Spedizione punitiva alla stazione di Pescia, arrestati tre uomini

Nei giorni scorsi il gip di Pistoia ha convalidato il fermo a carico di due albanesi responsabili in concorso con un altro connazionale di una violenta aggressione avvenuta nella tarda serata dell’11 agosto ai danni di un tunisino.

I poliziotti di Pescia erano intervenuti presso la stazione ferroviaria alle ore 23 circa, quando era stata segnalata un’aggressione nei confronti di un cittadino straniero da parte di tre soggetti non meglio specificati, i quali si erano dati alla fuga.

Sul posto, all’arrivo della volante non vi erano le persone segnalate e neppure la vittima. Quest'ultimo era tornato a casa, ma viste le condizioni fisiche era costretto a recarsi al Pronto Soccorso dove gli veniva diagnosticata una frattura scomposta della mascella e successivamente trasportato all’ospedale “Careggi” di Firenze per un intervento chirurgico maxillofacciale, con prognosi minima di tre mesi.

Gli investigatori sono riusciti a risalire ad alcune immagini degli autori che venivano ripresi dalle telecamere di videosorveglianza durante alcune fasi dell’aggressione. Nella mattinata di martedì 18 agosto gli agenti del Commissariato nel corso di un controllo di Polizia degli avventori di un bar notoriamente frequentato perlopiù da cittadini stranieri hanno riconosciuto due albanesi che per le caratteristiche somatiche corrispondevano a due dei tre soggetti responsabili dell’aggressione in danno del tunisino 40enne, incensurato, regolarmente soggiornate in Valdinievole.

Nella stessa giornata è stato rintracciato anche il terzo soggetto sempre di nazionalità albanese, già noto alle Forze dell’Ordine, il quale nel frattempo si era reso irreperibile. Dalla ricostruzione di quanto accaduto appariva chiaramente che si era trattata di una vera e propria “spedizione punitiva”, di cui di fatto non si conoscono le reali motivazioni.

La vittima infatti era stata aggredita appena scesa dal treno e colpita ripetutamente con violenti calci e pugni sino a quando, una volta fuori la stazione, non è riuscita a fuggire.

Dopo il fermo dei due è stato disposto il trasferimento nel carcere di Pistoia.

B.S. 27enne albanese, entrato in Italia eludendo i controlli di frontiera e già in possesso di un biglietto per il viaggio di ritorno Bari/Durazzo, risultava avere a suo carico un provvedimento di divieto di ingresso nei Paesi dell’Area Schengen, mentre il suo connazionale H.A. 19enne, con regolare permesso di soggiorno, nonostante la giovane età, è persona pregiudicata per reati specifici.

Il gip ha poi convalidato il fermo, disponendo per il primo la misura cautelare del carcere, per il 19enne gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre nei confronti del terzo, irreperibile, è stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere. A rintracciare il 26enne B.A. è stata una pattuglia della volante di Firenze nella nottata del 1 settembre a seguito di un controllo di un’auto. Il pluripregiudicato non era in regola con le norme sul soggiorno. 

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