Almalaurea, i dati 2018 alla Sant'Anna di Pisa

Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea presenta il XX Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale al Convegno “Mutamenti strutturali, laureati e posti di lavoro”, presso l’Università di Torino, lunedì 11 giugno 2018.

Le Indagini hanno coinvolto i laureati di 74 università delle 75 ad oggi aderenti al Consorzio. Il Rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati ha analizzato le performance formative di oltre 276 mila laureati nel 2017: in particolare, 157 mila laureati di primo livello, 81 mila laureati nei percorsi magistrali biennali e 36 mila laureati a ciclo unico; il Rapporto di AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale ha analizzato oltre 630 mila laureati di primo e secondo livello nel 2016, 2014 e 2012 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEGLI ALLIEVI ORDINARI DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA

L’Indagine sulla Condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 121 Allievi dei corsi ordinari della Scuola Superiore Sant’Anna. I dati si concentrano sull’analisi delle performance degli Allievi, laureati dei corsi di secondo livello presso le Università di Pisa, di Firenze e di Trento, usciti nel 2016 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati usciti nel 2012 e intervistati dopo cinque anni.

 

LAVORO, I LAUREATI DEI CORSI DI SECONDO LIVELLO A UNO E CINQUE ANNI DAL TITOLO

Gli allievi ordinari laureati di secondo livello del 2016 contattati dopo un anno dal titolo sono 37, quelli del 2012 contattati a cinque anni sono 37. 

A un anno

Tra i laureati di secondo livello del 2016 intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione (si considerano occupati quanti sono impegnati in un’attività retribuita, di lavoro o di formazione) è pari all’82,1%. Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari al 4,2%.

Il 10,0% prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 90,0% ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo.

Il 40,0% degli occupati può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato mentre il 20,0% su un lavoro non standard (in particolare su un contratto alle dipendenze a tempo determinato). Il 10,0% svolge un’attività autonoma (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.).

Il lavoro part-time coinvolge il 10,0% degli occupati. La retribuzione è in media di 2.083 euro mensili netti.

Il 70,0% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi della Scuola Superiore.

ETÀ, REGOLARITÀ E VOTO DI LAUREA: LA RIUSCITA NEGLI STUDI UNIVERSITARI

L’età media alla laurea è 23,5 anni per il complesso dei laureati, nello specifico di 22,3 anni per i laureati di corsi ordinari di primo livello, 24,4 per i corsi ordinari a ciclo unico e di 24,4 anni per i corsi ordinari di secondo livello.

Il 79,6% dei laureati termina l’università in corso: in particolare è l’82,6% tra i corsi ordinari di primo livello, il 92,9 tra i corsi ordinari a ciclo unico e il 64,7% tra i corsi ordinari di secondo livello.

Il voto medio di laurea è 112,8 su 110: 112,9 per i laureati corsi ordinari di primo livello, 113,0 per i corsi ordinari a ciclo unico e 112,6 per i corsi ordinari di secondo livello. Si ricorda che per il calcolo delle medie il voto di 110 e lode è stato posto uguale a 113.

TIROCINI CURRICULARI, STUDIO ALL’ESTERO E LAVORO DURANTE GLI STUDI

Il 34,6% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: è il 27,3% tra i laureati dei corsi ordinari di primo livello, il 28,6% tra i corsi ordinari a ciclo unico e il 50,0% tra i corsi ordinari di secondo livello.

Ha compiuto un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) il 32,7% dei laureati: il 22,7% per i corsi ordinari di primo livello, il 42,9 per i corsi ordinari a ciclo unico e il 37,5% per corsi ordinari di secondo livello.

Il 5,8% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 9,1% tra i laureati dei corsi ordinari di primo livello, il 7,1% per i corsi ordinari a ciclo unico e nessuno tra i corsi ordinari di secondo livello.

LA SODDISFAZIONE PER L’ESPERIENZA PRESSO LA SCUOLA SUPERIORE

Per analizzare la soddisfazione per l’esperienza presso la Scuola Superiore si è scelto di prendere in considerazione l’opinione espressa dal complesso dei laureati in merito ad alcuni aspetti.

Il 90,0% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, il 92,0% dei laureati considera le aule adeguate. Più in generale, il 92,0% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.

E quanti si iscriverebbero di nuovo al corso della Scuola Superiore Sant’Anna? L’88,0% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo, mentre il 12,0% si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso.

A cinque anni

Il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello del 2012, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, è pari all’82,1%. Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari allo 0,0%.

Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 61,1%, mentre gli occupati che svolgono un lavoro non standard sono il 22,2%. Svolge un lavoro autonomo il 5,6%.

Nessuno lavora part-timeLe retribuzioni arrivano in media a 2.719 euro mensili netti. Il 61,1% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite presso la Scuola Superiore.

Ma dove vanno a lavorare? Il 61,1% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 38,9% nel pubblico. L’ambito dei servizi assorbe il 77,8%, mentre l’industria accoglie il 22,2% degli occupati.

IL PROFILO DEGLI ALLIEVI ORDINARI DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA

Nel XX Rapporto sono stati  coinvolti 54 Allievi dei Corsi Ordinari della Scuola Superiore Sant’Anna che nel 2017 si sono laureati presso l’Università di Pisa, dii Firenze e di Trento. Si tratta di 23 laureati in corsi ordinari di primo livello, 14 in corsi ordinari a ciclo unico e 17 laureati in corsi ordinari di secondo livello.

CITTADINANZA, PROVENIENZA E BACKGROUND FORMATIVO

La quota di laureati di cittadinanza estera è assente.

Il 63% dei laureati proviene da fuori regione; in particolare è il 43,5% tra i corsi ordinari di primo livello, il 92,9% tra i corsi ordinari a ciclo unico e il 64,7% tra i corsi ordinari di secondo livello.

È in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 98,1% dei laureati: è il 100,0% tra i corsi ordinari di primo livello e tra i corsi ordinari a ciclo unico e il 94,1% tra i corsi ordinari di secondo livello. Nessuno possiede un diploma tecnico.

Fonte: Ufficio Stampa



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