Gioco del Ponte, Tramontana e Mezzogiorno tornano a darsi battaglia

Ultimi preparativi per l’appuntamento più atteso del “Giugno Pisano” sabato 29 giugno con il Gioco del Ponte, la storica sfida tra le due Parti della città, Mezzogiorno e Tramontana.

Il Palio della Vittoria È stato presentato questa mattina in Comune il Palio della Vittoria che verrà assegnato alla Parte vincitrice. È dedicato ai 920 anni della Prima Crociata (1099 – 2019) e rappresenta due immagini, la prima, in alto, la conquista di Gerusalemme cui partecipò anche la Repubblica di Pisa, e la seconda, in basso, è la riproduzione di un’immagine del Gioco del Ponte del XVII secolo. In mezzo una pergamena con la dicitura “Gioco del Ponte 29 giugno 2020 s.p.”. Il Palio della Vittoria è stato realizzato da Lorenzo Davini che ha inserito in posizione centrale la pergamena come richiamo al momento dell’atto di sfida, da cui tutto il Gioco prende il via.

«Il Palio della Vittoria - ha detto l’assessore alle tradizioni storiche Filippo Bedini - rappresenta il simbolo del ruolo svolto dalla nostra Città, con il riferimento alla Prima Crociata che valorizza un momento centrale della nostra lunga storia». «L'auspicio – ha proseguito - è che il Gioco sia il più spettacolare possibile. In questi mesi ci sono state polemiche, come sempre accade e va anche bene così, poi però c’è un momento in cui bisogna andare oltre per il bene di Pisa. In questo momento, credo, siano tutti concentrati sul Gioco, Generali e Luogotenenti hanno fatto un ottimo lavoro e ci sono tutti i presupposti per vedere un bello spettacolo. Peraltro, il Consiglio degli Anziani già lavora per il prossimo anno, infatti è prevista una riunione il 3 luglio. Di fronte avremo un anno intero per lavorare bene e l’esperienza di questo anno, rispetto a una eredità che non ci ha lasciato niente né un disciplinare né una procedura, ce la siamo fatta e sarà preziosa per le prossime edizioni».

Il programma di sabato 29 giugno
Alle ore 11.00, sul Ponte di Mezzo collaudo del carrello, verifica dello scorrimento e consegna dei 132 braccialetti per i combattenti delle Parti di Mezzogiorno e Tramontana, alla presenza di Giudici, Luogotenenti e Osservatori delle Parti.
Alla ore 18.30 Uscita da palazzo Gambacorti del Consiglio degli Anziani che attraversa piazza XX Settembre e si attesta sulla Tribuna in Palazzo Pretorio.
Alle ore 18.45 Corteo dei Giudici, composto da 77 figuranti e 7 cavalli. Dopo la vestizione alle scuole Zerboglio, i Giudici arrivano in piazza XX Settembre passando da via San Martino. Da qui percorrono i Lungarni in ordine antiorario: lungarno Galilei, ponte della Fortezza, lungarno Mediceo, Pacinotti, ponte Solferino, lungarno Gambacorti.
Alle ore 19.00 partenza simultanea dei Cortei delle Parti di Tramontana e di Mezzogiorno, ognuna composta da 324 figuranti e 17 cavalli. La Parte di Mezzogiorno, dopo la vestizione alle scuole Zerboglio, si attesta in piazza XX Settembre. La parte di Tramontana, dopo la vestizione alle scuole Damiano Chiesa, si attesta in piazza Garibaldi, entrambe sfilano sui Lungarni in ordine antiorario.
Alle ore 20.15 conclusione dei Cortei. L’Anziano Rettore e il Consiglio degli Anziani si recano sul Ponte per la lettura della formula di consegna del “Ponte” ai Giudici. Segue la “chiamata a battaglia” e il lancio delle sfide.
L’ambasciatore di Tramontana lancia la sfida a Mezzogiorno (vincitrice dell’edizione 2018). Risponde l’ambasciatore di Mezzogiorno andando a Tramontana ad annunciare l’accettazione della sfida. A questo punto inizia il Gioco del Ponte.

Sul Ponte di Mezzo si svolgeranno sei combattimenti, oltre alla eventuale “bella” tra le nazionali delle rispettive Parti. Ad ogni combattimento alla Parte vincitrice del confronto precedente spetta scegliere per prima chi mandare sul carrello; per il primo scontro l’onore spetta a Mezzogiorno, essendosi aggiudicata l’edizione 2018. Alla fine dei combattimenti, l’Anziano Rettore e il Consiglio degli Anziani si recano sul Ponte scortati dai “picchieri” per la consegna del Palio della vittoria alla Parte vincitrice.

