Rapporto PMI, Piccola industria Toscana: "Siamo il settore più in crisi"

“I dati toscani del Rapporto Regionale PMI 2021 realizzato a livello nazionale da Confindustria e Cerved non fanno che confermare quello che da tempo sosteniamo, le piccole e medie imprese sono il grande patrimonio economico e sociale delle filiere della nostra regione, ma sono anche quelle, soprattutto in alcuni settori più colpiti, che hanno risentito di più degli effetti nefasti della pandemia”.

Così Stefano Gabbrielli, presidente della Piccola Industria Toscana commenta i dati del Rapporto Regionale PMI 2021, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, presentato oggi a livello nazionale e che analizza le performance economico-finanziarie delle circa 160 mila società italiane di capitale che - impiegando tra 10 e 249 addetti e con un giro d’affari compreso tra 2 e 50 milioni di euro - rientrano nella definizione europea di PMI.

“Ci sono settori, come quello del turismo e quello degli eventi che hanno bisogno di regole certe per la ripartenza – continua Gabbrielli – e che diventano ancora più urgenti ora che siamo alle porte della stagione estiva. Le nostre PMI sembrano finora, anche se con fatica, aver tenuto, grazie anche in parte alle misure emergenziali adottate dal Governo, ma tuttavia molte di loro si trovano in una situazione di forte esposizione debitoria e, di conseguenza, di limitata capacità di investimento.

Alcune misure introdotte con il DL Sostegni-bis vanno nella giusta direzione, ma sarebbe necessario anche impostare strumenti e azioni per sostenere le PMI ad intraprendere un percorso di innovazione e di crescita”.

“Senza la piccola e media impresa la Toscana, e direi più in generale l’Italia tutta, non saprebbe preservare e tutelare quel patrimonio inestimabile di saper fare, valore indiscusso di filiera per le grandi imprese ed elemento fondante del nostro Made in Italy”.

Fonte: Confindustria Firenze - Ufficio Stampa



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