La coppia che aveva costretto una donna nigeriana a prostituirsi sotto la minaccia di riti voodoo, è stata condannata a 12 anni di reclusione.
L'uomo è stato processato con rito abbreviato a Firenze con l'accusa di riduzione in schiavitù, violenza sessuale, tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione. Anche la compagna, al momento irreperibile, è stata condannata in contumacia.
Secondo le indagini dei carabinieri, coordinate dalla pm della Dda di Firenze Angela Pietroiusti, i due avrebbero segregato per due anni, dal 2015 al 2017, una connazionale nella loro abitazione di Scandicci . La donna era costretta a prostituirsi con minacce, violenze fisiche e soggiogandola psicologicamente con riti voodoo approfittando di credenze e superstizioni africane.
All'epoca dei fatti la coppia, seguita dai servizi sociali viveva in casa con due figli minorenni e uno in arrivo. Il caso suscitò molto scalpore, non solo sul piano giudiziario ma anche riguardo alla protezione sociale da garantire a personalità deboli e indifese.
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