La nave contro la pesca illegale torna a Livorno dopo due mesi in Sicilia

Impegnata per circa due mesi in attività di vigilanza pesca e soccorso ai migranti in tutto il mar Tirreno e nei Canali di Sicilia e Sardegna nel più ampio scenario delle attività di controllo coordinate dall’Unione Europea, ha fatto rientro stamattina a Livorno la Nave CP 409 “Giulio Ingianni” della Guardia Costiera.

La nave, lunga 35 metri, con un equipaggio di 15 militari tra Sottufficiali e Graduati, al Comando del 1° Maresciallo Mosti, si è spinta fino alle acque a sud di Pantelleria allo scopo di controllare i motopesca che effettuano l’attività in maniera illecita ed in violazione della normativa nazionale e comunitaria.

Decine i controlli che hanno portato al sequestro di diversi chilometri di reti illegali (le famigerate “spadare”) ed a sanzioni amministrative per un ammontare di quindicimila euro. Il pescato ancora vivo, tra cui pregiate aragoste, è stato restituito al mare.

Nell’ambito delle attività di soccorso, significativa è stata un’operazione di assistenza ad un barcone con 17 migranti a bordo a 70 miglia al largo di Cagliari. Gli uomini e donne a bordo della fatiscente unità, stremati e disidratati dai molti giorni trascorsi in mare, sono stati sbarcati nel porto di Sant’Antioco in Sardegna per essere trasferiti nel più vicino centro di accoglienza.

Continua intensamente intanto l’attività operativa della Guardia costiera di Livorno. Nella tarda serata di ieri, sono stati soccorsi due passeggeri americani colti da malore mentre erano in crociera sulla “Norvegian Epic”, partita due ore e mezza prima dal porto e diretta a Cannes.

Le operazioni di trasbordo delle due persone, dalla nave alla motovedetta CP 867, sono avvenute non senza difficoltà, a causa delle condizioni fisiche dei due malati, uno dei quali era su una sedia a rotelle. Mezz’ora dopo la mezzanotte, la motovedetta è rientrata in porto, presso la banchina della Capitaneria di porto in Darsena Vecchia, dove ad attendere i due passeggeri erano pronte le autoambulanze del servizio 118 per il loro trasporto all’ospedale di Livorno.

Fonte: Capitaneria di porto - Guardia costiera



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