Morte Duccio Dini, inseguimento nato dopo giuramento di fedeltà

Dietro all'inseguimento che ha causato la morte del 21enne Duccio Dini, travolto mentre aspettava al semaforo di via Canova a Firenze in sella al suo scooter, c'è una storia di giuramento di fedeltà preteso da Bajram Rufat nei confronti della moglie. Questo è quanto emerso dalla testimonianza di Rufat, testimone citato dall'accusa. L'uomo ha registrato il giuramento con il cellulare, affermando di essere "il comandante" di sua moglie. Questo gesto ha innervosito il padre e i fratelli della donna, che l'hanno riportata nella loro casa dopo i due anni di allontanamento per i dissapori col marito. Arriviamo a due giorni prima dell'inseguimento. Rufat ha colpito e fatto cadere a terra il suocero Remzi Mustafa dopo che quest'ultimo ha cercato di colpirlo con un pugno in faccia. Poi durante l'udienza è stato ripercorso il fatale inseguimento.

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