Strage di Viareggio, forte preoccupazione di Medicina Democratica per la sentenza

“Esprimiamo profonda preoccupazione per il rinvio della sentenza della Corte di Cassazione per la strage di Viareggio al prossimo 8 gennaio - ha dichiarato Fulvio Aurora, responsabile delle vertenze giudiziarie di Medicina Democratica, Movimento di Lotta per la Salute, costituitasi parte civile nel processo, che dura da 7 anni e che si sperava fosse arrivato alle battute finali”.
“ Ci ha lasciato sorpresi - ha aggiunto- lo stralcio, di fatto della posizione di Mauro Moretti, amministratore delegato delle FS e RSI di allora, rispetto a tutti gli altri imputati, per i quali, nella stragrande maggioranza sono state recepite le condanne emesse dalla Corte di Appello di Firenze: non sono bastati tutte le indagini, gli esami e approfondimenti di tutti questi anni? Un mese in più servirà a stabilire verità e giustizia per le vittime, i loro familiari, l’intera cittadinanza di Viareggio”?

Medicina Democratica ha seguito tutte le fasi del processo nei tre distinti gradi di giudizio, insieme ai familiari delle vittime, riuniti nella associazione “Il mondo che vorrei, animato da Marco Piagentini, un uomo la cui famiglia è stata annientata da quel tragico “incidente” ferroviario del 29 giugno 2009, in cui perse due figli e la moglie, e lui stesso fu devastato nel corpo e nello spirito dalle fiamme, da cui riuscì a salvarsi miracolosamente con un figlio. Sorpresa e sconcerto per la richiesta del Procuratore Generale della Cassazione, Pasquale Fimiani, che non ha dato seguito alle condanne stabilite in primo e secondo grado a 7 anni di detenzione, ma ha chiesto il rinvio in Corte d’Appello. “ Abbiamo purtroppo esperienza – ha concluso Aurora- di tanti, troppo processi per vittime del lavoro, incidenti e disastri, sul lavoro o nell’ambiente, che si sarebbero potuti evitare, applicando le norme di tutela e sicurezza, nei diversi ambiti"



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