
È stato inaugurato questa mattina a Firenze presso la Biblioteca Pietro Leopoldo di palazzo Cerretani l’Armadio della Memoria, l’archivio delle tragedie della strage ferroviaria di Viareggio, della Moby Prince a Livorno e della Costa Concordia all’isola del Giglio
“Siamo riusciti a trasferire qui a Firenze un po’ delle emozioni, dei dolori ma anche delle speranze che proviamo da dieci anni come rappresentanti delle istituzioni al fianco dei famigliari delle vittime”.
È quanto dichiara Stefano Baccelli, consigliere regionale del Partito democratico a margine dell’inaugurazione dell’Armadio della Memoria.
“In questo archivio viene raccolto un po’ del dramma e dell’impegno dimostrato in questi anni dai famigliari delle vittime per chiedere verità e giustizia ma anche per migliorare la sicurezza dell’intera popolazione – continua Baccelli - Un impegno che per forza e costanza ancora oggi mi colpisce. E’ giusto ricordare che in questi dieci anni la Repubblica Italiana, nelle sue diverse articolazioni, non sempre è stata unita, come invece avrebbe dovuto essere al fianco dei famigliari: ci sono state istituzioni che non si sono costituite parte civile, ci sono state onorificenze quantomeno inappropriate, ci sono state carriere che non avrebbero dovuto svolgersi. Nonostante questo, mi sento di poter dire che la parte prevalente dello Stato, della magistratura e delle pubbliche amministrazioni, è stata dalla parte di quel pezzo di società che chiede giustizia e verità – conclude Baccelli - Trovo che nell’istituzione di questo Armadio ci sia anche un carattere innovativo: il fatto che per la prima volta si inizia a fare memoria in un processo che non si è ancora concluso, e questo vale sia dal punto di vista giudiziario che dal punto di vista della messa in sicurezza dei luoghi e delle persone. Sono orgoglioso e felice di poter dire che si è saldato un’alleanza tra la istituzione Regione e quella che è la parte migliore della società civile”.
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