Defr 2019, pari opportunità: i suggerimenti della commissione


Parere favorevole a maggioranza in commissione regionale  pari opportunità, guidata da Rosanna Pugnalini, sul Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2019.  Spiega Pugnalini: “Gli ambiti della nostra competenza sono ampi ma riferiti alle sole politiche di genere, quindi la nostra non è una valutazione politica sul Defr complessivamente”.  “Prima di ogni suggerimento - continua però la presidente  ­- bisogna affermare la difficoltà di leggere il Defr e i bilanci che non sono costruiti con un’ottica di genere”.

Nell’attesa dell’auspicata risposta dello Stato alle rivendicazioni delle Regioni, prevista nell’aggiornamento a settembre e nella prossima legge di bilancio dello Stato, il Defr 2019 sconta un volume ridotto delle risorse disponibili rispetto al 2018 di circa 265 milioni di euro.

Sul tavolo, frutto del lavoro degli uffici, c’è la lettura del Documento nella sua parte descrittiva. La commissione discute e formula ‘suggerimenti’ che riguardano progetti che non sono finanziati nell’attuale Defr 2019 ma che, aggiunge Pugnalini,  “nella programmazione finanziaria ci potrebbero stare”.

Così, per contrastare la violenza di genere e lo sfruttamento della prostituzione, si invocano specifici percorsi formativi per il reinserimento lavorativo, mentre a proposito di percorsi scolastici si chiede l’attivazione di attività per “la presa di coscienza e conoscenza dei diritti delle donne straniere, tutela della loro salute, dignità e autonomia”.

Quando si parla di progetti nell’ambito di grandi infrastrutture regionali e nazionali, di accessibilità e mobilità, emergono dal dibattito i casi delle capotreno che chiedono sicurezza sui convogli regionali nella fascia notturna e non solo. Si citano gli esempi di donne che, venendo dalle periferie e lavorando nei servizi e nelle cooperative, di fronte ai tagli dei trasporti si trovano senza possibilità di andare a lavoro nei giorni festivi e prefestivi.  La commissione fa suoi i richiami, invoca “attenzione” specifica, pone la necessità di dare attuazione al bilancio di genere.

Tra i suggerimenti della Pari opportunità regionale c’è anche quello che riguarda il “Pronto badante”: definito “fondamentale per il sostegno alle donne che lavorano”, il progetto, rileva la commissione, “non è puntualmente finanziato”.

Tra i punti sollevati anche l’opportunità di far ripartire il Centro di coordinamento regionale della salute e della medicina di genere, e prevedere come “prioritarie” le azioni preventive per il contrasto alla violenza di genere.

L’ultimo suggerimento è riferito all’accoglienza e all’integrazione dei cittadini stranieri: sarebbero opportuni  interventi di sostegno, cura e insegnamento della lingua italiana a donne straniere con minori.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale



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