Un viaggio nella memoria, gli studenti della 'Busoni' si mettono in gioco. Un saluto al professor Cecchi

“Un viaggio nella memoria”: l'evento che coinvolge gli studenti della 'Busoni' di Empoli si terrà sabato 9 febbraio dalle 17 alle 19. Nella parte finale, fanno sapere dall'istituto, verrà tributato un saluto al professor Antonio Cecchi, recentemente scomparso, che ha insegnato proprio alle Busoni negli ultimi anni. Ecco come viene presentato dalla scuola:

"I ragazzi sono sempre più attratti da un mondo ‘virtuale’ che se da un lato ha il potere di condizionarli, dall’altro li avvolge e li incanta. Le sfide lanciate sui social per vincere delle gare di immagini e dimostrare a se stessi di avercela fatta, costruiscono il loro mondo virtuale rischiando di non cogliere il reale e la sua vera Bellezza, che la Scuola cerca di offrire attraverso le diverse discipline. I docenti della ‘Busoni’ hanno pensato di coinvolgere il maggior numero di alunni possibili in una performance. Nasce così “Un viaggio nella memoria”! Con entusiasmo ed impegno i ragazzi hanno accolto questa ‘sfida reale” e da giorni, mettendo da parte i “like virtuali”, stanno lavorando per dare il meglio di sé in quei brevi ‘copioni’ assegnati, in quei passi di danza da imparare, in quella musica da ascoltare, in quelle letture da drammatizzare e in quei dipinti da osservare per poi riprodurre. Un percorso itinerante della durata di circa 15 minuti, che partirà dall’ingresso della scuola e trasformerà tutto il corridoio in un palcoscenico, fatto di emozioni e sensazioni. Un viaggio nella memoria che tocca percorsi importanti, mete raggiunte e frontiere a volte invisibili. Un tuffo nel passato, nell’altro, nell’oltre, come una sorta di analisi introspettiva dell’ Io. Questa performance viene dunque vissuta come un momento di riflessione: se riusciamo a comprendere e a capire il ‘mondo’ fragile e complesso dei nostri ragazzi, possiamo sperare di avvicinarli a tutto ciò che ha ‘memoria’, che ancora Vive, superando le barriere dello scorrere inesorabile del Tempo. Solo così la Scuola ha vinto la ‘sfida’, accogliendo tra i ‘banchi’ quella profonda Bellezza trasmessa dalla raffinatezza di un musicista, dalla stravaganza di un artista, dalla passionalità di uno scrittore, dalla bravura di un regista o di un attore! Il resto lo affidiamo a tutto ciò che accompagnerà la loro crescita. Vi aspettiamo sabato 9 febbraio!"



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