
Molti i cittadini, tra cui anche il Sindaco Dario Nardella, che si sono fermati a raccogliere informazioni alla postazione del «Laboratorio San Lorenzo», organizzata dai promotori del processo partecipativo in occasione della festa rionale di oggi, Sabato 10 agosto, proprio in Piazza San Lorenzo.
Accanto alla statua di Giovanni dalle Bande Nere, due espositori raccontano attraverso una serie di mappe i primi risultati delle indagini sulle trasformazioni intercorse in questi ultimi anni nello storico rione mediceo.
Presso il punto informativo, oltre all'occasione di potersi confrontare con i dati rilevati dalle ricerche condotte in questi mesi dal gruppo di lavoro Santorsolaproject, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e con l’Ordine degli Architetti, i cittadini interessati possono anche registrarsi al prossimo incontro pubblico del percorso di partecipazione, «Geografie di un rione», in programma per il 20 settembre, presso la sede dell'Ordine degli Architetti di Firenze, la Palazzina Reale della Stazione Santa Maria Novella.
«Senza entrare nel dettaglio - dichiara il coordinatore Emanuele Salerno - mi limito a rappresentare alcuni elementi utili alla lettura delle mappe esposte. In premessa, va segnalata la significativa coincidenza delle indicazioni rilevate dagli abitanti con quelle segnalate dagli attori istituzionali. In sintesi, la maggiore risorsa è concordemente identificata nel patrimonio culturale, considerato sia nel suo profilo associazionistico, che in quello monumentale. Dato che viene confermato anche dalle rilevazioni ufficiali, che riportano come beni architettonici notificati oltre trenta beni pubblici e quaranta beni culturali privati o ecclesiastici. Anche relativamente allecriticità, i giudizi degli abitanti sono concordi con quelli degli attori strategici, ravvisando nella scarsezza di spazi pubblici arredati e liberamente fruibili il problema principale. Problema strutturale di questa parte del tessuto urbano del centro storico: solo il 5% della superficie del rione è spazio pubblico, e solo l’1% è destinato a verde pubblico. Problema che ci viene segnalato come progressivamente aggravatosi dal processo di privatizzazione derivato dall’istallazione di dehors fissi e dalla diuturna permanenza di banchi ‘ambulanti’. Tra i principali luoghi avvertiti come necessitanti di intervento di riordino e di valorizzazione ci sono stati segnalati Piazza del Mercato Centrale, il Porticato Mengoni e il mercato turistico ‘ambulante’, Piazza Madonna degli Aldobrandini, Piazza dell’Unità d’Italia, Piazza Indipendenza, Via Nazionale, Via Ventisette Aprile, Via Panicale e, ovviamente, il complesso di Sant’Orsola, considerato quale aggregatore di degrado. Tali primi risultati del processo di ascolto e di indagine sul campo saranno rielaborati e integrati dagli esiti delle successive fasi del progetto partecipativo, così da individuare - col supporto degli esperti - le esigenze degli abitanti dell’area e le possibili soluzioni tecniche in grado di migliorare la qualità della vita di coloro che vivono, lavorano e visitano questa parte di Firenze. Consapevoli dell’inestimabile tesoro che abbiamo ereditato, siamo convinti che ogni intervento sul centro storico debba necessariamente dotarsi degli appropriati strumenti di analisi della complessità, alla costruzione dei quali il nostro progetto intende contribuire positivamente. Oggi siamo qui, in Piazza San Lorenzo, per offrire a tutti i cittadini interessati i primi risultati delle nostre indagini e per continuare ad ascoltare le loro esigenze e raccogliere le loro idee per il futuro di questa parte di Firenze».
Fonte: Ufficio Stampa
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