
Su un totale di 59mila ettari vitati in Toscana 16.720 sono bio e biodinamici
Il vigneto toscano è sempre più verde: su un totale di 59mila ettari vitati in Toscana 16.720 sono coltivazioni bio e biodinamiche. Il dato emerge dalla decima edizione di BuyWine, la più grande vetrina internazionale del vino made in Tuscany, in corso alla Fortezza da Basso oggi e domani, 7-8 febbraio 2020 e organizzata dalla Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze con il supporto di PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e Fondazione Sistema Toscana. Oltre 4mila gli appuntamenti b2b organizzati tra 260 aziende vitivinicole e circa 220 buyers da tutto il mondo, compresi paesi emergenti nel mercato del vino quali Angola, Romania, Malesia, Repubblica Dominicana.
Il posizionamento del vino toscano sui mercati globali passa sempre più attraverso la sfida della sostenibilità, in grado di contrastare le incertezze derivanti da dazi e imposizioni tariffarie di uno degli importatori storicamente più importanti, gli Stati Uniti. Novantasei le aziende organiche e biodinamiche presenti in Fortezza da Basso nei due giorni di BuyWine. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Pisa sui partecipanti alla manifestazione, il 62% delle aziende vitivinicole considera le condizioni climatiche avverse come un fattore significativo per le decisioni produttive, seguito dai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori (57,7%), sempre più attenti a marchi green e produzioni sostenibili. L’innovazione e le nuove tecnologie vengono considerate alleate delle aziende in tal senso.
Nel settore vinicolo da tempo l’attenzione è riposta nel bilanciare la sostenibilità ambientale con la redditività economica e l'equità sociale: non mancano tra le aziende partecipanti a BuyWine quelle certificate anche dal punto di vista della sostenibilità sociale oltre che ambientale.
Tra i driver esterni che possono influenzare la decisione di adottare pratiche più sostenibili il cambiamento climatico, le pressioni normative e gli incentivi come i pagamenti agro-ambientali e le misure di supporto agli investimenti e quindi un miglior accesso al credito. In linea generale la sostenibilità viene percepita come un vantaggio strategico in grado di assicurare maggiori possibilità di penetrazione sul mercato e una migliore reputazione. Un altro fattore vitale sono i cambiamenti nel comportamento dei consumatori, in grado di motivare gli agricoltori a migliorare le loro pratiche agricole per massimizzare i profitti e rimanere competitivi nel settore vitivinicolo.
Remaschi: “Da oggi la Toscana del vino si presenta al mondo”
"Da oggi la Toscana del vino si presenta al mondo con il suo vestito migliore". Così l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha salutato l’avvio della decima edizione di BuyWine, la più grande iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo in Toscana in programma oggi e domani alla Fortezza da Basso di Firenze. La manifestazione, organizzata da Regione e Camera di Commercio di Firenze, permetterà a 260 produttori toscani, selezionati tramite bando regionale, di incontrare buyer provenienti da 50 Paesi.
“BuyWine – ha detto - è una grande vetrina commerciale e operativa per le aziende che qui possono presentarsi a chi opera direttamente sui mercati. Ma questa iniziativa apre anche un periodo di due settimane costellato di grandi eventi come le anteprime dei vini di Toscana. In questo periodo si concentrano dunque la visite di operatori commerciali e giornalisti di tutto il mondo che possono apprezzare il nostro vino, ma anche conoscere chi e dove lo produce, calandosi profondamente nel nostro territorio. E’ dunque un fuoco di fila di eventi decisivo per il nostro export”.
Durante la visita agli stand di BuyWine l’assessore è stato interpellato dai giornalisti sull’assenza forzata degli operatori cinesi e sulle possibili ripercussioni: “E’ vero, mancano 25 buyer cinesi per il blocco imposto dalle misure preventive legate al coronavirus. Una presenza significativa che d'altra parte testimonia l’interesse di quel Paese per il nostro vino: un interesse che potrà essere mantenuto grazie ai contatti esistenti e aldilà della contingenza di questo momento. L’assenza di questi operatori è comunque compensata dalla presenza di circa 220 buyer provenienti da una cinquantina di Paesi, alcuni dei quali non erano mai stati rappresentati qui. Inoltre, di fronte a ogni segnale di difficoltà, conosco ben e la reattività di questo settore, che sa far fronte a ogni situazione".
L’assessore ha infine sottolineato la crescita della manifestazione definendola “esponenziale”: "BuyWine è una macchina organizzativa sempre più articolata e complessa, ma di grande efficienza. Il clima che oggi si respira qui fa comprendere subito quanto l’evento sia atteso da chi, dopo aver prodotto vini di eccellenza, cerca di farli entrare nei mercati mondiali. Quest’anno in particolare sono soddisfatto perché abbiamo mantenuto la promessa fatta un anno fa di dare uno spazio a tutte le aziende toscane che lo avessero richiesto”.
Fonte: Uffici Stampa
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