
Fatture false per 60 milioni di euro da parte di un consorzio di cooperative: ci sono 14 indagati da parte della guardia di finanza di Firenze dopo il sequestro preventivo per 13 milioni di euro.
Il consorzio di cooperative otteneva contratti d’appalto per facchinaggio e trasporti, subito dopo affidandole in subappalto a una cooperativa di lavoratori consorziata. Quest'ultima fatturava nei confronti del consorzio 'prestazioni di servizi', assoggettandole ad IVA ed accumulando in poco tempo significativi debiti di imposta. L'Iva dovuta dalla cooperativa non veniva versata e quando l'azienda si esponeva troppo nei confronti dell'Erario cessava l'attività.
E poi si ricominciava con un'altra cooperativa che subentrava nel cotnratto. Così fino ad arrivare a 59 cooperative succedutesi nel tempo, 'accumultatrici seriali' di Iva. Tra il 2002 e il 2018 è stato raggiunto un debito tributario complessivo di 23 milioni di euro.
L’esecuzione del sequestro, effettuata nei giorni scorsi dalla Fiamme Gialle ha interessato diverse disponibilità immobiliari e mobiliari riconducibili ai tre principali indagati, rivestenti ruoli di responsabilità in seno al consorzio.
In particolare, sono stati oggetto di sequestro 30 terreni agricoli siti nei comuni di Vicchio di Mugello, Fiesole, Firenze e Bagno di Romagna (FC), 5 abitazioni di tipo civile in Firenze, Montemurlo (PO) e Forlì, 4 ulteriori immobili, tra magazzini e autorimesse sempre site a Vicchio di Mugello, Firenze e Montemurlo (PO), un’imbarcazione da diporto di 15 metri e infine quote societarie, nonché disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
I servizi dal consorzio fiorentino erano commissionati da note aziende italiane del settore delle spedizioni espresse e dei servizi logistici; attraverso il meccanismo fraudolento il consorzio riusciva anche a praticare ai committenti prezzi assai concorrenziali, a scapito, non solo del Fisco, ma anche di una lineare gestione del personale utilizzato dal consorzio per il tramite delle singole cooperative.
Le indagini sono state coordinate della locale Procura della Repubblica, nelle persone del Procuratore Aggiunto Gabriele Mazzotta e dal Sostituto Procuratore Fabio Di Vizio. Il decreto di sequestro è stato adottato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale fiorentino, Federico Zampaoli.
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