normativa nazionale e regionale consentono di poter sanare gli interventi realizzati senza permesso o in difformità, purché siano conformi alla legge>>.

<<Vorrei capire – ha detto, il consigliere - se la sanatoria è riferita alle possibilità già oggi esistenti e consentite dalla normativa o se si tratta di una nuova iniziativa. Annunciare una simile intenzione ha spinto molti cittadini e professionisti a rivolgersi agli uffici comunali per informarsi sulla possibilità di legittimare irregolarità edilizie e urbanistiche e potrebbe incentivare comportamenti “disinvolti” in questo delicato settore>>. Da quanto ha affermato Valentini << il Comune dovrebbe condividere prima possibile con la Sovrintendenza l’eventuale percorso di una nuova sanatoria>>. <<Invito inoltre la Giunta – ha concluso - a esaminare l’ampia documentazione già prodotta dagli uffici comunali e dai professionisti incaricati relativamente al nuovo Piano Operativo e all’adeguamento del Piano Strutturale, per concludere la revisione della normativa comunale già iniziata nello scorso mandato amministrativo>>.

L’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti ha replicato che <<quanto annunciato dai quotidiani si è concretizzato in un primo incontro nel mese di luglio con gli ordini professionali dei Geometri, Ingegneri, Architetti, Periti Industriali e Associazione costruttori edili>>. <<L’obiettivo - ha proseguito - è stilare una casistica, introducendo un meccanismo risolutivo per le lievi difformità edilizie, definendo un’univoca prassi applicativa. Successivamente verrà stilato l’elenco per poi ricomprenderlo nel Piano Operativo, per quanto possibile. Per questo motivo sarà previsto un potenziamento dell’ufficio di edilizia privata, sia in termini di accesso agli atti sia in termini di riduzione della tempistica>>.

<<Riteniamo - ha precisato Michelotti – che questa iniziativa rappresenti la base per risolvere i nodi dell’edilizia privata. L’interesse dei cittadini e le richieste di informazioni menzionate da Valentini sono un dato positivo; l’Amministrazione è al servizio dei cittadini ed è chiamata a risolvere i problemi e non a crearne o frapporre ostacoli e impedimenti. Con questo approccio intendiamo mettere a sistema una vasta casistica per dare certezze agli operatori e snellire l’iter burocratico, sempre nel rispetto delle leggi. Il dialogo con la Sovrintendenza è già stato avviato e un primo incontro si è tenuto lo scorso 7 settembre>>.

Michelotti ha concluso affermando che <<l’invito che Valentini rivolge alla Giunta nell’ultima parte della sua interrogazione riguarda un tema complesso sul quale non accetto alcun tipo di lezione, suggerimento o invito. Chi ha tenuto ferma la città per due anni facendo scadere il Regolamento urbanistico, non essendo stato capace di dotare la città di uno nuovo, non è legittimato ad avanzare alcun tipo di invito>>.

Nella replica Valentini si è detto <<molto soddisfatto dalle parole che ho sentito perché abbiamo assistito a una totale marcia indietro rispetto alle parole pronunciate alla stampa. Non si parla più, infatti, di sanatoria bensì di formazione, protocollo, univoca prassi amministrativa>>. Ha anche aggiunto che <<mi fa piacere che la giunta si sia presa in carico l’aggiornamento del piano operativo, noi avevamo programmato di adottarlo entro l’anno, mi auguro che questi tempi saranno rispettati>>.

Periferie, non accolta la mozione PD

Durante la seduta consiliare odierna non è stata accolta la mozione presentata dai consiglieri del gruppo PD Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli e Bruno Valentini sul blocco dei fondi per le periferie deciso nel Decreto Milleproroghe.

Il consigliere Masi facendo riferimento al <<programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, contenuto nella legge di stabilità 2016>> ha rimarcato come <<per Siena era prevista l’assegnazione di circa 11 milioni di euro, importanti per la riqualificazione urbana e sociale della città>>. <<Ma nel decreto milleproroghe – ha proseguito Masi – è prevista la sospensione per due anni delle convenzioni, già sottoscritte, sugli interventi del Bando, o almeno per quelli finanziati con fondi CIPE>>.