Misure per la sicurezza
Attese, come ogni anno, migliaia di persone sui Lungarni per assistere al corteo storico e al Gioco del Ponte. Per garantire la sicurezza, è stata emessa una ordinanza che a decorrere dalle ore 17.00 di sabato e fino alle ore 02.00 del 30 giugno vieta la vendita, anche per asporto, e la somministrazione di bevande in contenitori di vetro o latta. Le aree interessate sono i Lungarni compresi tra Ponte Solferino e Ponte della Fortezza, ivi compresi ponti intermedi; Ponte Solferino e Ponte della Fortezza; piazza Garibaldi, piazza Cairoli, piazza XX Settembre, piazza San Sepolcro; Borgo Stretto, Corso Italia. L’inosservanza è punita con una sanzione tra 100,00 e 300,00 euro.

L’Amministrazione Comunale, in accordo con il servizio 118, ha predisposto la presenza di presidi sanitari di emergenza con utilizzo di 2 mezzi di soccorso con medico a bordo nei pressi di Ponte di Mezzo, oltre a 4 ambulanze con personale di Croce Rossa Italiana, Misericordia, Pubblica Assistenza, Palp e un mezzo nautico dei Vigili del Fuoco. È prevista la presenza di 20 steward in ausilio delle forze dell’ordine che saranno impiegate presso la postazioni di chiusura dei Lungarni e nelle vicinanze del Ponte di Mezzo, per consentire una sicura fruizione della manifestazione.

Vendita biglietti
Per assistere al Gioco del Ponte sono ancora in vendita nell’atrio di Palazzo Gambacorti i biglietti per le tribune (10 euro, gratis per i minori di 14 anni per i quali è necessario esibire un documento di identità per il ritiro del biglietto e per l’entrata sulle tribune). Gli orari per l’acquisto dei biglietti sono: giovedì 27 e venerdì 28 dalle 10.00 alle 13.00 e sabato 29 dalle 09.00 alle 14.00.

Modifiche al traffico
Per permettere lo svolgimento della manifestazione, questi i provvedimenti di modifica al traffico veicolare:
- divieto di sosta con rimozione coatta dalle ore 14:00 del 29 alle ore 10:00 del 30 nelle Vie Lungarno Pacinotti, Lungarno Mediceo, Lungarno Fibonacci, Lungarno Galilei, Lungarno Gambacorti;
divieto di transito veicolare dalle ore 14:00 del 29 alle ore 02:00, del 30 nelle seguenti Vie: Lungarno Pacinotti, Lungarno Mediceo, Ponte della Fortezza lato Ovest, Lungarno Galilei, Lungarno Gambacorti;
- divieto di transito veicolare a partire dalle ore 17:30 del 29/06/2019 fino al termine del corteo storico nelle seguenti Vie: Lungarno Pacinotti (tratto da S. Maria a Ponte Solferino, Lungarno Fibonacci, Ponte della Fortezza (entrambe le corsie), Ponte Solferino;
- divieto di transito veicolare e pedonale, ad eccezione dei figuranti del Gioco del Ponte, Forze dell’ordine e autorizzati, dalle ore 17:30 del 29 al termine della manifestazione nelle seguenti Vie e Piazze: Ponte di Mezzo, Piazza Garibaldi, Piazza del Pozzetto, Via Rigattieri, Borgo stretto (tratto compreso da Piazza Garibaldi a Via delle Colonne loggiati compresi), Piazza XX Settembre, Via degli Uffizi, Logge di Banchi e Via Banchi.
- (Durante questa fase tutti gli accessi ricadenti nelle suddette strade saranno presidiati e chiusi al traffico veicolare; Via Palestro, inversione del senso unico nel tratto Via Cavour Via Verdi; Obbligo di svolta in Via Trento per i veicoli in uscita da Via S. Maria)
- Il traffico veicolare verrà aperto al termine del corteo storico nelle seguenti Vie: Ponte Solferino, Lungarno Pacinotti tratto della corsia Nord da Via S. Maria a Ponte Solferino in uscita, Lungarno Mediceo tratto da Piazza Mazzini in uscita verso Lung. Buozzi, Ponte della Fortezza corsia est, Lungarno Fibonacci.


Pisa si prepara all’appuntamento più atteso con la tradizione, il Gioco del Ponte. Sabato 29 giugno, infatti, la parte nord (Parte di Tramontana) con quella sud (Parte di Mezzogiorno) si sfideranno sul Ponte di mezzo, il ponte centrale che unisce la città attraversata dal fiume Arno. Prima della “battaglia” sfila il fastoso corteo storico sui Lungarni cittadini.

Nella disputa 12 Magistrature (quartieri) riunite nelle Parti di Tramontana (Santa Maria, San Francesco, San Michele, Mattaccini, Calci, Satiri) e Mezzogiorno (Sant’Antonio, San Martino, San Marco, Leoni, Dragoni e Delfini) cercheranno di diventare “padrone” del Ponte e conquistarne la metà occupata dagli avversari, spingendo uno speciale carrello di oltre sette tonnellate che scorre su cinquanta metri di rotaie. Le squadre della Parte di Tramontana si oppongono a quelle di Mezzogiorno in sei avvincenti duelli, cercando di costringere l’avversario a retrocedere. Nel 2018 riuscì a prevalere la Parte di Mezzogiorno per 4 a 3 dopo una serie di combattimenti molto combattuti.

