Agricoltura, approvate novità per marchio di produzione integrata in Consiglio

Tommaso Fattori
Tommaso Fattori

La proposta di legge ha ottenuto il voto favorevole del Pd e della Lega. Astenuti il M5S e Sì-Toscana a Sinistra

Sì a maggioranza, con il voto favorevole di Pd e Lega e l’astensione di M5S e Sì-Toscana a sinistra, alle nuove disposizioni per la gestione del marchio di certificazione relativo alla produzione integrata, che modificano le “Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli ed alimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata e tutela contro la pubblicità ingannevole”  (l.r. 25/1999).

Come ha spiegato il presidente della commissione Agricoltura, Gianni Anselmi (Pd), nell’atto “si qualifica il marchio come ‘marchio di certificazione’, vengono riviste le competenze della Giunta, si specifica che il marchio Agriqualità è un marchio di certificazione e si indicano i prodotti ai quali il marchio può essere applicato”. Inoltre, si definiscono le funzioni e i requisiti degli organismi di controllo che devono essere già stati accreditati secondo specifiche normative in grado di garantire terzietà e professionalità.

Anselmi ha ricordato che nel 1999 la Toscana è stata tra le prime a regolamentare una produzione a basso impatto ambientale. Ad oggi a livello europeo non esiste una disciplina in merito alla produzione integrata, mentre a livello nazionale con la legge 4/2011 è stato istituito il marchio Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI) per la certificazione delle produzioni integrate. Si è resa, quindi, necessaria una complessiva rivisitazione dell’impianto normativo.

Si stabilisce che sarà la Giunta regionale ad adottare il regolamento d’uso del marchio come strumento tecnico previsto dal codice della proprietà industriale, ad approvare i principi generali dei disciplinari di produzione integrata, i criteri per la stesura dei piani di controllo e i criteri per la predisposizione dell’attività di vigilanza sugli organismi di certificazione (OdC). La Giunta approva, poi le schede tecniche dei disciplinari di produzione integrata, iscrive gli OdC operanti in Toscana e i concessionari del marchio di certificazione in appositi elenchi regionali e ne dispone la cancellazione, vigila sulle attività degli OdC, concede la facoltà di utilizzare il marchio di certificazione e approva i piani di controllo.

Il capogruppo Tommaso Fattori ha annunciato il voto di astensione di Sì-Toscana a Sinistra “perché abbiamo delle perplessità sul complessivo sistema dell’agricoltura integrata. Noi crediamo che si debba valorizzare l’agricoltura biologica, che è la vera prospettiva dello sviluppo agricolo, concentrando su questa le risorse regionali”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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