Sottolineando la necessità e l’urgenza per la programmazione degli interventi da parte dell’Ente, nella mozione si chiedeva l’impegno del sindaco e della Giunta a <<chiarire se i fondi assegnati al Comune possano essere interessati dalla sospensione, e insistere con il Governo e il Parlamento per difendere le risorse già assegnate al territorio senese>>.

Dai banchi della maggioranza è intervenuto Maurizio Forzoni (FdI), spiegando <<di apprezzare lo spirito patriottico della mozione>> ma definendola <<pleonastica visto che sindaco e giunta si sono già attivati con il governo centrale e continueranno a farlo>>.

Si parla anche di Palio

L’applicazione del Regolamento del Palio e la giustizia paliesca sono state oggetto dell’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale da Luca Micheli (PD).

Il consigliere ha ricordato le competenze del sindaco e dell’amministrazione sulle punizioni ai fantini e alle Contrade, e ha sottolineato come <<la delega al Palio sia stata conferita, in base alle informazioni a disposizione, a una personalità che non sembra avere approfondita conoscenza della complessità della Festa>>. E come <<la riaffermazione dell’autogoverno della Festa, passa dal recupero dell’autorevolezza del Comune quanto a terzietà, equità, certezza e severità delle penalità>>. Il consigliere Micheli ha domandato, quindi al Sindaco se <<intende confermare la prassi per la quale le penalità saranno comminate al termine della stagione paliesca o dopo ciascuna Carriera; se ha condiviso con il Magistrato delle Contrade la nomina dei Deputati della Festa scelti dalle designazioni di Contrade partecipanti al Palio dell’Assunta, invece che da quelle non partecipanti; se affiderà a una Commissione Consiliare la revisione del Regolamento del Palio per raccogliere osservazioni e proposte emerse dal dibattito consiliare e dalle Contrade>>. Inoltre Micheli ha richiesto di informare l’assemblea se il Sindaco intenda mantenere o intraprendere la rappresentanza in giudizio di soggetti diversi dal Comune per fatti o controversie inerenti il Palio.

Il sindaco De Mossi nella risposta ha ricordato che <<l'articolo 7 del Regolamento prevede la sovrintendenza alla direzione dei Palii, sia ordinari sia straordinari, esclusivamente all'Amministrazione comunale, come previsto peraltro anche nell'articolo 98>>. Per quanto riguarda la nomina dei deputati della festa <<il Magistrato delle Contrade presenta al Comune una segnalazione non vincolante di almeno sei nominativi>> tra cui decidere e già in passato <<era stata adottata la procedura di scegliere i Deputati della Festa appartenenti a Contrade rivali per una funzione ben precisa, quella di un'assunzione di responsabilità>> da parte delle Consorelle che <<devono avere la capacità di indicare figure in grado di andare oltre le singole appartenenze e riuscire a essere terze>>. Il sindaco ha poi sottolineato come <<il Palio di agosto abbia dimostrato, pur in presenza di quattro rivali sul campo, che l'indirizzo preso dall'Amministrazione ha provocato un ordine e una più celere uscita dai canapi delle contrade, dimostrando, almeno in questa occasione, l’efficacia delle scelte>>. De Mossi ha infine posto l’accento su un’eventuale revisione del Regolamento del Palio e sul fatto che <<se sarà necessario, formeremo le Commissioni e attenzioneremo tutti i soggetti che, per regolamento, sono deputati a questo>>.

Nella replica Micheli si è detto <<non soddisfatto>> poiché <<l’interrogazione non voleva mettere in dubbio i poteri in mano al sindaco, ma valorizzare momenti di condivisione con il mondo delle Contrades>>. <<In ogni caso – ha aggiunto il consigliere – mi auguro per il futuro una maggiore concertazione e collaborazione con le Contrade e il Magistrato affinché eventuali modifiche al Regolamento siano discusse e non imposte, magari anche in un’auspicata commissione consiliare dedicata>>.

