Autista del bus insulta 16enne dello Sri lanka: "Puzzi di morto"

"Puzzi di morto". Sarebbero state queste le parole che un'autista di un pullman avrebbe rivolto ad un ragazzo di 16 anni dello Sri Lanka, ma nato e cresciuto a Lucca. La vicenda, dai contorni ancora poco chiari, è stata riportata dal quotidiano Il Tirreno che parla di sfondo razzista dietro le offese ricevute.

L'episodio è avvenuto intorno alle 10 di martedì. Secondo il racconto del giovane l'autista della Ctt Toscana Nord prima avrebbe detto al ragazzo di stare in piedi perchè non c'erano posti a sedere. Poi quando il giovane ha trovato un sedile libero, lo avrebbe apostrofato pesantemente: "Ma da dove vieni dal cimitero?".

Gli altri viaggiatori non sono intervenuti e il ragazzo è sceso senza strascichi. Nel pomeriggio il padre del 16enne ha segnalato l'episodio agli uffici della regione che si occupano del trasporto scolastico per poi comunicare comunque al quotidiano che non ha intenzione di sporgere querela. La Ctt Toscana Nord, dal canto suo, ha annunciato che effettuerà le dovute verifiche interne.


I COMMENTI

Il M5S Toscana: “Atto inqualificabile. Subito provvedimenti”

“In caso di pieno riscontro dei fatti diffusi – commenta il consigliere regionale del M5S Gabriele Bianchi - ci troveremmo davanti a un atto inqualificabile. Ricordiamo che tutti i cittadini, così come sancito dalla nostra Costituzione, hanno pari dignità sociale e sono eguali. Chi paga il biglietto ha il diritto di essere trattato in modo idoneo. Punto. Nessuna attenuante è concessa. Sì, perché se è vero come è vero che le regole devono essere rispettate da tutti è altrettanto innegabile che certi episodi non sono tollerabili. Restiamo allo stesso tempo consapevoli del fatto che il personale delle aziende di trasporto pubblico è soggetto a pesanti carichi psicologici dovuti a una gestione del servizio a dir poco deficitaria. Cercheremo quindi di approfondire il meccanismo di lavoro tramite un’adeguata interrogazione in Consiglio regionale. Ma questo non va in alcun modo ad alleggerire la gravità della situazione.

Quel che fa male – prosegue Bianchi - è l’indifferenza che trasuda da questa vicenda: nessuno, almeno a leggere il racconto del ragazzo che avrebbe subìto il dileggio dell’autista, ha sentito la necessità di dire nulla. Neppure una parola. Siamo certi che gli organi preposti sapranno scandagliare a dovere tutti i risvolti di questa vicenda. In caso sia confermato il quadro chiediamo siano immediatamente adottati nei confronti dell’autista dei provvedimenti commisurati all’assoluta gravità di quel che è avvenuto, così come sarà necessario metter mano all’organizzazione del trasporto pubblico locale che vanta numerose lacune e difficoltà”.



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