Coronavirus, le preoccupazioni sul turismo di Confcommercio Pisa

Roberto Tommasoni

“Coronavirus, al di la dell'aspetto sanitario, di vitale importanza, il contraccolpo per il turismo pisano è tutt'altro che indifferente. E ci auguriamo che i danni e le conseguenze non diventino ancora più gravi”. A esprimere forte preoccupazione è il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli: “In questi giorni sono fioccate a ritmo serrato le disdette dei tour operator e dei gruppi cinesi che avrebbero soggiornato nella nostra città. Anche se non uniformemente diffuso, alcune strutture alberghiere di una certa rilevanza denunciano una situazione davvero preoccupante, soprattutto nella bassa stagione, con danni economici assai significativi, nell'ordine del 40% delle prenotazioni. Ci sono imprenditori che temono che questo stato di cose possa aggravarsi ulteriormente, con conseguenze ad oggi imprevedibili. Per quanto ci riguarda monitoriamo la situazione in tempo reale e siamo a disposizion delle imprese del turismo”.

Conferma le preoccupazioni Roberto Tommasoni, presidente di Confalberghi ConfcommercioPisa: “E' scoppiata una vera e propria psicosi che finisce per generare alcuni comportamenti irrazionali. Molto turismo cinese a Pisa è di tipo mordi e fuggi, con una incidenza sulla permanenza nelle strutture alberghiere non esagerata, ma altresì capisco benissimo la situazione di chi lavora con più insistenza su quei mercati e che si trova a dover fronteggiare una crisi improvvisa di queste proporzioni. Che quest'anno il mercato cinese sarà complicato è fuori discussione per cui a modificarsi saranno i flussi turistici sicuramente in entrata ma anche in uscita, con un riassetto complessivo dagli esiti ad ora non facilmente prevedibili. Vedremo ad esempio se e quali saranno i riflessi sul turismo interno”.

Fonte: Confcommercio Pisa - Ufficio stampa



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