Interrogazione di Micheli sulla Aru di Valli

L’istituzione di parcheggi a pagamento all’interno della futura Aru di Valli è stata oggetto di un’interrogazione di Luca Micheli (PD) nel consiglio comunale odierno. Il consigliere, oltre a ricordare che <<ad oggi l’Area a particolare rilevanza urbanistica (ARU) nei quartieri periferici è suddivisa in 12 sottozone>> di cui per cinque aree si è proceduto alla relativa attuazione, ha sottolineato che <<nel tempo i residenti della zona di Valli si sono espressi in modo favorevole all’istituzione della Aru sia negli incontri pubblici con l’amministrazione sia mediante consultazione popolare effettuata lo scorso febbraio>> e che quindi ad aprile 2018, attraverso una delibera di giunta, è stato ritenuto opportuno <<procedere all’istituzione di aree interne destinate alla sosta a pagamento >>. Micheli ha aggiunto che successivamente <<numerosi residenti di via Piccolomini dal numero civico 112 al 164 hanno richiesto l’ampliamento della Aru dal civico 164 al 175>>, una richiesta che l’amministrazione comunale ha accolto in una delibera di giunta del maggio 2018 <<in quanto permette di contenere il possibile disagio manifestato dai cittadini e al contempo completa la gestione della sosta nel tratto stradale interessato, ampliando il perimetro dell’Aru>>. Il consigliere ha dunque sottolineato che <<ad oggi non si hanno notizie circa le modalità e i tempi di attuazione>> delle due delibere e dunque ha interrogato la giunta per conoscere <<quali azioni intende intraprendere e con quali tempistica per procedere all’istituzione di aree destinate alla sosta a pagamento interne all’Aru di Valli>>.

Nella risposta il vicesindaco Andrea Corsi ha sottolineato che <<come già evidenziato nella stampa cittadina, l’istituzione dell’Aru 9 in Valli deve essere temporaneamente sospesa>> definendo le Aree a rilevanza urbanistica <<un’idea vecchia, del 2006, che in 12 anni non si è riusciti a rendere operativa ma è rimasta un’attuazione a macchia di leopardo che non aiuta a risolvere i problemi>>. Il vicesindaco ha poi annunciato che <<la nuova amministrazione intende valutare il progetto di realizzazione dell’Aru nell’ambito di una visione di insieme che tenga conto delle esigenze dei diversi soggetti interessati alla viabilità e di quale sia l’impatto della sua costituzione nelle zone limitrofe e nell’accessibilità al centro storico. Questo alla luce del fatto che, istituire l’Aru senza una visione generale non farebbe altro che spostare e aggravare il problema della sosta su altre aree>>. Corsi ha inoltre spiegato che <<a breve sarà preso in esame il Piano urbano della mobilità sostenibile, affidato dalla precedente giunta a una ditta di Perugia, e questo strumento potrà evidenziare se la realizzazione dell’Aru nella zona di Valli si pone in modo da contemperare le diverse necessità>>. <<La ricerca dell’equilibrio tra domanda di mobilità e di sosta – ha proseguito -, qualità della vita e protezione ambientale ci ha già fatto individuare alcune aree vicine dove realizzare parcheggi scambiatori in grado di assorbire la domanda di sosta nella zona e permettere una migliore convivenza tra chi risiede a ridosso delle mura e chi invece vive, lavora e studia nel centro storico>>. In conclusione il vicesindaco ha spiegato come <<rispetto a una semplice delibera di istituzione di una Aru, l’idea è quella di una visione più generale sulla mobilità e la sosta che richiederà maggiore tempo ma che permetterà un’accessibilità più sostenibile e l’individuazione di soluzioni che garantiscano alternative a chi possa essere penalizzato dalle Aru e chi abita a ridosso del centro storico e deve avere pieno diritto a potersi muovere con il mezzo privato>>.

Nella replica Micheli si è detto <<parzialmente soddisfatto>> per la risposta in cui <<è mancata, però, l’indicazione di tempi certi per mettere in atto le azioni per la mobilità>>. <<In attesa che termini la fase di studio – ha proseguito – suggerisco una serie di azioni per agevolare la mobilità: ad esempio, in via Piccolomini, e in prossimità delle attività

commerciali, si potrebbero prevedere dei parcheggi orari, di massimo tre ore, per evitare che i posti auto diventino un posteggio lunga sosta per chi abita nel centro storico; realizzare un attraversamento pedonale rialzato e illuminato in prossimità del circolo di Valli per ridurre la velocità dei veicoli e garantire la sicurezza per i cittadini; infine, istituire una pulizia delle strade a giorni alterni sui due lati delle carreggiate delle vie Piccolomini, Tolomei e Folcacchieri così da evitare la sosta di lunghissimo periodo e garantire una migliore qualità del servizio>>.

Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa



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