
E così, dopo esserci divertiti a fare il toto-assessori (chi scrive, ad onor del vero, senza troppa fortuna a parte le scontate conferme) è arrivato il nero su bianco per la nuova giunta Barnini, le sette persone che con lei governeranno la città nei prossimi cinque anni. In questa fase la valutazione non può che essere politica visto che sarà poi il tempo a giudicare il lavoro e, da questo punto di vista, la riconfermata sindaca è riuscita perfettamente a riportare nel governo cittadino quanto gli empolesi le hanno detto il 26 maggio sia dal punto di vista delle liste che da quello dei voti personali.
Iniziamo dal partito di maggioranza (ora) relativa, il Partito Democratico. Gli esponenti di via Fabiani, come giusto che sia, tengono i ruoli chiave di bilancio e partecipate (la stessa Barnini), urbanistica ed edilizia (Fabio Barsottini) e sociale (la new entry Valentina Torrini) oltre al ruolo di vice-sindaco affidato a Fabio Barsottini col quale la Barnini, oltre appunto a dare al Pd quello che è del Pd, indica col dito anche la strada al partito per quando lei sarà su altre platee. Se scontata era la conferma di Fabrizio Biuzzi, ora per lui si apre la prospettiva non solo di proseguire allo sport ma anche di dare seguito al lavoro fatto con le diverse realtà, dovendo seguire anche le associazioni e, più in generale, il - per fortuna - ricco mondo empolese del volontariato.
Ma, il segnale che l'elettorato ha lanciato alle urne a via Fabiani, è stato raccolto anche dal primo cittadino che ha aumentato la presenza della lista 'Questa è Empoli', passata da due a tre assessori. Attenzione, la decisione è corretta ma non scontata, perchè niente avrebbe impedito di tenere in primo piano ma più 'bassa' la vera vincitrice delle elezioni, mantenendola a due assessori come fino al 25 maggio. Così non è stato e questo è senza dubbio un atto di correttezza verso la volontà dei 3.391 empolesi che hanno barrato quel simbolo nel chiuso della cabina. Proprio qui sono state pescate due delle facce nuove, Adolfo 'foffo' Bellucci a cui sono state date deleghe perfette per la sua professione (lavora nei Consorzi) e Giulia Terreni che, oltre ad avere nel Dna familiare la cultura di cui si occuperà, potrà anche continuare a seguire le nostre tradizioni locali, su tutte il volo del ciuco della quale è stata regista in qualità di presidente della Compagnia di Sant'Andrea. Resta al commercio e si vede affidare la 'patata bollente' della Polizia Municipale e della sicurezza Antonio Ponzo Pellegrini, un modo col quale la Sindaca ha dimostrato di apprezzare il lavoro fatto nei cinque anni passati al commercio aumentando poi anche le sue responsabilità.
E siamo a Massimo Marconcini e qui il ragionamento necessita di una premessa politica. In campagna elettorale, nel suo commento su Facebook post-elezioni ed alla presentazione della Giunta ("fra cinque anni mi auguro di vedere il centro-sinistra unito" ha detto chiaramente), la Barnini ha continuato a lanciare messaggi precisi a quella sinistra verso la quale Haller ha provato - senza grande fortuna - ad essere il ponte. Una porta lasciata aperta sulla quale, appunto, si piazza l'ex vicesindaco dell'era Bugli con deleghe che proprio a quell'area guardano (ambiente, agricoltura, animali, territorio, politiche del lavoro). Sarà il tempo a dire se cambierà qualcosa o meno, ma da questo punto di vista la linea dell'unità a sinistra continua ad essere quella che lei ed il suo nuovo assessore percorreranno. Ognuno poi può valutare come crede il risultato elettorale della lista 'Radici e Futuro' ("al di là del risultato prettamente numerico, la sua nomina è anche per dare dignità al progetto" ha dichiarato la Barnini), ma la nomina di Marconcini, essendo stata l'unica annunciata, era quella più scontata, anche perchè serietà impone che la parola data venga poi rispettata come, appunto, accaduto. Restano ora aperte le importanti partite della nomina del presidente del Consiglio comunale e quella interna del capogruppo Pd, ma il grosso è fatto.
Dopo aver ricordato un paio di curiosità (Fabio Barsottini il vicesindaco più giovane di sempre con i suoi 26 anni e l'età media della Giunta poco superiore ai 41 anni) non resta che aspettare il lavoro, la vera cosa sulla quale la Giunta si misurerà ma, dal punto di vista politico, fare meglio sarebbe stato difficile. Al di là dei nomi, è la Giunta chiesta dalle urne e la Barnini, confermando ulteriormente il suo talento per la politica, ha raccolto puntualmente i messaggi dell'elettorato. L'augurio di buon lavoro è scontato e sincero. Se tutti, in Giunta, in Consiglio sia sui banchi di maggioranza che dell'opposizione, lavoreranno bene a guadagnarne sarà solo la nostra Empoli. In fondo l'unica cosa che conta.
Marco Mainardi
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