Si intitola “Abundance of Hope” il nuovo progetto di comunità promosso da Lucia Simental, giovane artista statunitense di origini messicane che ha concluso a Firenze i suoi studi in ceramica alla Studio Arts College International (S.A.C.I), insieme all’associazione Nosotras. Una collaborazione da cui è nata questa installazione: fiori di creta su cui sono rimaste impresse, tramite le loro impronte e come un messaggio in bottiglia, le esperienze di donne di ogni provenienza; le loro storie, i loro sorrisi e i loro silenzi.
“I fiori rappresentano un elemento fragile della natura, non duraturo ma allo stesso tempo capace di tornare a donare la propria bellezza, ogni anno, anche dopo avversità e sofferenze - spiega Lucia Simental - Credo che questo progetto possa rivelare parti nascoste dell’identità di ogni donna, una rinnovata abilità nel creare bellezza, basata sulla capacità di resilienza e forza. I fiori diventano così una metafora delle cicatrici delle ferite, che ognuna si porta dentro”.
“E’ stata una esperienza importante per le donne che affluiscono al nostro centro. Lucia non solo ha insegnato a ogni donna a realizzare fiori di forma e dimensioni diversi, ma con la sua empatia ha trasformato il progetto in un vero e proprio momento terapeutico - dichiara la vicepresidente di Nosotras, Isabella Mancini - Quando ci ha illustrato la sua proposta stavamo rilanciando la campagna per le attività di empowerment Io sono la chiave: non potevamo ricevere dono migliore che ci piace raccontare oggi come seme di speranza per il futuro”.
Con i fiori realizzati dai laboratori svolti nell’associazione Lucia avrebbe creato una grande installazione: una cascata che avrebbe raccolto tutti i fiori, di diverso colore, simboleggianti le capacità di empowerment di ogni singola donna. Purtroppo non è stato possibile realizzare l’installazione originaria a causa del lockdown: adesso però l’artista ha ricomposto il frutto del suo workshop nel giardino di Nosotras. Un segno di permanente amicizia tra donne di origini e formazione differenti: tutte le partecipanti potranno tornare nella sede di via Faenza e ricordarsi l’emozione dell’esperienza vissuta nel realizzare questo progetto artistico, nel dar vita alla bellezza.
Fonte: Ufficio Stampa
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