
Sessantesima candelina per lo stabilimento Eli Lilly di Sesto Fiorentino e un compleanno festeggiato all'insegna dell'aumento della produzione: la produzione del sito industriale è crescita dagli 1,4 miliardi di euro del 2017 agli oltre 2,1 mld del 2018, con il 98% dei prodotti destinati all'export, soprattutto verso Europa e Cina.
"Il valore delle persone e la capacità di fare sistema con il territorio in cui operiamo - spiega Cristiano Demolli, direttore dello stabilimento - si sono integrati con il patrimonio tecnologico e manageriale della multinazionale Eli Lilly, dando vita ad un mix di successo che ha consentito al sito manifatturiero di attirare continui investimenti dalla casa madre e di arrivare a produrre più del 50% del totale mondiale delle insuline Lilly e di autoiniettori di un antidiabetico di ultima generazione".
La sede di Sesto, sulla quale sono stati investiti oltre 500 milioni di euro in 14 anni, impiega circa 1.100 dipendenti di 17 diverse nazionalità; il 56% ha la laurea, con una formazione continua media annua di 6.000 ore per il totale del personale; le donne rappresentano il 45% degli occupati.
Rossi: "Orgogliosi per una presenza così vitale per l'economia toscana"
"Un terzo del fabbisogno di insulina nel mondo viene prodotto dallo stabilimento della Lilly di Sesto Fiorentino. Basti questo dato per comprendere la rilevanza per la Toscana di un'azienda farmaceutica tra le più importanti a livello globale. Oggi festeggiamo con orgoglio sessanta anni di presenza sul nostro territorio di un formidabile stabilimento. Orgogliosi per la sua capacità di investire in innovazione; per l'intelligenza con cui porta avanti la ricerca in stretto contatto con le Università toscane; per la formazione di una manodopera, versatile e qualificata, che impiega in un settore molto delicato del mercato. Sono inoltre circa 700 i lavoratori della Lilly in Toscana, un'ottima presenza anche per i livelli occupazionali che garantisce, senza peraltro tener conto dell'indotto". Con queste parole - consegnate ad un videomessaggio visti gli impegni istituzionali a Bruxelles - il presidente della Regione Enrico Rossi ha salutato la platea accorsa al Lilly Campus di Sesto Fiorentino in occasione della celebrazione dei primi sessanta anni della multinazionale americana in Italia.
"Lilly ha evidentemente trovato un contesto e condizioni favorevoli alle proprie necessità", ha continuato Rossi. "I farmaci prodotti hanno costante bisogno di ricerca avanzata e di investimenti tecnologici di altissimo livello dalle ovvie ricadute sul nostro territorio". Il presidente si è poi concentrato sull'ultimo accordo di programma siglato tra l'azienda e la Regione Toscana e che quest'ultima finanzia con 10 milioni sui 17,6 complessivi, che "consentirà alla Lilly, anche nei prossimi anni, di potersi sviluppare grazie al trasferimento del Liceo scientifico Enriques Agnoletti che confina con lo stabilimento. Si liberano così spazi preziosi offrendo all'azienda ulteriori possibilità di espansione produttiva". Un accordo che oltre la Regione vede protagoniste la Città Metropolitana di Firenze, i Comuni di Sesto e Campi Bisenzio, e l'Università di Firenze. Come regione finanziamo 10 mln dei 17,6 mln di investimenti".
"Sta procedendo inoltre anche l'iter dell'accordo che abbiamo sottoscritto per consentire alla Lilly di accedere alla nostra piattaforma logistica digitale nell'area vicina all'Interporto di Livorno. Un piattaforma dove convergeranno presto investimenti importanti consentendo sinergie altrettanto di valore per dare maggiore competitività all'industria farmaceutica, e non solo", ha concluso Rossi.
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