Impressionante, infatti, è la forza fisica impiegata dai duellanti che si sfidano, non a caso selezionati per la loro stazza fisica e che impiegano tutto l’inverno in dure preparazioni atletiche. A rendere suggestiva la manifestazione, poi, è la magnificenza dei costumi del Corteo storico, con oltre 700 figuranti a piedi e a cavallo, in costume e monture che si rifanno al Cinquecento spagnolo. Per le loro preziose fattezze elmi, targoni, armature, sono conservati ed esposti in importanti musei del mondo, come il Metropolitan Museum of art di New York, l’Art Institute di Chicago, e naturalmente, il Museo di Palazzo Reale a Pisa.

In un libro uscito dedicato alle tradizioni storiche pisane (“Pisa, identità e tradizioni”, Pacini editore, in uscita in questi giorni), viene pubblicato anche un documento inedito che attesta l'esistenza nella Biblioteca Nazionale di Vienna di una “cantata” composta da Antonio Salieri, compositore e maestro di corte e noto per la sua rivalità con Mozart, per il Gioco del Ponte intitolata “La sconfitta di Borea”. La composizione sarebbe stata realizzata nel 1777, proprio in seguito a una edizione del Gioco pisano. La composizione per due soprani, tenore, coro e orchestra, eseguita anche alla presenza dell'Imperatore, rappresenterebbe un esempio di ‘promozione turistica’ all’estero ante litteram.

Nel 1778, Vittorio Alfieri, ospite in città, rimase stupito a tal punto che compose i seguenti versi:
«Io dell’Arno in riva
sovra olimpico ponte in finto Marte
Vedea prodigi di valore e d’arte
per cui Pisa in Italia è sola viva»

Il Gioco del Ponte è una manifestazione storico-rievocativa che affonda le sue radici nella tradizione della città, senza che si conosca una precisa data di inizio. Ne parla addirittura Caterina Benincasa da Siena, patrona d’Italia e d’Europa, nel corso di una sua permanenza in città ospite della nobile famiglia dei Bonconti. Intenta a pregare nella chiesa di Santa Cristina, dove ricevette il dono delle stimmate, la Santa venne distratta da “improvviso strepitio di trombe e tamburi”. Alla richiesta di cosa si trattasse, qualcuno le spiegò che erano i “signori pisani che si affrontavano nella battaglia del Ponte. Allora, rivolgendosi a Dio pregò chiedendo che mai in quel Gioco si verificasse “morte d’uomo”.

Richiamo alla tradizione medievale è, poi, l’antico Gioco del Mazzascudo, disputato ai tempi dell’Antica Repubblica Marinara, in piazza degli Anziani, l’odierna piazza dei Cavalieri. Il gioco venne vietato con l’annessione di Pisa a Firenze, che forse temeva il ritorno di una volontà autonomista in quella pubblica “durezza”, ciascuna squadra doveva far abbandonare il campo all’avversaria a colpi di mazza e di scudo. Venne poi nuovamente introdotto ma spostato sul Ponte di mezzo e, al posto della mazza e scudo, venne introdotto il “targone”, una sorta di scudo di legno a forma irregolare. Nel 1787 venne sospeso per volontà del Granduca Pietro Leopoldo e nuovamente introdotto nel 1806 da Maria Luisa di Borbone, reggente del neo napoleonico Regno d’Etruria, su richiesta dei cittadini pisani. Ma a causa dei tumulti e disordini che provocò la contesa di quella edizione tra le due parti, la stessa Borbone decretò il divieto formale a continuare il Gioco.

Nel XX secolo venne ripreso con alterne fortune. Il 29 giugno 1935 tornò a essere disputato, alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Poi, dopo la pausa per la Seconda Guerra mondiale che sconvolse Pisa con disastrosi bombardamenti, fu nuovamente ripreso il 13 luglio 1947 ma all’Arena Garibaldi, poiché tutti i ponti della città erano saltati. Il Gioco tornò, definitivamente sul Ponte di mezzo, finalmente ricostruito, l’8 giugno 1950, con la vittoria di Mezzogiorno. Da allora ebbe alcune pause e persino una trasferta a Roma, al Circo Massimo, nel 1960 in occasione della chiusura dei Giochi Olimpici, complice la richiesta dell’allora Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi. Nuovamente interrotto dopo l’edizione del ’63, fu definitivamente ripreso nella versione attuale il 27 giugno 1982. Quell’occasione venne celebrata con la emissione di un francobollo di Poste Italiane tirato in 5 milioni di copie.

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa

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