Regionali, Sinistra Italiana: "Candidatura di Giani mette in crisi il percorso fatto"

Le condizioni politiche e sociali della Toscana sono di molto cambiate e peggiori di quelle che c’erano alle ultime elezioni regionali del 2015. Per questo ci siamo sentiti impegnati come Sinistra Italiana, insieme a tante forze sociali e civiche della nostra regione, ad operare per i seguenti obiettivi:
- costruire una proposta – fatta di un ‘discorso’ e di persone che lo incarnano – chiaramente di cambiamento, che parli anche ai delusi di come sono andate le cose in Toscana, specialmente negli ultimi anni, in termini di arretramento delle condizioni di lavoro e del senso di protezione sociale.
- impedire alla destra – quella più pericolosa, intollerante - di raggiungere il governo della regione, con le relative conseguenze anche sul piano nazionale
Solo una candidatura molto caratterizzata sul versante sociale e ambientale, in cui tutti ci possiamo riconoscere, renderebbe possibile avere un’adeguata spinta propulsiva, un entusiasmo e l’efficacia necessaria per aprire il futuro a una Toscana progressista e di nuovo all’avanguardia della convivenza civile, della giustizia ambientale, dalla parte dello sviluppo buono che tutela il lavoro e la dignità delle persone.
Sapevamo che l’esito di un percorso dei confronti che abbiamo intrapreso non era scontato. E sappiamo anche che ogni coalizione si fa tra diversi che devono mettere in conto un livello di compromesso.
Invece, la ventilata proposta di candidatura di Giani, una candidatura di parte, secca, alla “prendere o lasciare” - con ancora in corso i confronti sul programma che per noi è la base fondamentale - mette in crisi tutto il percorso e smentisce quanto finora si è detto.

 

Sinistra Italiana - Gruppo di coordinamento regionale Toscana

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