Microbirrifici, tasse ridotte del 40%: gioisce il M5S

Birra doppio malto

Dal Ministero dell’Economia e delle Finanze giunge la tanto attesa conferma della firma del decreto ministeriale che prevede la riduzione di accisa pari al 40% per i piccoli birrifici indipendenti con produzione annua inferiore ai 10.000 hl e delle modifiche alla metodologia di accertamento utile al pagamento dell’accisa stessa. Una misura che interessa i quasi 100 microbirrifici presenti in Toscana e che si va a sommare all’ulteriore riduzione a 2,99 euro dell’accisa per ettolitro e per grado-Plato inserita con l’ultima Legge di Bilancio.

“Un risultato importante a coronamento di una battaglia iniziata con l’ingresso in Parlamento del Movimento 5 Stelle e che ora, finalmente, diventa realtà – commenta la deputata toscana Chiara Gagnarli, Capogruppo M5S della Commissione Agricoltura della Camera – Vedere i risultati del lavoro e dell’impegno di anni per sostenere il settore della birra artigianale mi spinge ad andare avanti. Siamo soddisfatti, ma c’è ancora spazio per migliorare, per ottenere altri risultati utili alla crescita del settore”.

Secondo i dati 2016 dell’Agenzia dei 775 produttori ben 744 rientrano nella prima fascia di produzione fino a 5.000 hl/anno, mentre gli altri sono sotto i 20mila e solo una decina va oltre i 200mila ettolitri, che è anche il limite massimo di produzione per poter definire la propria birra “artigianale”.

“Questi numeri confermano come, per poter sostenere in maniera decisa e consistente il giovane e variegato mondo della birra in Italia – prosegue Chiara Gagnarli (M5S) – sia necessaria una riduzione delle accise che interessi le fasce di produzione più basse, con il maggior numero di birrifici che andranno così davvero a beneficiare del risparmio annuo che ne conseguirà. Dopo anni di misure contraddittorie che non portavano benefici ai bilanci dei piccoli birrifici artigianali italiani – conclude la parlamentare 5 Stelle – abbiamo dato un segnale netto di favore per queste produzioni che valorizzano le specialità italiane e i diversi territori”.

Sulle accise interviene anche Irene Galletti consigliera regionale M5S, vicepresidente della Seconda Commissione Sviluppo economico e rurale. “Grazie all'impegno di Chiara Gagnarli arriva a compimento quello che è il primo vero aiuto e sostegno alla realtà dell'eccellenza della birra italiana e dei microbirrifici nello specifico. A Chiara Gagnarli va riconosciuto il merito di aver seguito la materia prima dai banchi dell'opposizione e poi come componente della maggioranza interloquendo, in questi anni, con tutti i portatori di interesse, facendo proprie le istanze che poi ha portato in Parlamento”.

“La componente fiscale – prosegue Galletti - è solo il primo passaggio di quello che può essere il lavoro da fare. Grazie infatti al risparmio sulle accise i microbirrifici avranno a disposizione più soldi per poter investire per la crescita dell'azienda, per lo sviluppo, le attrezzature e il personale. Il passaggio immediatamente successivo e che meriterà un lavoro approfondito così come è stato fatto finora, sia a livello nazionale, sia regionale, è quello di lavorare a una filiera completa e di qualità delle materie prime della birra italiana e alla loro trasformazione sempre in Italia. Dall'orzo utilizzato, al luppolo che ha conosciuto una attenzione particolare grazie a un progetto sviluppato in questi anni dal Crea e di tutte le altre componenti. Siamo solo all'inizio di un percorso importante che può essere affrontato”, conclude Galletti.

Fonte: Ufficio stampa

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