Rifiuti sotto la 429, Barnini: "Al lavoro per allacciamento all'acquedotto delle famiglie"

Brenda Barnini

Il sindaco di Empoli Brenda Barnini ha risposto ieri in Consiglio comunale in merito all'inchiesta sui rifiuti Keu, che ha toccato anche la SRT429 con 8mila tonnellate di polveri inquinate che sarebbero finite nel sottostrada secondo gli inquirenti.

Il nocciolo della questione è la possibilità limitata di intervento delle amministrazioni comunali per eventuali bonifiche proprio perché di mezzo ci sono delle indagini non ancora concluse.

"L'incontro di giovedì scorso è avvenuto con collegati i sindaci dei territori su cui ci sono stati inquinamenti e la procura della repubblica, su proposta dell'assessore regionale, per capire quali margini di intervento preventivo di bonifica si possono fare senza collidere con le richieste investigative. Rispetto a una situazione normale, la cosa è diversa. Quando c'è la bonifica da richiesta di cittadino, arriva l'ordinanza del sindaco, stavolta non possiamo farlo senza concertare ogni passaggio con la procura".

Da qui la mossa di inviare Arpat, avvenuta proprio giovedì. "Sono già a buon punto nei prelievi di acqua dai pozzi dei privati sia nei terreni lungo il rilevato stradale", ci sarebbero però 60 pozzi privati ancora da valutare.

Ci sono però novità anche per i residenti tra il Ponte di Candido e via Samminiatese, in località Belvedere, dove ci sarebbero stati gli inquinamenti nel suolo, e per le famiglie della zona Sant'Andrea-Fontanella e Molin Nuovo che adoperano i loro pozzi privati per l'approvvigionamento idrico

"In questi giorni abbiamo contattato immediatamente Acque per progettare l'ampliamento dell'acquedotto, così da raggiungere quelle abitazioni ad oggi che usano il proprio pozzo privato. Ho avuto modo di incontrare un gruppo di queste famiglie con il consigliere Ramazzotti in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile, vogliamo velocizzare il progetto e aiutare le famiglie a livello economico. Si tratta di una situazione straordinaria, non va trattata come altro caso di allacciamento privato. C'è un interesse pubblico".

Infine la parte legale della questione. "Se ci dovrà essere intervento di bonifica va visto di che tipo, quanto è esteso il tratto, non esiteremo a metterci a disposizione ma per via di questi rapporti vanno fatti per rivalersi su chi ha causato il danno. C'è un lungo elenco di ipotesi su verifiche che vanno fatte. Ciò di cui parliamo è un'ipotesi, se volessimo domani fare determinati interventi non potremmo farli finché non c'è un percorso condiviso e autorizzato dalla procura. Siamo consapevoli di dover dare delle risposte più veloci possibili".



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