
Un altra morte su questa 429 di cui tanto si parla, tratto della strada vecchia o nuova che sia, di cui il Centro sociale Intifada sono ben 30 anni che manifesta la presente pericolosità e un'emergenza che non viene né pensata né migliorata. Si pensa solo a far scorrere il traffico e far scorrere i mezzi grossi, non si parla mai di risolvere problemi per chi ci abita. Fatto grave che nonostante l'apertura del nuovo tratto, né la nuova, né la vecchia strada non sono state messe in sicurezza, né per pedoni né l'aver pensato ad una pista ciclabile, niente.
Non si pensa per chi la vuol attraversare solamente, per chi vuol far prendere al proprio bimbo il pulmino per andare a scuola, per chi respira la sua velocità delle auto che sfrecciano a un metro dal bimbo che raccoglie il palloncino con cui gioca, per chi respira l'inquinamento che ne deriva. Non si pensa al lato umano, a quelle piccole e a volte quasi indifferenti vite spezzate per una noncuranza di una difficoltà enorme che non viene ancora presa in considerazione per quanto sia grave. Sui social si legge quasi solo veleno per tali tragedie, parole impronunciabili, invece di saper vedere le motivazioni corrette o un semplice silenzio e cordoglio.
Comunità in resistenza - Csa Intifada
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