A FACTO Anna Capolupo porta il progetto "Un motivo costante"

(foto gonews.it)

Anna Capolupo (Lamezia Terme, 1983) sta svolgendo dal 29 agosto la sua residenza artistica presso l’Art Coworking FACTO Montelupo Fiorentino (FI), che è lieta di invitarvi all’inaugurazione del progetto Un motivo costante alle ore 18,30 di giovedì 19 settembre 2019.

All’interno della galleria nel centro del paese immerso nella natura e famoso per le sue ceramiche, la pittrice lavora intensamente alle opere che si integreranno – in una sorta di “mostra-non mostra” – negli spazi a disposizione e nel contesto materiale e immateriale della cittadina, sviluppando la riflessione che porta avanti da anni sul concetto di abbandono, sul paesaggio urbano e sull’accumulazione come pratica e come visione del mondo.

I suoi quadri e le sue installazioni sono così densamente popolati di scarti, scorie, residui. Tracce e memorie di storie collettive, ancor più che individuali. L’oggetto – sia dipinto che tridimensionale; sia rappresentato che divenuto esso stesso opera – diviene in questo modo un ponte tra mondi.

Un tramite che connette stati differenti della realtà.

Elementi quotidiani, prelevati dal nostro spazio-tempo esistenziale, incontrano una pittura rinnovata e che si apre decisamente all’imprevisto del reale. Come afferma l’artista: “le cose rimangono, anche quando noi non ci siamo più”. La sua arte rientra dunque tra quelle ricerche contemporanee, italiane e internazionali, il cui linguaggio non si basa sulla reiterazione e manipolazione di un codice sostanzialmente estraneo alla vita di tutti i giorni, ma piuttosto si riferisce direttamente alle esigenze profonde delle comunità e degli individui, fino quasi a rendersi indistinguibile da un oggetto di uso comune. È proprio in quel ‘quasi’, molto probabilmente, che risiede l’opera.

Infatti, perché le opere d’arte oggi siano realmente efficaci e utili, occorre che siano anche affettuose.  Che significa? Che possiamo riconoscere in loro – e in chi le ha pensate e realizzate – un effettivo e profondo interesse nei confronti del mondo e delle persone, un calore, un’intimità, una vicinanza, un’empatia, una compassione. Sono cioè opere in grado di vivere e di stare al mondo, in grado di muoversi con delicatezza e emozione, in grado di coltivare una dimensione umana senza la quale nulla esiste, nulla può fiorire.

L’arte di Anna Capolupo espone dunque serenamente la sua fragilità, la sua precarietà e la sua leggibilità; non ha paura di fallimenti, errori scarti, arresti, deviazioni, digressioni, cadute improvvise e solo apparentemente immotivate (che anzi, costituiscono la sostanza del suo percorso).

FACTO - Fabbrica Creativa Toscana nasce come progetto di rigenerazione urbana, grazie alla proficua collaborazione col Comune di Montelupo Fiorentino e porta avanti la missione di creare un nuovo sistema di condivisione artistica, sociale e culturale in un territorio ricco di antiche tradizioni artigianali, artistiche e creative. Ripartire dal tessuto urbano per dare la possibilità ad artisti e professionisti di avere spazi per immaginare, progettare, sperimentare, creare, condividere, mettendo a disposizioni più di 1500 metri quadri con diverse funzioni: galleria espositiva, co-working per artisti e creativi, formazione, bistrò e casa per ospitare artisti e giovani curatori.

Fonte: Ufficio Stampa FACTO

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