Museo del tessuto di Prato, nuova tappa di 'Leonardo in vigna'

Dopo il successo del primo eno-concerto tenutosi a maggio, “LEONARDO IN VIGNA”, il circuito di eventi eno-musicali a firma Chiave di Vino dedicati a Leonardo per celebrarlo nelle sue vesti inedite di viticoltore, vignaiolo, chef, musicista, torna a Prato con un secondo appuntamento dal titolo “Non mangiare senza voglia…el Vin sia temprato, poco e spesso). Leonardo a tavola”.

L’evento, organizzato in occasione dell’ultimo mese della mostra “Leonardo da Vinci, l’Ingegno, il Tessuto” presso il Museo del Tessuto, sarà l’occasione per parlare del grande interesse che Leonardo dimostrò nei confronti della “Tavola”, dove il Pane e il Vino rappresentano elementi chiave del suo pensiero trasversale nei confronti della natura e della scienza in ambito enogastronomico.

Una cosa è certa: Leonardo è stato un attento e fine studioso anche di questo mondo: dalla passione del vino all’interesse per la cucina, il suo acume scientifico e il suo intuito trasversale ci hanno lasciato in eredità un patrimonio di conoscenze che, a pieno titolo, meritano di essere celebrate. “L’esistenza di un Leonardo viticoltore e chef -spiega Susanna Parretti, ideatrice insieme alla sorella, di Chiave di Vino- è una realtà storica di grande interesse attuale. Basti pensare a cosa significa oggi parlare di vino e di alimentazione: risorse economiche ma, sempre di più, valori fondanti della nostra identità e veicoli di immagine con cui comunichiamo al mondo le eccellenze del nostro territorio”.

La serata si svolgerà secondo il classico format di Chiave di Vino. Saranno dunque Storie di successo a dare inizio allo spettacolo. “Leonardo e la santa cena” è il titolo dell’intervento con cui Zeffiro Ciuffoletti, Professore dell’Università di Firenze e membro dell’Accademia dei Georgofili, racconterà del profondo interesse di Leonardo per il Pane, per lui simbolo eccezionale della cristianità nella tormentata storia di fine ‘400.

La Contessa Veronica Passerin d’Entreves, parlerà di Leonardo appassionato di vino, proprietario di una vigna a Milano, regalatagli da Ludovico il Moro subito dopo aver dipinto il Cenacolo. A lei il racconto di come è stato possibile riportare a Vinci la Malvasia di Candia della vigna milanese di Leonardo. Adesso quei vitigni sono stati reimpiantati presso Villa Dianella. Un’esperienza non solo enologica ma di grande significato culturale. La serata verrà moderata da Marzia Morganti giornalista, docente e professionista di Food & Wine. Seguirà il momento musicale, con un programma ricco di brani che sapranno dare sonorità melodica ai Vini offerti da Villa Dianella. Brani di Tournier, Ortolani, Donizetti, Mascagni e Piazzolla eseguiti da due giovani musiciste, Esther Todaro, con il flauto, e Annalivia Walker con l’arpa. Due affermate artiste che già in precedenti occasioni hanno accettato di suonare “in chiave di vino”, apprezzandone le finalità e il messaggio culturale insiti nel format.

A chiudere la serata, il momento conviviale di degustazione dei vini e di assaggi delle gustose prelibatezze preparate dal Club del Fornello (delegazione di Prato), associazione no profit da oltre trent’anni attiva con l’impegno di promuovere la cultura del cibo, sia legata alla tradizione sia ispirata alla contemporaneità. Sulla Tavola di Leonardo non mancava mai il pane, così la tradizione secolare della “bozza di Prato” sarà presente sulla Tavola di “Leonardo in Vigna” grazie alla collaborazione dell’Associazione Gran Prato che fornirà il pane prodotto con farina da grani coltivati nella provincia di Prato secondo un rigido disciplinare.

Questa nuova tappa rappresenta un importante successo per “Leonardo in Vigna”, che l’Associazione Chiave di Vino ha realizzato con l’impegno sfidante di valorizzare, attraverso la forza aggregante e trasversale di Leonardo viticoltore e chef, quella fitta trama di ricchezze naturali, risorse intellettuali e capacità innovative che hanno fatto del nostro territorio un patrimonio materiale e immateriale universalmente riconosciuto.

“Leonardo in Vigna” – dopo le tappe di Prato, Vinci e Cerreto Guidi – proseguirà nel suo percorso con nuove tappe lungo i luoghi che più direttamente hanno conosciuto Leonardo viticoltore e chef. Arriverà a Milano, dove Leonardo possedeva la vigna, e poi Firenze, dove Leonardo aveva aperto un ristorante. Ma Leonardo in vigna avrà sempre un motivo per continuare il suo percorso narrativo. Saranno altre storie di umana genialità a raccontare, tappa dopo tappa, le scoperte e le intuizioni lungimiranti del genio toscano, per rintracciarne, a 500 anni di distanza, quelle storie di eccellenze della nostra attualità che dimostrano come il nostro Territorio abbia saputo fare tesoro del patrimonio di saperi che Leonardo ci ha lasciato in eredità.

Ogni evento vedrà il coinvolgimento di istituzioni e operatori dei territori coinvolti in questo percorso narrativo, contribuendo con le loro iniziative ad arricchire il messaggio culturale di Leonardo viticoltore, chef, musicista.

Qui la locandina

 

Fonte: Ufficio Stampa

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