Tramvia Firenze, 282 milioni di euro in più per i lavori. Ignoti i tempi di consegna

La messa in esercizio della tramvia slitta. Non sembrerebbe una novità. Continui rinvii dei cantieri, opere di bonifica da sostanze inquinanti, scavi a rilento, autorizzazioni tardive, ritrovamenti di reperti archeologici in via di Novoli e in zona Stazione, spostano di almeno 4 mesi la messa in opera delle due nuove linee che arriveranno dall'aeroporto di Peretola alla Stazione di Santa Maria Novella e dall'Ospedale di Careggi alla stazione.

L'ultimazione della sede tramviaria era stata fissata nel cronoprogramma dagli accordi tra Palazzo Vecchio e Tram Spa al 28 febbraio 2018, con una messa in funzione da giugno 2018, termine ultimo siglato dal primo cittadino Dario Nardella e dall'assessore Stefano Giorgetti con Tram Spa lo scorso 29 dicembre 2017.

Dopo l'allarme lanciato da Repubblica ieri, 4 febbraio, sembra che le prime corse della Linea 2 ci saranno ad agosto, mentre per la Linea 3 bisognerebbe aspettare novembre.

Ma non è tutto qui. Al danno si aggiunge la beffa.  Tram Spa lo scorso 29 dicembre ha presentato una domanda di arbitrato in Comune in cui chiede per i progetti modificati in corso d’opera, per le bonifiche, autorizzazioni tardive, ben 282 milioni di euro aggiuntivi. Ora il carteggio è nelle mani dell'avvocatura di Palazzo Vecchio e domani, 6 febbraio, è previsto un incontro al vertice tra il primo cittadino e Tram Spa per chiarire la posizione delle ditte, i tempi e i costi aggiuntivi.



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