Morte nel money transfer, l'avvocato della famiglia: "Presenteremo opposizione, posizionamento concausa della morte"

(foto gonews.it)

Dopo la notizia della richiesta di archiviazione del pm per l'inchiesta sulla morte di Arafet Arfaoui, il legale della moglie della vittima, l'avvocato Giovanni Conticelli, ha annunciato l'intenzione di presentare opposizione alla richiesta di archiviazione. "Presenteremo opposizione al gip nei termini di legge entro 20 giorni. Tra le altre cose vogliamo un approfondimento medico legale poiché il nostro consulente in sede di autopsia avrebbe individuato e segnalato evidenze cliniche e medico-legali riconducibili ad asfissia da posizionamento che potrebbero essere concausa del decesso".

Dubbi infatti arrivano sulla posizione di Arfaoui: "Dagli atti di indagine è emerso per la dichiarazione di polizia e testimoni che Arafet è stato tenuto prono a terra, ammanettato e con le gambe legate da un cordino, un poliziotto che teneva le caviglie e due che lo tenevano con le spalle a terra. Questo è un dato di fatto. La fase finale dell'arresto e la precedente colluttazione sono avvenute in uno spazio angusto non coperto da telecamere. Le immagini visionate si riferiscono a tutta la fase precedente".

Sul 'cordino' c'è il massimo sospetto: "Valuteremo perché le direttive della polizia stabiliscono in determinati casi l'utilizzo di un nastro in velcro in dotazione, nastro che non avevano ed è per questo che è stato usato un altro materiale. Questo sarà un altro aspetto da analizzare, anche perchè l'uso di questo nastro è delimitato a specifici casi di particolare agitazione. Ma ripeto: il problema su cui noi puntiamo l'opposizione è soprattutto quello del posizionamento che ha potuto essere concausa della morte".

In merito alla droga assunta Conticelli spiega: "La consulenza tossicologica su cui concordano i nostri medici e quelli della procura affermano dell'assunzione di cocaina per le ore precedenti, ma che l'assunzione di cocaina e la quantità non era da sola sufficiente a provocare l'overdose e quindi la morte. Secondo il nostro medico è da ricondurre ad altri fattori".



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