Dall'online alla destinazione, Confcommercio a lavoro per il nuovo brand San Gimignano

Elisabetta Marro, albergatrice a San Gimignano delegata Confcommercio

“Dobbiamo definire tutti insieme il nuovo brand San Gimignano per parlare ai nuovi viaggiatori post Covid, cogliere la curiosità della generazione Z e dei 15-20enni, dare più attenzione all’ambiente, all’autenticità, alla sostenibilità al benessere come movimento all’aria aperta, a chi vorrà rigenerarsi, a chi vorrà disconnettersi, ma anche a chi vorrà continuare a lavorare “in smart” pur trascorrendo un periodo nella nostra campagna, nei nostri borghi”.

A dirlo Elisabetta Marro, albergatrice a San Gimignano e delegata nel consiglio locale di Confcommercio nella città turrita. Sono idee, stimoli che nascono da un gruppo di circa 25 operatori che hanno partecipato a “Dall’on line alla destinazione” un percorso di webinar gratuiti promossi da Confcommercio Siena e la responsabile di Federalberghi Siena, Luisella Bartali, nel mese di novembre. Gli albergatori si sono confrontati sulle strategie di destinazione e marketing turistico insieme ad Emma Taveri, Destination Manager, Mirko Lalli, Destination Lab - marketing e innovazione digitale, Simona Polli, Millennial travel blogger, esperta di viaggi adventure, Beppe Sirchia, Destination - Ux Designer, visual communication.

“Dalla volontà di trovare un valore aggiunto alla difficile realtà vissuta da noi operatori del turismo a partire dai primi mesi di lockdown, è nato il corso – spiega Elisabetta Marro - Andare oltre al terribile arresto delle nostre attività a causa dell' emergenza Covid 19 è stata l'occasione per interrogarsi su quali nuove strategie mettere in campo per una nuova ripartenza. L’interesse per i temi trattati è stato davvero grande, con l'obiettivo di imparare a progettare un'esperienza di viaggio, valorizzando e promuovendo San Gimignano come una destinazione turistica e ridefinire così la nostra collocazione su un nuovo mercato nel post Covid 19”.

“Ripartiamo da noi - dice Luisella Bartali Responsabile settore Turismo della Confcommercio - La “Destinazione siamo noi” questa la parola d’ordine che ci accompagnerà in questo percorso. Siamo perfettamente consapevoli che una destinazione è fatta da tante componenti, ma il desiderio degli operatori era quello di aprire un confronto in prima battuta tra loro. Mettersi in discussione è sempre il primo passo verso il cambiamento”.

“Abbiamo tutto da continuare a costruire - fa notare Elisabetta Marro - Il turismo classico è finito e con la consapevolezza che potrebbero passare ben cinque anni per tornare ai movimenti turistici degli anni passati, stiamo iniziando a pensare a San Gimignano come una destinazione da reinventare con nuove parole chiave: sicurezza, accoglienza, km zero, turismo domestico e outdoor, autenticità, sostenibilità, ricaricarsi in natura, wellness ma soprattutto wellbeing, benessere, smart working, trasformazione, comunicazione ma anche disconnessione”.

Chi viaggerà ora? Quali opportunità e mercati innovativi potremo sviluppare? “Come dice bene Emma Taveri - risponde Marro - “Non abbiamo mai intercettato nuovi mercati perché pensavamo che tutta l' Italia fosse bella e bastasse questo”. Anche San Gimignano, un po' “viziato” dalla sua unicità e bellezza, rispecchia questo atteggiamento”. Tra i target e le nuove destinazioni di viaggio ne escono invece fuori davvero interessanti. “La sicurezza è uno dei temi – dice – come il rigenerarsi, il creare contatto la natura. Quindi noi a San Gimignano, con la Francigena, ci possiamo lavorare con il cibo, la bici ecc…C’è poi il segmento wellness che forse sarà meno tale, ma più esperienza con se stessi, yoga, dunque, meditazione, operatori outdoor, fitness e sostenibilità. C’è chi vorrà stare completamente disconesso, nella natura, senza internet. E ci sarà anche chi sceglierà di fare smart working non da casa, ma da una destinazione turistica, dovremo quindi ripensare i servizi per questo tipo di viaggiatore. Inoltre, la generazione dei 25-40 anni ama raccontare ciò che fa, per loro dovremmo pensare azioni per le quali possono usare Instagram. Ed ancora, dobbiamo pensare di creare eventi collettivi con una grandissima risorsa che è la Vernaccia”.

Non solo. C’è un nuovo tipo di turismo da intercettare. “Quello trasformativo - fa notare Marro - Ovvero la persona che ha bisogno di fare un viaggio che crei in lei una trasformazione. E poi c’è la generazione Z, ci sono i 15-20enni. Dobbiamo guardare alle caratteristiche di ogni target per capire cosa proporre, lavorando per fare una destinazione turistica unica, collaborando tutti assieme anche con l’amministrazione comunale, chiaramente”.

L’autenticità è l’altra parola chiave. “Oggi è necessario rivedere molto di noi - fa notare Marro - rimanendo noi stessi. L’autenticità deve essere nella promozione, nel nostro modo di essere, nel prodotto che offriamo”. E poi c’è il bisogno di essere insieme. “Mai come ora sarà importante imparare a fare rete con tutte le realtà presenti nel paese, con una collaborazione che miri all'unico scopo di creare unità d'intenti sul “brand – destinazione San Gimignano”, soprattutto per avere una coerenza e una forza rinnovata nella comunicazione anche online, una dimensione sempre più rilevante. Il corso è stato un punto di partenza”.

A San Gimignano il lavoro quest’anno si è svolto esclusivamente nel mese di agosto. “Non avevamo mai lavorato così tanto nel mese d’agosto – fa notare - purtroppo abbiamo lavorato solo in questo mese. E solo con italiani. Ma già questo ci ha aiutato a capire cosa può essere cambiato”.

Fonte: Confcommercio Siena



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